Questo blog usa cookie tecnici e cookie di terze parti per rendere più rapido e migliore il suo utilizzo durante la navigazione. Se vuoi saperne di più o modificare le impostazioni del tuo browser relativamente ai cookie, fino ad eventualmente escluderne l’installazione, CLICCA QUI.

Wednesday, October 18, 2017

MESSAGGI

Sarebbe importante ricordare i messaggi quando si ricevono ... mi succede sempre così: sogno, mi sveglio di soprassalto, mi dico che mi devo ricordare, convintissima che il sogno me lo ricorderò molto bene.
Poi mi riaddormento ed alla mattina, con rabbia, devo confessarmi che non ricordo il messaggio.
Ho sognato il mio amico, mi ha detto di portare qualcosa alla madre e poi abbiamo parlato anche di altro. Ma non ricordo cosa dovrei portare alla madre ....
Mi dico sempre che devo tenere una pila, una agenda ed una biro accanto al comodino.
Ma sul mio comodino ci sono sempre tante di quelle cose che non ho nemmeno il posto per un foglio ed una biro ... me li dovrei mettere sotto il cuscino.
Però sono felice di constatare che Roberto abbia imparato in fretta a comunicare.
"Loro" ci sono, ci sentono, ci vedono, ci osservano ...

Thursday, October 12, 2017

CANALI APERTI

Due settimane fa se n'è andato il mio amico, in silenzio, senza un saluto.
Le persone che più ho amato, se ne sono andate tutte così, in silenzio, senza un saluto: mio padre, mia madre, un altro caro amico ed ora anche Roberto.
Sono stata un po' con lui, gli ho preso la mano, gli ho accarezzato un braccio e lui l'ha mosso, ha aperto leggermente le labbra nonostante il respiratore, ha spalancato le palpebre. L'infermiera ha detto che erano solo riflessi condizionati.
Non lo so e comunque sapevo che non avrebbe voluto rimanere prigioniero di un corpo senza essere in grado di muoverlo, di parlare, di esprimersi.
E gli ho sussurrato: "Se sei stanco, vai, Roby, vai .."
Sono rimasta lì forse due ore, poi dovevo tornare a vigilare gli operai che stavano lavorando a casa sua e sono andata.
Dieci minuti dopo mi hanno telefonato: Roby non c'era più.
Sapevo che era quello che avrebbe voluto, ne avevamo parlato non direttamente per lui ma conoscevo il suo parere.
Con lui parlavo anche dei miei sogni e ne avevamo parlato con un altro amico.
Ma Roby era scettico sul fatto di poter avere o meno dei contatti con altri mondi.
Eppure ...
Erano passati solo tre giorni dal suo funerale.
In sogno ha visitato il nostro amico e gli ha detto: "Telefona a Liliana".
Michele si è svegliato, quasi di soprassalto. Mi ha raccontato che aveva avuto la sensazione di averlo proprio vicino, di averlo visto e quasi di poterlo toccare.
Mi ha raccontato, poi, di essersi riaddormentato e, stranamente da quello che gli succede normalmente, di essere ritornato al sogno precedente ed ancora Roby gli ha detto: "Telefona a Liliana".
Non è strano che Roby abbia parlato di me con il mio nome intero: mi presentava sempre così, come Liliana perché, mi diceva, gli sembrava di darmi maggiore considerazione, nonostante gli dicessi che il mio nome per intero io lo uso solo quando voglio mantenere distacco.
E, comunque, dopo solo tre giorni dal suo funerale, ha imparato immediatamente come comunicare nel mondo sottile.
Tre giorni dopo, il 6 ottobre, io l'ho sognato: non ricordo il contesto, ma Roby mi chiedeva qualcosa per "digerire" ... l'arresto cardiaco l'ha avuto proprio dopo un pranzo in cui non aveva rinunciato a nulla, persino alla trippa ed un bicchiere di vino, lui, astemio ...
Ed io, nel sogno, gli rispondevo: Anche io ho bisogno di "digerire" ... la tua malattia, la tua rinuncia, la tua partenza ...
Ecco quello che possono fare i canali aperti: farci "vedere", "sentire", "toccare" chi non è più per poter continuare a dialogare con loro.