Questo blog usa cookie tecnici e cookie di terze parti per rendere più rapido e migliore il suo utilizzo durante la navigazione. Se vuoi saperne di più o modificare le impostazioni del tuo browser relativamente ai cookie, fino ad eventualmente escluderne l’installazione, CLICCA QUI.

Wednesday, November 18, 2015

TERRORISMO

Alle quattro di questa mattina ha avuto inizio a Saint Denis, paese-periferia di Parigi dove si trova lo Stade de France dove ha avuto luogo uno degli attentati di venerdì 13 novembre scorso.
Un appartamento dove ritenevano che si trovasse uno degli attentatori scappato.
Raffiche e sparatoria, una esplosione, un terrorista ammazzato dall'esercito ed una terrorista che si è esplosa. Ancora continua il blitz. Holland all'Eliseo è in riunione con i ministri perché, ha detto, è disposto a cambiare la costituzione per la sicurezza. Intanto, a Saint Denis, è stato dato l'ordine alla cittadinanza di non uscire, negozi, scuole, università tutto chiuso ed hanno chiesto alla popolazione di barricarsi in casa e chiudere le finestre perché i mitragliatori hanno un tiro anche lungo.
Una donna islamica è stata intervistata da una televisione francese ed ha testimoniato che la polizia le ha ordinato, facendo irruzione, di coricarsi a terra, con il suo bambino e di non muoversi.
Ora, il terrorismo è di stato, oltre che dei terroristi.
Il cambiamento dei diritti civili e delle costituzioni non è mai un buon messaggio; cambierà la propria costituzione la Francia, ma vedrete che entro poco tempo la cambierà anche la Germania, dove la partita che avrebbe dovuto giocarsi ieri sera è stata sospesa per un allarme bomba. La cambierà, vedrete, entro poco tempo anche Renzi, che si sa non è una cima e segue l'onda.
Comprendo tutte le motivazioni per prendere queste decisioni; il terrorismo (non voglio aggiungere "islamico" perché l'Islam non c'entra, a mio parere) fa  ... terrore ... appunto. Ma il terrorismo lo fanno anche le istituzioni che ci bombardano, ormai da sei giorni, con notizie allarmanti.
E la cosa che mi dispiace maggiormente è che il nostro modo di vivere, a causa di tutto questo, cambierà in mille modi: già a Saint Denis sta cambiando perché essere chiusi in casa, con il terrore che possano fare irruzione in casa tua in cerca di un terrorista solo perché sei islamico è terribile. Cambieranno le opportunità degli stranieri di trovare un appartamento in affitto perché è stato arrestato anche il proprietario dell'appartamento dove c'erano i terroristi questa mattina. Cambierà il nostro modo di guardare gli stranieri, chiedendoci in ogni momento se il nostro vicino di casa islamico è un terrorista o meno. Cambierà la nostra solidarietà e non sto parlando del buonismo del nostro governo, parlo del nostro spirito sincero di ricerca di una società multietnica, quella società che tanto mi era piaciuto negli anni in cui andavamo in Francia ed in Inghilterra.
Perché la Francia e l'Inghilterra, avendo avuto colonie, hanno sempre inserito nelle proprie città persone che arrivavano da quelle terre, naturalizzando francesi ed inglesi.
L'errore, semmai, è stato fatto quando non si sono considerate le necessità delle popolazioni dei paesi occupati, una volta che raggiungevano la loro indipendenza.
I giovani terroristi europei (nati e naturalizzati in Francia e tornati poi nei paesi di origine per essere addestrati militarmente) sono lo specchio degli errori fatti; giovani che non si sono mai sentiti appieno europei, privati di valori in cui credere.
Se l'Occidente continuerà a lasciar morire i palestinesi, gli africani, gli asiatici indigenti, se l'Occidente non si farà carico di creare scuole, ospedali in quei paesi e lascerà che le ingiustizie continuino, ci saranno sempre delinquenti che useranno le ingiustizie per fare azioni di terrorismo.
Perché, diciamolo chiaramente, i terroristi sono comuni delinquenti, armati da burattinai più in alto di loro, che utilizzeranno SEMPRE falsi ideali politici o religiosi per sovvertire qualsiasi ordine sia in atto.

