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Friday, August 16, 2013

Ferragosto 2013

Il 15 di agosto a Fontanellato c'è la fiera dell'Assunta, è la fiera del paese, una fiera un po' pagana ed un po' cristiana, con bancarelle di mercato, un mercato molto vasto a dir la verità, con tanto di luna park.
Odori, sensazioni, voci, musiche si accavallano, in un incrocio di lingue e di popoli e di colori.
Frequentavo la fiera quando ero piccolissima, essendo mia madre di origine fontanellatese; ormai, i suoi fratelli e le sorelle non ci sono più, ci sono solo alcuni miei cugini. Ma io andavo a casa di uno zio, quando ero piccola. L'ultima volta, ricordo, era già nata la prima bimba di mia cugina che abitava (ed abita) in paese.
Ieri mi sono persa, girando per il mercato, dopo essere andata al cimitero.
Mia madre, morta un anno e mezzo fa, ha voluto, dopo la cremazione, che venisse cremato anche mio padre (già sepolto a Fontanellato) ed ha desiderato che le due urne venissero ancora allocate nel cimitero di Fontanellato dove, per altro, ci sono ancora i resti dei suoi genitori, di una sorella,  di un fratello e della sua figlioletta.
I miei ricordi si sono mescolati con i suoi, che sempre mi raccontava.
I ricordi si accavallano, passato e  presente si confondono e sono alcune notti che tardo a prendere sonno perché proprio mentre mi corico mi vengono alla mente. Se abitassi da sola, probabilmente, scriverei tutta notte poiché è il momento in cui i pensieri ed i ricordi sono più limpidi e mi appaiono chiari.
La giornata di ieri mi è piaciuta tanto, passata con mio marito, mia figlia ed il suo compagno perché mi è sembrato di tornare alle origini, quelle origini della settima figlia di cui sto cercando di ripercorre la vita.
I ricordi sono tanti, i suoi abbracciano i miei, diventano un tutt'uno che mi fa comprendere quanto il cerchio della vita sia infinito.
Il cielo, limpido ed azzurro, mi diceva che qualcuno era al mio fianco, con i suoi occhi azzurri sorridenti.

Wednesday, August 07, 2013

La settima figlia

Ho ripreso a scrivere il racconto sulla mia famiglia ... sono arrivata, come cronologia, al 1964. C'è ancora tanto da scrivere e da ricordare, ma intanto ho già scritto la fine ...
E' molto più facile, in questo momento, scrivere racconti di fantasia che non i miei ricordi, ma è un percorso che devo e voglio fare perché è una elaborazione di ciò che è stato che mi serve per poter proseguire il cammino. E' un cammino di guarigione che deve essere fatto e per questo motivo non mi voglio censurare e voglio scrivere anche ciò che può essere doloroso. Chi mi ama, se vorrà leggere, capirà. Tanto, so già che chi mi deve capire, chi mi deve accarezzare, mi capisce e mi accarezza ... nel ricordare, li sento vicini, in ogni momento della mia giornata; a volte i ricordi mi fanno piangere, a volte mi fanno sorridere, ma sono ricordi che devono essere vissuti e lasciati  senza trattenere il pianto né il sorriso.