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Wednesday, April 30, 2008

La foglia più cara

Carissimo, oggi avresti compiuto sessantotto anni.
Manchi da due anni e mezzo ma la nostra conversazione non è terminata: ti ho visto con gli abiti sgualciti che piano piano si sono sistemati e sono ritornati ordinati, come ti ho conosciuto.
Poi hai smesso di incontrarmi, dicendomi che altrimenti non avresti potuto "evolverti" ed io ho accettato la tua nuova realtà; ma questo non mi impedisce di pensarti, specialmente oggi in cui cade il tuo compleanno.
Ti piaceva leggere i miei racconti ed alcuni ti piacevano più di altri; quello delle "Foglie" ti piaceva più di tutti perchè rispecchiava il tuo animo un po' malinconico. Non hai avuto la soddisfazione di vedere il mio primo libro e non hai letto quello che è divenuto una saga in tre volumi, anche se sono certa che ti sarebbe piaciuto: principalmente certe immagini avrebbero risvegliato il tuo interesse di fotografo. Del mio primo libro, sono certa, avresti criticato la scelta di copertina, l'avresti guardato certamente con occhi di pubblicitario quale eri.
Sapessi quante volte mi accade di guardare le cose cercando di capire quale sarebbe stato il tuo taglio preferito, non solo delle immagini ma anche dei pensieri ....
Manchi eppure ci sei, sempre ..... Continua il tuo viaggio in altre dimensioni, non fermarti anche se ti capita di sentire il richiamo di questo mondo .... Non lasciare che i pensieri umani arrestino il tuo divenire .... forse, chissà, prima o poi ci ritroveremo.

Monday, April 28, 2008

Ricordo per un'amica

Pensavo alle coincidenze ed ai bambini che tengo; oggi non li ho poichè la mamma ha preso una giornata di ferie ma li ho visti ieri verso sera al parco mentre festeggiavano il compleanno della più grandina.
Ripensavo a quello che ho scritto a marzo, parlando del piccolo che la sera prima aveva esclamato: "Occhi!" e sono andata a rivedere la data esatta dell'avvenimento. Ho avuto una sorpresa: erano due mesi che era venuta a mancare la tata precedente che li ha cresciuti in questi anni.
Non mi sorprende la coincidenza, che non è tale; non mi sorprende pensare che possano essere stati i suoi occhi, quella sera, a sorridere al piccolino.
Occhi vigili, di protezione; occhi sorridenti, ottimisti; occhi che lasciavano vedere le gioie della natura; occhi attenti ed affettuosi; occhi comunque sempre sereni, anche nei giorni bui.
Cosetta mi ha passato il testimone ma vigila sempre e si fa ricordare .....
Cara amica, abbiamo avuto poco tempo per parlare ma quelle poche volte che ci siamo incontrate ti ho raccontato di alcune mie esperienze; si cercava sempre di non parlare di nostra sorella Morte, ma ti ho parlato di sogni e "coincidenze" e "segni". Ti dissi che nei sogni le persone che non sono più in questa dimensione si riappropriano del loro aspetto sano, vitale; ti parlai della mia esperienza quando ebbi l'arresto cardiaco durante la nascita di mia figlia ..... Tu ascoltavi, sorridendo ed una volta mi ringraziasti come se ti avessi fatto chissà quale dono ....
Voglio pensare che i tuoi occhi preannuncino una nuova crescita e che tu stia ritrovando il tuo aspetto migliore.
E non temere: i doni che hai fatto ai bimbi non andranno perduti e resterai nei loro pensieri e nel profondo del loro cuore.
L'albero che porta il tuo nome, ogni primavera, ci ricorderà che è possibile rinascere ....

