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Saturday, July 05, 2014

Complessi ...

Mi stava tornando in mente una giornata di aprile, quando con il mio amico di vecchia data mi sono trovata al funerale di un amico comune. Al funerale abbiamo incontrato un'altra amica, una persona a dir la verità per me solo conoscente poiché ha condiviso con me un piccolissimo pezzetto di vita quando frequentavo Viva la gente. Mi stupisce sempre la facilità con cui le persone classificano le altre persone, anche senza averle frequentate e senza aver avuto la possibilità di conoscerle. Riparlando dell'esperienza vissuta insieme di Viva la gente, mi ha bollato come quella che soffriva di complesso di inferiorità. Io sono rimasta perplessa ed anche il mio amico ha accennato ad un commento che, comunque, quella persona non ha sentito o non ha ascoltato.
Ora: è vero che nella mia infanzia e nella mia adolescenza ho avuto molto poco in termini di possibilità economiche; vestivo spesso abiti di seconda o terza mano che erano passati già dalle mie sorelle o da qualcun altro; non avevo soldi in tasca ma non ne sentivo nemmeno il bisogno.
Ma avevo la mia famiglia, il mio ottimismo, il mio dono: la voce. Ho passato la vita a cantare: da sola, con uno dei miei fratelli, in gruppo, in corali. Mi accompagno alla chitarra e con quella non mi sono mai sentita sola; mi sono sempre sentita cittadina del mondo e dove sto, con chiunque mi trovi, io sto bene. L'unica mia ricerca è nell'armonia, con gli altri, con me stessa, con l'ambiente che mi circonda e con la mia musica, che ho nella testa sin da quando mi alzo fino a quando mi addormento.
Non ho mai sentito nessun motivo per sentirmi superiore a qualcuno, ma nemmeno inferiore a qualcuno.
Non ho mai sofferto di antipatie, di simpatie, di gelosie, di invidia. Sono sentimenti che non provo, non ho mai provato e ormai non proverò mai. Per questo motivo non mi sento inferiore a nessuno.
Ho avuto ed ho una vita serena, voglio bene alle persone che condividono con me anche solo un tratto della mia vita; non provo rancori, non ho motivi per avere dei rimorsi e non ho rimpianti.
Ecco perché non mi sento inferiore a nessuno.
Spesso mi sono fatta compagnia cantando e suonando; negli ultimi nove anni mi sono fatta compagnia scrivendo e pubblicando ciò che ho scritto. Ho una figlia che si è sposata e vive con noi; ho un marito con cui sto bene; ho una casa ho da mangiare; ho un computer con cui scrivere ed ho ancora tutte le mie chitarre.
Alle persone che così facilmente classificano le altre persone, senza nemmeno ascoltare ciò che hanno da dire e forse da insegnare, auguro di trovare, con l'età matura, l'equilibrio che ancora, evidentemente, non hanno raggiunto. E questo è triste, considerando che quella persona ha ormai sessant'anni.
Mi auguro per lei che abbia ancora il tempo per cambiare il modo di vedere il mondo.