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Wednesday, March 26, 2008

Pasqua è passata ed io l'ho trascorsa, con mio marito, al pronto soccorso.
Mia madre è stata male ed io non sono solita sotto valutare i malori che lei accusa; sta diventando cieca ed otto anni fa aveva avuto una piccola ischemia che non ha lasciato traccia.
Ma io non sono solita scherzare con il cervello altrui, conoscendo gli scherzi che a volte, ancora, anche il mio mi fa ....
Io, purtroppo, so cosa significa avere delle paresi, dei problemi di comprensione; so cosa significa stare male, non vedere e non riuscire a parlare perchè a me succede da trentadue anni. Quando sono sotto stress mi succede, ormai raramente perchè ho scelto di non fare lavori che mi provochino questi disturbi, ma so che quando succede devo avere vicino persone che sappiano cosa sta succedendo e che sappiano che, in tutti i modi, anche se non completamente, comprendo ciò che avviene attorno a me.
Quando succede che l'arteria si restringe, a me succede nella parte sinistra del cervello, l'occhio sinistro non vede, l'occhio destro vede a chiazze indistinte quindi non vede i contorni; man mano che l'attacco peggiora, la parte destra del viso si addormenta (come sotto l'anestesia del dentista), la mano destra formicola e diventa insensibile e la parola manca .... le frasi sono sconnesse, la comprensione incompleta e faticosa, la confusione aumenta ....
Dopo l'attacco, man mano che passa, il dolore alla testa si fa sempre più intenso, tanto da dover rimanere coricata al buio totale, senza nemmeno la forza di camminare o parlare perchè anche il minimo movimento è dolorosa e si ripercuote alla testa .....
Alcuni anni fa un neurologo mi consigliò di prendere un caffè all'inizio dell'attacco: il caffè è un vasodilatatore ed aiuta.
La prima volta che mi successe, ero in quinta superiore e stavo seguendo la lezione di italiano: i miei appunti, sempre abbastanza corretti, cominciarono ad avere delle correzioni, delle cancellazioni, delle parole che non avevano alcun senso .... così iniziano le crisi; piano piano la connessione cervello/parole diventa sempre più faticosa. Ma sono sempre stata vigile, le persone le percepisco, percepisco se sanno cosa devono fare o se sono preoccupate; sento ciò che dicono e se loro sono preoccupate mi preoccupo di più anch'io.
Queste cose le scrivo perchè, non si sa mai, a qualcuno potrebbe servire sapere come comportarsi in queste circostanze.
Per quanto riguarda mia madre, sta meglio, ha ripreso a mangiare e ha ripreso a ragionare con la sua testolina.
Per quanto riguarda me: porto sempre con me la cartella del ricovero in neurochirurgia di trentadue anni fa, quando andai in coma a causa del liquido di contrasto della angiografia, sperando che non mi succeda mai più nulla di simile.