Sunday, April 27, 2008

E' una spendida giornata, peccato che non lo sia più per l'orso JJ3 che è stato ammazzato dagli svizzeri.
Ce la prendiamo tanto con i cinesi che ammazzano i gatti ed i cani per sembrare più civili e poi i civilissimi svizzeri la combinano ancora più grossa.
Certo, forse è meglio ammazzarli, gli orsi, come fanno gli svizzeri piuttosto che tenerli in vita, come fanno i cinesi, togliendo la bile tutti i giorni ai poveri orsi terrorizzati, tenuti in catene in piccole gabbie.
Per cui, approvo la proposta lanciata dal Consiglio Comunale di Parma al CIO: i giochi olimpici devono effettuarsi in paesi dove non si applica la pena di morte. Aggiungerei: dove non si applichi la pena di morte di nessun essere vivente, umano o animale che sia.
Viene segnalata anche la improvvisa scomparsa di api e pipistrelli, altro danno gravissimo: le api non impollinano più e non rientrano più agli alveari, quindi le api regine con le larve muoiono e scompaiono i prodotti delle api: cera, propoli (disinfettante naturale), miele, pappa reale. I pipistrelli, invece, sono importanti perchè insettivori: se spariscono i pipistrelli come sono già scomparse le rane dai nostri fossi, le zanzare (e non solo le zanzare-tigre) hanno vita facile come altri insetti. Per esempio, periodicamente, da cinque anni a questa parte, c'è infestazione di zecche degli uccelli, una specie di aracnide che con i pesticidi non si può ammazzare in grande quantità poichè il pesticida ucciderebbe altre specie di ragni. La scomparsa di api e pipistrelli potrebbe avere la medesima causa, dal momento che entrambi utilizzano il sonar per volare e ritrovare la via di casa: troppe onde elettromagnetiche emesse dai cellulari .....
L'uomo non è soddisfatto dei danni già causati, non è mai contento: ventidue anni fa succedeva la tragedia di Chernobyl. Lo ricordo perfettamente, quel giorno; anzi, per essere sinceri, ricordo il primo maggio successivo: eravamo all'aperto, una giornata splendida, in un maneggio appena fuori Parma. Nel pomeriggio, improvviso, un caldo anomalo: mia figlia, che allora aveva quattro anni e mezzo, improvvisamente iniziò a perdere sangue dal naso. Ha sempre sofferto di epistassi ma quel giorno è stato terribile: nulla le dava sollievo ed il sangue usciva raggrumato ed abbondante. Solo alcuni giorni dopo l'URSS annunciò il disastro e fu mobilitazione nelle scuole materne ed elementari dove funzionavano le mense: incontri con i dietologi ed i pediatri per capire cosa poter dare da mangiare ai bambini. Il latte fresco fu bandito, l'insalata ed i frutti (quell'anno già maturi per la temperatura estiva) assolutamente vietati; vietate le passeggiate nei prati fino a nuovo ordine, aspettando che la radioattività calasse un poco per permettere ai giardinieri comunali di tagliare l'erba. Si raccomandava di camminare sull'asfalto, non entrare nei prati e cercare di stare lontani il più possibile dai parchi. Noi abitavamo in un quartiere residenziale di Parma, quartiere ricco di parchi ed il nostro condominio confinava con uno di quelli. Il dramma del nucleare, nonostante quella centrale fosse così distante da noi, ci toccò profondamente. Seguimmo gli eroi che si dedicarono allo spegnimento dell'incendio ed alla copertura della centrale con quel sarcofago di cemento armato che in questi giorni, quasi dimenticata, continua a creparsi ...... tanti sono morti, erano russi, erano operai, erano tecnici, erano elicotteristi, erano pompieri, erano uomini, esseri umani, della stessa specie di quelli che fecero l'errore di spegnere tutti i meccanismi di raffreddamento per un'esercitazione .... Se cercate su internet, troverete tutte le informazioni dettagliate su quella giornata del 26 aprile 1986, quelle stesse informazioni che io usai qualche anno fa per un racconto della raccolta "Prisma". L'esperienza di una delle donne è la mia esperienza anche se quella del racconto finisce drammaticamente.
Noi siamo ancora vivi, ma non sappiamo se quella giornata del 1° maggio 1986 ci ha causato qualche danno; forse non lo sapremo mai, forse, se ci va bene .....
Ebbene, sarebbe ora di dire basta con questa arroganza umana di credersi padroni della Terra.
La Terra senza noi vivrebbe benissimo ma noi, senza la Terra sana e salva non avremmo nemmeno un minuto di più di vita.
Nonostante questo, amici miei, la vita è bella: il messaggio che Benigni ci ha dato con il suo bellissimo film è sempre da tenere a mente. La vita è bella, merita di essere vissuta fino in fondo, in ogni attimo di respiro, dando tutto l'amore che riusciamo a pescare in noi stessi.
Il futuro deve essere luminoso per chi verrà dopo: alla fine di ogni tunnel c'è la luce.
Quella luce sarà splendente se ognuno di noi l'alimenterà con la propria piccola fiammella.

