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Tuesday, May 26, 2009

Ho condiviso su facebook un video, molto crudo, girato da non so chi in Cina. Un uomo prende da una gabbia i cani, li intontisce sbattendo loro la testa sulla strada, a bastonate, schiacciando con un piede la carotide, ma non li ammazza del tutto. Intontiti, vengono appesi a testa in giù e questo assassino li scuoia, ancora vivi.
Gli occhi più stupiti che terrorizzati, lo sguardo di chi guarda chi gli sta di fronte chiedendosi, forse, se il Grande Architetto aveva pensato per loro questo futuro e chiedendosi anche, forse, perchè nessuno fa qualcosa per liberarli da quel tormento.
Non ho resistito a vederlo tutto, poichè non so quanti minuti duri, ma ho resistito, tra lacrime e singhiozzi alti da spaventare Apple, fino a vedere quel cane scuoiato completamente, ancora vivo, alzare la testa dalla gabbia dove è stato gettato, con un occhio mezzo fuori dalle orbite, ancora a girare lo sguardo come chiedere: "Cosa ho fatto per meritarmi questo?"
Già da tempo non acquistiamo nemmeno più gli abiti dai cinesi e non andiamo nei loro ristoranti; del resto, non andiamo nemmeno più tanto nei nostri ristoranti: non amo vedere negli acquari le aragoste vive poichè so come finiranno la loro esistenza.
Mia figlia è vegetariana, noi ormai mangiamo pochissimo pesce e pochissima carne, la compriamo solo quando abbiamo qualche ospite poichè non tutti capiscono ... ma mi dico che la carne macellata da noi è di animali ammazzati con certi regolamenti ... Anche se un giorno mi è capitato di viaggiare dietro ad un camion che trasportava tacchini negli stabilimenti AIA ed ho visto tacchini messi in gabbie così strette, così in tanti, che alcuni avevano il corpo in alto e la testa piegata in basso ... io soffro di claustrofobia e capivo il loro tormento .... entro in empatia facilmente, con esseri umani e a 2 e 4 zampe e la cosa mi ha fatto tristezza per tutto il tragitto, pareva che i tacchini cercassero da me un aiuto. Non voglio costringere nessuno a provare gli stessi sentimenti che provo, non voglio convincere nessuno a diventare vegetariano, anch'io, qualche volta, mangio una fetta di salume. Ma se penso allo sgozzamento, alle sofferenze, il mio poco appetito passa del tutto.
Vorrei imparare la tecnica di sfarmarmi con il solo liquido della ghiandola pineale ... questo, almeno, eviterebbe tante sofferenze ad altri esseri che, come noi, hanno il diritto di vivere dignitosamente questa vita materiale.
Credo nella reincarnazione e l'idea che quel cane possa aver avuto in sè l'anima di un essere umano mi fa chiedere cosa abbia fatto nelle sue vite precedenti per meritarsi questo. O cosa doveva imparare, quell'anima, prima di reincarnarsi in un essere umano .... so per certo che l'inferno è qui .....

Thursday, May 21, 2009

Carissimi amici, da un mese non scrivo sul blog poichè, quando mi siedo a questo computer collegato, ho poco tempo e lo passo a condividere appelli per gli amici a quattro zampe su Facebook, dove si trova un po' di tutto, persino lo spazio del Presidente degli USA Obama.
Sto riprendendo, lentamente, le fila del quarto volume de "L'Archiatra". Aggiungo che a metà giugno ci sarà una nuova presentazione nel paese dove vivo, in un nuovo spazio, della trilogia.
Il quarto volume mi porta via molto tempo nella lettura di ciò che ho già scritto; infatti, oltre a preparare la nuova edizione del secondo volume, con note ed altro, devo rileggere un po' tutto per non sbagliare i riferimenti, le date, il percorso. Inoltre nel nuovo volume entrano due nuovi personaggi: uno si aggiungerà nell'albero genealogico della famiglia de St. Malo, l'altro aiuterà i nuovi personaggi a proseguire e, forse, avvicinarsi alla scoperta finale.
Con tutto quello che avrei da dire, è difficile arrivare a delle conclusioni ricordando e riordinando tutto il già scritto; infatti, nella trilogia qualcosa era detto velatamente, altro trascritto non completamente. Ora, nel quarto volume, desidero essere chiara ed esplicita aggiungendo aspetti nuovi ed inaspettati.
Mi auguro che questo lavoro possa interessare a chi ha già letto la trilogia e che qualcuno si aggiunga. "L'Archiatra" per me ha rappresentato e continua a rappresentare un passaggio, un percorso iniziatico sotto tanti aspetti. Mi auguro che possa essere altrettanto per chi lo ha letto o lo leggerà; che sia uno sguardo attento nel profondo dell'Universo. Guardate quello che cercano di non farvi vedere; udite ciò che cercano di non farvi sentire. Il Graal è alla vostra portata, è più vicino di quanto non crediate. Non lasciate che qualcuno ve lo nasconda ....
Leggete, cari amici, leggete e non stancatevi mai di aprire la mente ed il cuore ....