Friday, March 21, 2008

Cari amici, è proprio vero che i bambini sono vicini all'universo!
Hanno ancora traccia di ciò che è il Tutt'Uno, sanno vedere ciò che il mondo adulto non vede e ha perso .... e più sono piccoli e più le briciole di stelle sono loro attaccate ....
Ieri sera è successa una cosa improvvisa ....
Mentre lo stavo cambiando per prepararlo per la nanna, il più piccolo dei bambini a cui faccio la tata, guardando verso la porta (a cui, dalla postazione del fasciatoio, io voltavo le spalle) lui ha detto: "Lilly, gadda, occhi ...." (Lilly, guarda, occhi ...)
Io mi sono voltata poichè pensavo che fosse arrivata una delle sue sorelline.
Gli ho chiesto cosa stava vedendo e lui ha ripetuto: Occhi ...
Scherzando gli ho chiesto ancora cosa stava vedendo, poichè la sua espressione era proprio di chi stava guardando qualcosa di ben definito, qualcosa che era alle mie spalle, vicino alla porta.
Ho chiesto se vedeva un angioletto o un cane o un gatto; glie l'ho chiesto in tono scherzoso, ovviamente, ma lui ha risposto sempre e solo: Occhi! ...
Era stupito di constatare che io non vedevo nulla.
La capacità di vedere "oltre" è propria degli animali, che improvvisamente balzano cercando di afferrrare qualcosa e dei bambini che, essendo ancora vicini alla istintività, non temono di sembrare "pazzi" se esprimono ciò che i loro istinti rendono loro visibile.
L'immagine di occhi che ci guardano, osservono e proteggono è, a mio parere, molto bello.
Considerando che anche questi bambini hanno ormai solo una nonna, può far supporre che qualche anima a loro cara stia loro vicino.
Ma chiunque di noi può, a mio parere, contare su qualcuno che effettua il compito di custode.
L'universo, che ci pare così incomprensibile e lontano, è attorno a noi .... se solo comprendessimo che non occorre fare tanti sforzi per esserne toccati!
I bambini sono vicini all'anima mundi e, probabilmente, sono i fortunati che possono, anche se per breve tempo prima di essere corrotti dal mondo adulto, vedere ciò che hanno toccato e visto Tommaso e Giuda .....
L'occhio di Horus era per gli egizi simbolo di protezione; gli induisti hanno enormi occhi dipinti sui templi; in meditazione, spesso appaiono occhi che ci guardano ....
L'universo ci guarda, le anime ci guardano e ci sostengono e ci guidano ...
Dovremmo riappropriarci delle facoltà perdute .... la vita avrebbe tutto un altro significato ....

Sunday, March 16, 2008

Parlando di coincidenze, anche il nome delle nostre due amiche scodinzolanti le accomuna: Tea significa Dea, nome scelto ad hoc come per tutti i nostri amici a quattro zampe. Il nome è importante e tutti loro hanno nomi importanti e significativi.
Apple, nome non scelto da noi ma dato dai precedenti amici bipedi, significa mela; non certo il nome di un computer, bensì il simbolo della Dea, che al suo interno, spaccando a metà il frutto, presenta un cuore a cinque punte. Tutto torna .....
Anche le lepri e i conigli sono un simbolo della Madre Terra, dunque, poichè la prossima settimana ci sarà l'inizio della primavera (oltre che Pasqua), ornate la vostra casa con conigli, lepri, fiori, nastri colorati, rami fioriti ..... e che la primavera entri nel vostro cuore.
Senza dimenticare un buon libro da leggere, magari anche il Vangelo di Giuda ....
Leggete, gente, leggete ....

Saturday, March 15, 2008


Tea



Apple

Cari amici, grazie a Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare le immagini di Tea, la cagnetta che il 20 febbraio ci ha salutato e Apple, la nuova arrivata.
Ditemi un po' se non vi sembra sua figlia!
Oggi, sempre grazie al lavoro di editor di Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare il volume de "L'Archiatra - vol. II - L'eredità di Nostradamus", nel post precedente.
A breve arriverà anche il terzo volume; infatti ho fatto la scelta di pubblicarli entrambi in breve tempo. Il lavoro che ho svolto ha preso tre anni di tempo, tra lettura della bibliografia e stesura del racconto e mi sembra opportuno, ormai, farne conoscere agli amici il risultato. Le ricerche mi hanno portato tantissimo materiale e molto probabilmente, quando sarà finito "Il canto del Bisonte Bianco" la saga riprenderà con nuovi risvolti.
Che la ricerca continui per tutti noi!
Per il momento vi saluto, augurando a tutti buona lettura.


Finalmente, a breve sarà disponibile on-line il secondo libro della saga su Nostradamus:

L’Archiatra, parte II - L’Eredità di Nostradamus

Dopo l’incontro con Jean Pierre de St. Malo, Ignazio da Casalmonferrato vivrà un grande cambiamento: avrà inizio, così, una dinastia che per tre secoli sarà fonte di ricerche tra testi antichi e segreti.
Una saga famigliare che si intreccerà con personaggi storici tra esoterismo e pratiche alchemiche.
Sentieri e percorsi rivissuti dall’ultima erede che, arrivata alla soglia del 2000, racconta l’antica storia della sua famiglia e la propria esistenza ad una cronista contemporanea.


