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Saturday, October 19, 2024

Video presentazione del libro "L'Archiatra" vol. I di Liliana Zampella - Italus Edizioni

“Vi apprestate, leggendo questa mia memoria, ad ascoltare una storia che io stessa ho avuto difficoltà ad accettare; è possibile entrare nei suoi meandri solo aprendo la mente a nuove esperienze.” Inizia così la cronaca di questo viaggio tra passato e presente.
In questo video l'intervista all'autrice dell'Archiatra, a cura di Sarah Bernini per la Italus Edizioni.
La storia di questa antica famiglia darà il via ad un viaggio a ritroso nel tempo che avrà interessanti sviluppi anche nei secoli successivi, dando vita ad una saga che si intreccerà con personaggi storici tra esoterismo, pratiche alchemiche e misteri non ancora svelati, errando per antichi sentieri rivissuti dall’ultima erede che, arrivata alla soglia del 2000, racconta l’antica trama della sua famiglia e la propria esistenza ad una cronista contemporanea.

*COME ACQUISTARE:

Entra in PayPal , segui la procedura indicata per “inviare denaro“, quando dovrai effettuare l’acquisto pari ad Euro 23,00 e quando ti sarà richiesto, inserisci la mail italus.info@gmail.com – ricordati di addizionare la spesa di spedizione al costo di copertina e non dimenticare di scrivere i tuoi recapiti (via, città, cap e nome del destinatario)

Sunday, September 08, 2024

8 settembre 1943 - 8 settembre 2024

 Oggi nessuno ha commemorato l'8 settembre 1943, giorno dell'armistizio in cui l'Italia usciva dall'alleanza con il nazismo ed iniziava la guerra civile. 

Ebbene, io lo voglio commemorare, riportando le memorie di mia madre ed un documento il cui oggetto era mio padre.

Quell'8 settembre,  dopo che il Gran Consiglio del 25 luglio aveva destituito Mussolini, Badoglio dichiarò l'armistizio e la resa nei confronti degli alleati.

Badoglio e la famiglia Savoia (non voglio nemmeno chiamarla reale perché di regale non avevano nulla) fuggirono lasciando gli italiani e gli eserciti senza nessuna guida.

Fermo restando che fino a quel giorno tutti erano stati fascisti. Non si poteva lavorare senza la tessera fascista; l'esercito, le forze di polizia erano per forza fascisti. 

I carabinieri no, perché erano Carabinieri Reali, l'arma in difesa della famiglia Savoia. 

Ma tutti erano fascisti  .... tranne chi non lo era mai stato ed era in galera, o era stato torturato e trucidato, o era in esilio. 

Perché i socialisti avevano resistito. Mio nonno materno era socialista e spesso il suo locale era stato oggetto di rappresaglie.

Mio padre era Carabiniere Reale. 

E quell'8 settembre capì subito da che parte stare.

Era in forze in Liguria. Il suo comandante fece un accordo segreto con il capo dei partigiani liguri.

E mio padre, pur rimanendo carabiniere, fece l'informatore per i partigiani: informava quando c'erano le rappresaglie. Molti furono i partigiani salvati

Ma non tutti sapevano di quell'accordo. 

Ed alla fine della guerra, quando ci fu la liberazione, mio padre fu ricercato sia dai carabinieri sia dai partigiani perché il comandante di Legione scappò mentre il capo dei partigiani fu arrestato dalle SS.

Mio fratello più grande mi raccontò quando finalmente mia madre trovò mio padre che rimase in fuga, latitante tanto tempo.

Mio fratello mi ha raccontato di aver visto nostro padre senza la sua divisa, senza scarpe e senza calze, all'aperto, dietro un cancello forse di una scuola, con un pagliericcio per letto.

Solo a giugno del 1945 il capo dei partigiani, non si sa come, salvo, tornò in Liguria e scrisse un documento in cui spiegò l'aiuto avuto da mio padre.

Questo permise a mio padre di riprendere il suo lavoro di carabiniere, fu reintegrato ma per mandarlo a sminare il territorio.

Mia madre mi raccontava che, con i due bambini piccoli, andava sul luogo dove mio padre sminava perché voleva morire con lui, se questo fosse successo a lui.

Con l'arrivo della democrazia, comunque, mio padre non fece mai carriera nonostante fosse il più medagliato dalla Legione di Parma. La sua promozione a brigadiere arrivò una settimana dopo la sua pensione, a 52 anni.

L'Italia non potrà mai essere pacificata fino a quando sopravviverà la generazione che ha memoria di ciò che successe in Italia. 