Thursday, November 12, 2015

Il cammino iniziatico

Il nostro cammino iniziatico ... inizia, scusate il gioco di parole, quando nasciamo.
Noi tutti, io credo fermamente in quello che dico, nasciamo con una scintilla divina. Questo ce lo dicono i vangeli apocrifi (a-pocrifo significa scritto dopo, non significa falso), i vangeli in cui Cristo parla ai suoi discepoli preferiti, quelli che comprendevano il suo messaggio. E non sto parlando dei dodici apostoli ma sto parlando di Maddalena, Giuda, Tommaso, guarda caso proprio le persone che nei vangeli riconosciuti sono state definite come prostituta, traditore, miscredente ...
Questa scintilla divina è quella che ci accomuna al Creatore, che, lo dice la Bibbia, ci ha creato a sua immagine.
Purtroppo, durante il percorso della nostra vita, la scintilla via via si spegne e sta ad ognuno di noi riaccenderla per riavvicinarci al percorso che era stato stabilito per noi prima della nostra nascita.
C'è chi, con fatica e sudore, arriva ad accenderla fievole fievole e cerca di mantenerla viva ... pochi riescono ad accenderla veramente, quella piccola scintilla donataci con tanto amore.
C'è chi, facilmente, la lascia assopire e non se ne preoccupa per nulla.
C'è chi crede di averla già accesa e presuntuosamente se ne vanta.
C'è chi quella piccola e fievole scintilla cerca di alimentarla regalandone un mozzicone a qualcun altro sperando che quell'altro ne possa fare buon uso.
C'è chi è riuscito a farla diventare un falò, ma non se ne vanta e cerca ugualmente di regalarne un tizzone ardente perché venga sparpagliato in giro per il mondo.
Tutti noi abbiamo un cammino da portare avanti; qualcuno è consapevole di dover cercare, qualcuno è assolutamente ignaro di ciò che sta perdendo.
Per ognuno di noi, il cammino iniziatico ha un inizio differente; qualcuno, come i piccoli lama tibetani, è consapevole di aver già svolto un viaggio e di doverlo completare in una seconda vita. La maggior parte di noi, deve cercare e cercare e inizia la ricerca consapevole già avanti nell'età.
Ma per tutti c'è un inizio. Può essere la sete di conoscenza, la sete  di spiritualità ...
Il cammino inizia quando  sentiamo di non essere soddisfatti di ciò che siamo e di ciò che facciamo, quando vogliamo cambiare indirizzo. Occorre avere gli occhi aperti per poter vedere quando arriviamo al bivio in cui dovremo cambiare direzione.
Qualcuno è sveglio e sa dove vuole arrivare, altri brancolano nel buio e non vedono i cartelli che potrebbero portarli alla meta.
Ben intesi, la meta è lontana per tutti, per quelli consapevoli, per quelli inconsapevoli, per quelli svegli e per quelli addormentati, per quelli che hanno la scintilla sopita come per quelli che hanno il falò dentro di sé.
La meta è là, che ci aspetta e chissà quando la potremo anche solo vedere da lontano.
Come Mosè che non arrivò mai alla Terra Promessa, anche noi dobbiamo camminare e camminare. Nel frattempo conosciamo persone, viviamo esperienze, leggiamo libri, studiamo, cantiamo, balliamo, facciamo festa, ci rattristiamo per qualche perdita e qualche difficoltà di troppo ... ed intanto camminiamo e cerchiamo.
Il cammino, è sempre iniziatico, che lo vogliamo o no. Sta a noi cogliere le occasioni, ascoltare chi è andato più in là di noi e torna indietro per spiegarci la strada da seguire; vedere le sfumature, guardare le stelle che indicano il cammino.
C'è chi pensa di poter assimilare tutte le esperienze solo leggendo le esperienze altrui; c'è chi crede di sapere già tutto e poter andare avanti senza ascoltare; c'è anche chi pretende di correggere il cammino altrui e c'è chi  contesta il cammino altrui e prende la strada sbagliata ... ma tutti, tutti, ci incamminiamo su una strada "iniziatica".
Nella Bibbia quanti sono gli episodi di sogni profetici o preveggenti ... quanti personaggi hanno dato ascolto a ciò che gli veniva detto all'orecchio ed hanno intrapreso strade ed esperienze che non avrebbero mai immaginato di intraprendere ...
Noi abbiamo perso la capacità di ascoltare, di cercare, di camminare ...
Se volete essere consapevoli della vostra vita, del senso del vostro essere qui ed ora, cercate nel profondo del vostro essere ed iniziate ad aprire gli occhi, il cuore, la mente.
Ascoltate tutte le voci, ascoltate tutti i suggerimenti, studiate tutto quello che potete: forse non sarà oggi, forse non sarà domani ma state certi che un giorno, all'improvviso, un libro,  una conferenza, in un tavolo di amici qualcuno vi dirà una parola,  ci sarà una frase che vi indicherà la chiave per aprire la porta del vostro focolare dove troverete la scintilla che attende di essere rinfocolata.
Ed allora vi si apriranno porte inimmaginabili ...

Friday, November 06, 2015

AUTUNNO

Facendo la passeggiata con i miei cani, Briciola ed Apple, mi posso immergere nell'atmosfera della stagione presente. L'autunno, quest'anno, è dolce e soleggiato; ottobre ci ha regalato belle giornate e questi primi giorni di novembre stanno facendo altrettanto. I colori, qualche foglia ancora verde, accompagnata da gialli intensi o paglierini, rossi e arancioni, sono meravigliosi; il cielo è azzurro e limpido ed il sole ancora caldo. Gli alberi, quest'anno, si stanno spogliando per tempo, in attesa di freddi intensi e, forse, nevicate. Camminare sul tappeto di foglie, sentire lo scricchiolio delle ghiande secche sotto i piedi, accogliere le foglie cadenti, mi hanno fatto ripensare a quando, piccola, andavo con i miei fratelli ed i miei genitori al Parco Ducale; mio padre raccoglieva le ghiande con i loro cappucci e ci raccontava che erano le pipe degli gnomi. Ci raccontava che la grande quercia con un muretto, costruito da chissà chi in tempi lontanissimi, fra le sue radici nascondeva le tane degli gnomi che vi si nascondevano di giorno per non farsi trovare. Le castagne selvatiche le raccoglievamo per giocarci anche a casa ed i ricci aperti delle castagne ci pungevano le piccole dita, se cercavamo di raccoglierli. Che bei ricordi, di passeggiate tranquille, di giochi infantili alla scoperta della meraviglia della natura. Mio padre e mia madre, sempre presenti nei miei ricordi e nel mio cuore.