Autore:
Liliana Zampella

Edito da:
Boopen Editore

http://www.boopen.it/

http://www.boopen.com/

Pagine:
344

Prezzo:
15,00 euro

Codice ISBN:
978-88-6223-255-5

Sunday, March 09, 2008

Rimanere sola in casa, lo so, mi fa male, anche quando è una mia scelta.
Ci sono sempre tante cose da fare, da tre settimane non riesco ad avere il tempo per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco", inoltre Apple non è ancora pronta ad affrontare tanta gente e la confusione. Ha bisogno ancora di imparare a diffidare di qualcuno e ad avere fiducia in altri, deve imparare a giocare con i suoi simili e non deve scappare dalla macchina. Troppe cose, ancora, per poterle fare affrontare la prima festa medievale dell'anno.
Così, mentre Sarah si è vestita ed è andata a Fidenza accompagnata da mio marito, io sono in casa. Ma stare sola non mi fa bene.
Penso ... penso a Tea, penso a chi è passato in altre dimensioni e, senza volerlo, una lacrima scende.
Forse si aggiungono anche altri dolori, di cui non abbiamo memoria ma che abbiamo provato in altre vite, in altri mondi ....
I miei racconti iniziano sempre così, con immagini che chissà da dove mi vengono.
"Il canto del Bisonte Bianco", ad esempio, mi è arrivato con l'immagine del vecchio sachem che, nella tenda delle riunioni, vede l'avanzarsi della disfatta del suo popolo.
Questo ho previsto che dovrà essere un racconto breve; le immagini, nette, che ho in testa e che descrivo nella scrittura, mi vengono come scene di un fumetto in bianco e nero ed infatti verrà illustrato da Sarah. Saranno poche tavole, forse dei momenti più importanti della lotta di questo popolo. Certo, non è semplice in poche pagine rendere l'idea di ciò che hanno dovuto subire; desidero parlare soprattutto di Toro Seduto e Cavallo Pazzo che erano non solo combattenti ma capi spirituali che hanno combattuto negli ultimi anni dell'800.
Ma non mi spiego ancora le lacrime che, improvvisamente, mi riempiono gli occhi.
Memorie antiche, ancestrali, forse, come se la storia della protagonista, da me inventata, fosse davvero la mia storia .......