Sunday, April 20, 2008

Visitare Youtube è molto interessante, si vedono cose che nelle tv (private e stataliste, non sono molto differenti tra loro, salvo qualche eccezione) non passano.
Così è molto interessante sentire Grillo, ma è interessante rivedere e risentire altri discorsi molto "educativi": canzoni sul bruciare il Tricolore, discorsi su immigrati, offese rivolte al presidente della Repubblica ed altro ancora.
E' interessante notare come in quindici anni i danni sulla morale e sull'etica siano stati tali da rendere incolmabile ormai la crepa tra i cittadini ed alcuni "rappresentanti" dell'elettorato.
Quello che passa costantemente è il sopravvento che hanno le offese ed i toni, i modi violenti ed aggressivi che, ahimè, ricordano altri volti ed altri personaggi.
E' vero, purtroppo, che ci sono i ricorsi nella storia: non tutti usano la memoria storica ed a volte il gap generazionale è un salto troppo violento per riuscire ad avere nuove generazioni pronte a riconoscere certe voci ....
Forse gli insegnanti dovrebbero essere più coraggiosi e far vedere, oggi che si può anche con il pc, certi programmi di divulgazione .... vedere i volti di chi fu dittatore, udire le parole ed ascoltare i toni della voce permette di individuare chi lo imita o vorrebbe imitarlo.
Ieri ho sentito un intervento interessante su La7 che faceva notare quanto il vocabolario dei "nuovi" personaggi sia diventato sessuale anche parlando di problemi politici o programmatici.
La magia sessuale ebbe molto spazio nella dittatura hitleriana ed utilizzava colori ed immagini molto forti, un'architettura costruita apposta, slogan e musiche studiate per coinvolgere emotivamente .... nonostante l'individuo non avesse molte attrattive personali ....
E' un vero peccato che non esista una materia scolastica che si chiami: "mantieni la tua mente sveglia ed attenta". Potrebbe servire in ogni attimo della nostra vita e permetterebbe agli individui di non farsi anestetizzare con false promesse nè farsi intimorire da minacce urlate.
Leggete, gente, leggete e non ha importanza se invece del libro utilizzate il pc: aprite gli occhi e la mente e navigate nel mondo LiberaMente.

Thursday, April 17, 2008

Stanno succedendo varie cose: il governo diverso, la scomparsa (come ha riconosciuto il nuovo presidente del consiglio) delle ideologie, il papa che va a benedire la guerra in Iraq (quello che ha detto al presidente è questo ..), i cinesi che picchiano e bruciano e nascondono i monaci non violenti tibetani e cercano, catturano ed uccidono gatti e cani per sembrare più puliti (firmate la petizione sul sito www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi).
Tutti questi fatti mi fanno pensare che quello che conta, come sempre, è l'apparenza: le mani lavate con varachina tenute dietro la schiena per nascondere le tracce del sangue che, invece, gronda nelle coscienze. Sangue umano ed animale ma sempre sangue di esseri viventi .... anche le piante sanguinano mentre vengono tagliate per facilitare la via ai coloni cinesi verso la Mongolia ... e nessuno ne parla e forse proprio questo è il fatto più triste.
Troppe cose stanno succedendo, troppi cavalieri neri, anche come abbigliamento ..... solo ieri era il pensiero del nuovo presidente del consiglio: mi sono inventato uno spot: amo l'Italia e volo Alitalia. Ma oggi ci sono incontri con l'amico russo per vendere le ali tricolori ....
Tutto è in vendita: anime e ideali. Tutto è in vendita e tutto si può acquistare. Tutto diventa spot, tutto diventa battuta e, purtroppo, troppi sono pronti ad applaudire per poter salire sul "carroccio" del vincente ....
Un meteorite, ho letto, incontrerà la Terra nel 2036 ..... La Terra si vendicherà molto prima, temo: la natura ha sempre trovato il modo per annientare i microbi.
Ma nell'Universo non c'è nessuno che possa venirci ad aiutare?

Saturday, April 05, 2008

Da un po' di tempo non riesco ad avere la concentrazione necessaria per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco"; l'unica cosa che mi resta da fare è leggere ciò che ho potuto reperire sulla storia degli indiani d'America. Sto leggendo la storia di Cavallo Pazzo ma devo approfondire quella di Toro Seduto, i due capi che per ultimi si arresero all'arroganza bianca ed anche i due capi non solo guerrieri ma anche spirituali dei Sioux.
Nel leggere, mi accorgo di avere intuito gesti, modi di vivere e di essere.
Mi capita come per "L'Archiatra" di scoprire riscontri reali su quanto già scritto e questo è veramente interessante quanto inconsueto.
Per esempio, c'è una scena - il capo Sioux in viaggio verso la deportazione parla e poi si copre con la coperta - che è molto particolare quanto importante nel racconto: ebbene, leggendo ho scoperto che il coprirsi con la coperta aveva vari significati: i capi si coprivano il capo per indicare che erano in collera ed offesi; i veggenti con la coperta in capo si lanciavano al galoppo per parlare con gli spiriti; i giovani, con la coperta si presentavano al tipi della giovane che volevano corteggiare e, sotto la coperta nel tipi dei genitori, facevano le loro avances ....
Anche la scena del viaggio verso la riserva o della fuga dopo un massacro (poichè la scena può essere intesa in tutti e due i modi) l'ho ritrovata nella storia di un capo dopo che io l'avevo scritta. Anche perchè è la scena iniziale del racconto, è la scena che mi è "apparsa" subito dopo quella dello sciamano antico; anche lo sciamano antico l'ho ritrovato dopo, nella storia del 1600.
E' stupefacente come le immagini che descrivo vengano ritrovate in quello che leggo.
Quando scrivo i racconti, mi è capitato in tutti i racconti che ho scritto fino ad oggi, parto sempre da un'immagine che mi arriva all'improvviso (chiamiamola ispirazione, se volete); ma se per i racconti che hanno fondo autobiografico - come nella raccolta "Prisma" o "Con i loro occhi" - è possibile che vengano proprio da ricordi, nei racconti romanzati hanno una spinta differente e quindi per descrivere le scene ho bisogno di riscontri storici per non sbagliare l'ambientazione o i modi di vita degli indiani d'America. Ebbene, è proprio nella ricerca di riscontri che trovo le similitudini; l'abitudine della coperta non la conoscevo prima di scrivere la scena del vecchio capo che si copre ed è stato bello scoprire che effettivamente la coperta rivestiva un ruolo importante e significativo.
"Il canto del Bisonte Bianco" non dovrà essere troppo lungo poichè porterà anche delle illustrazioni, ma non è così semplice approfondire la storia mantenendo la brevità. Le cose accadute sono troppe e tutte troppo importanti, l'arronganza dei bianchi è stata tale che descriverla in poche pagine è troppo poco e la tristezza degli indiani è troppo profonda e troppo dimenticata per poterla liquidare in un racconto breve.
Vedremo come si svilupperà.
Intanto rinnovo il mio saluto di sempre: leggete, amici, leggete.