Friday, March 07, 2008

Domani è l'8 marzo.
Due dediche.
La prima alle donne che, eventualmente, per curiosità o per errore entreranno nel mio blog.
Auguri a tutte voi e non dimenticate mai, non lasciate che qualcuno ve lo faccia dimenticare, che siete l'altra metà del cielo. Gli indiani americani rispettavano le donne perchè erano loro che montavano i tipi e li smontavano quando la tribù doveva spostarsi per cercare i bisonti; erano le donne che partorivano; erano le donne che macellavano i bisonti, che cucivano gli abiti con le pelli di daino e cucivano i tipi; il tipi e le suppellettili appartenevano alle donne e se "divorziavano" erano gli uomini a dover abbandonare il tipi.
Se ne avete la possibilità, sostenete Pangea, associazione onlus che supporta le donne.
Seconda dedica al mio Prof. che compie gli anni.
Che sia una buona giornata per tutti.
Apple mi obbliga, anche quando avrei altro da fare, a giocare con lei e a portarla fuori.
Questa mattina di pioggia, in casa, non la sopporta poichè stavamo imparando a correre liberi senza guinzaglio.
Ieri mattina, ad esempio, appena siamo arrivate sulla carraia che porta a due prati con enormi querce, si è trovata faccia a faccia con una grossa lepre: si sono guardate per un attimo negli occhi poi la lepre, senza troppa fretta, è corsa via; non proprio corsa, saltellava quasi senza preoccupazione. Comunque, per prudenza, si è allontanata lasciando Apple "senza parole": l'ha guardata andare via, si è voltata verso di me stupita come dire: "Che essere è?" e l'ha guardata ancora una volta allontanarsi.
E' stata una scena molto buffa e simpatica.
Le giornate scorse Apple probabilmente ha annusato l'odore delle lepri ma, non conoscendole, non ha visto che le giravano attorno forse più incuriosite di lei. Facevano letteralmente il giro tondo.
Abitare in campagna è veramente bello ma peccato che la strada che noi percorriamo per andare verso i campi ha già dei paletti: sarà tagliata da una nuova strada che dovrebbe portare "il traffico" di Praticello fuori dal paese.
Questa mania di vendere il verde al miglior offerente è offensiva nei riguardi di noi tutti.
Questa mania di considerare anche il più piccolo paese merce da svendere e renderlo impraticabile come fosse una metropoli è ancora più offensivo per chi ha fatto la scelta di uscire dalla città.
Mettono le mani dappertutto, continuano a costruire (case che ormai non riscono più a vendere!) e non si riesce a capire a che pro.
Le lepri, ho saputo, in questi giorni sono numerose dalle nostre parti perchè, essendo zona di divieto di caccia, devono ripopolare per poter essere sbattute, in periodo di caccia, dove alcuni idioti imbracceranno i fucili e si divertiranno a togliere loro la vita.
Almeno, tanti anni fa, la caccia aveva come scusante (forse) di dover regolare il numero di lepri e di cinghiali: ora, ripopolano per permettere a qualche scemo di andare a divertirsi con la vita altrui.
Certo, qualcuno può obiettare: meglio le lepri piuttosto che vedere ammazzare dei ragazzi da qualche matto che dà fuori di testa!
Ma ... e se le armi non si vendessero?
Già c'è sempre il pericolo che qualche poliziotto o carabiniere o guardia giurata si innervosisca e faccia fuori moglie, figli e vicini. Non c'è bisogno di aumentare le armi in circolazione anche per il puro divertimento.
Erano meno barbari i cavernicoli che, con la sola clava (era dura!), andavano a cacciare per vivere.
Gli indiani d'America si sono ritrovati senza cibo perchè gli europei andavano a cacciare i bisonti con i fucili e ne facevano fuori una enorme quantità per poi lasciarli a imputridire.
La nostra "civiltà", la nostra "cultura", la nostra "democrazia" .....
Almeno, visto che viviamo in "democrazia" mi auguro che tutti vadano a votare, ad aprile, con quello che costa ogni volta!
Mi augurerei anche che si mettesse fine ai teatrini, alle urla, alle offese, al mettere le mani nelle tasche altrui ma, forse, questo è sperare troppo.
Ma per difenderci c'è sempre un'arma molto efficace:
Leggete, gente, leggete. Giornali, libri, fumetti, cronache, opinioni ...
Non stanchetevi mai.
Ed ogni tanto concedetevi un disco, come sto facendo io in questo momento: sto ascoltando un regalo prezioso, vario (non tutto di mio gradimento) ma bello.
Perchè la musica lascia spazio al cervello, è aria, è ossigeno.
E quindi:
Ascoltate, amici, la musica, sempre e, nel frattempo, leggete, amici, leggete .....

Saturday, March 01, 2008

Cambiamenti, porte che si chiudono ed altre che si aprono ....
Tea se n'è andata dieci giorni fa e questa nuova cucciola ha riportato il sorriso ed il gioco.
La pet-terapy funziona!
Amici che ci hanno lasciato, provocando vuoti incolmabili ed altri amici che ritrovi e ti accorgi che è come se li avessi lasciati ieri.
Il mio prof. di italiano, con una semplice mail, mi ha fatto tornare ad essere sua alunna .... Mi parla di persone che, come lui e come me, hanno vissuto di musica e per la musica ... E' convinto, forse come quando lui era prof ed io alunna, di provare sensazioni diverse e di avere pensieri diversi ed invece, come quando lui era prof ed io alunna, le sensazioni ed i pensieri non sono molto distanti.
Nessun amico può sostituirne uno partito per altre destinazioni, ma un amico può aiutare a non sentirsi soli.
Cambiamenti avvenuti nel giro di pochi giorni, di una settimana ...
Foglie che se ne vanno e germogli che nascono e fioriscono.
E' marzo, forse sarà la primavera che si annuncia anche nel cuore.
Aprite sempre le porte e fate uscire le foglie secche per fare entrare le novità.