In tutte le famiglie italiane, in quell'epoca accadde che qualcuno fosse fascista e qualcun altro fosse partigiano. In tutte le famiglie ci sono ricordi discordanti. 

Perché la guerra civile era entrata in ogni famiglia.

Alla fine della guerra, siccome tutti i funzionari dello stato erano stati fascisti, nonostante in Costituzione sia stato messo al bando il partito fascista, l'Italia si è ritrovata ugualmente gli stessi volti a riprendere il governo. 

C'era una Italia da ricostruire, probabilmente c'era bisogno di tutti.

Ma come qualcuno ha detto, se avessero vinto loro, tutti gli uomini democratici, di sinistra e centro, sarebbero stati uccisi, ma siccome aveva vinto la democrazia, i fascisti furono lasciati vivi, in grado ancora di fare del male con le loro idee e la loro ideologia.

Non siamo pacificati e lo vediamo ogni giorno.

Non so voi, ma io non ho alcun problema a dire: sono antifascista.


Friday, September 06, 2024

Segreto d'ufficio: questo sconosciuto.

 I fatti quotidiani della politica italiana mi costringono a parlare di una cosa ovvia: il segreto d'ufficio.

Quando fui assunta nel mio primo impiego a tempo determinato, dopo il diploma, il titolare mi chiese: Sai cosa è il segreto d'ufficio? Non ebbi problema a rispondere: Certo. Sono figlia di un carabiniere, ne ho sempre sentito parlare.

La conversazione finì lì.

Erano già sei anni che, durante l'inverno o le vacanze estive, lavoravo, per imparare il mio lavoro impiegatizio: avevo lavorato presso ingegneri che mi facevano battere a macchina i capitolati dei lavori dell'amministrazione comunale; avevo lavorato in una copisteria per battere a macchina le tesi dei laureandi e non solo; avevo lavorato presso un ufficio legale.

Nessuno dei titolari di questi lavori (pagati e no) mi aveva posto il quesito.

Negli anni scolastici ho studiato: Legislazione Sociale, Statuto dei Lavoratori; Diritto Pubblico; Diritto Privato; Diritto Costituzionale. Oltre a Scienze dell'amministrazione e Scienze delle finanze.

Il mio diploma (segretaria d'amministrazione con specializzazione in corrispondenza estera in lingua inglese e francese) presentava una serie di studi per prepararci a lavorare in amministrazioni ed uffici pubblici o privati.

E da una vita considero il segreto d'ufficio come un obbligo per i dipendenti di qualsiasi impresa, privata o pubblica, commerciale o meno.

Eppure questa situazione del ministro della cultura (bel ministro, con lacune letterarie, storiche e geografiche non indifferenti) fa risultare ministri e ministeri dove cani e porci possono inserirsi o millantare inserimenti, registrando immagini e conversazioni.

Problemi di sicurezza? Problemi di spionaggio? 

La telenovela continua ... 

Saturday, August 03, 2024

Eden - Il Paradiso perduto

 Cara Licia Colò, il tuo programma su La7 è molto bello, come erano belli i programmi che facevi su Rai tre e pone non poche domande.

Parlando degli allevamenti intensivi oggetto del film Food for profit hai accennati che un tempo non esistevano.

Io sono una boomer, nata nel 1955, e ricordo perfettamente com'era il mondo, prima.

Erano passati solo dieci anni dalla fine della guerra, quando sono nata io; la mia generazione aveva genitori appena usciti dalla fame e dalla povertà, oltre che dalla distruzione.

Mia madre aveva dei genitori proprietari della casa dove abitavano e che adibivano a trattoria e pensione; avevano le galline ed un orto da cui traevano il cibo da cucinare. Non hanno mai avuto o tenuto un maiale, mio nonno era oste, non macellaio e quindi faceva il vino, non faceva salumi. Ma in molte case, principalmente della bassa parmense, si teneva un maiale da ingrassare per un anno per poi macellarlo, con l'aiuto di un norcino esperto, a novembre e fare, così, salumi da lasciar stagionare in qualche cantina con il giusto grado di temperatura e umidità.

Ricordo che quando ho frequentato le superiori, le mie compagne di classe che provenivano da paesi del parmense mi prendevano in giro perché non sapevo cosa fossero i ciccioli e quando mi raccontavano come venivano fatti inorridivo.

Alle elementari, avevamo un appuntamento fisso, una volta alla settimana: bere il latte in refettorio. Circolava lo slogan: bevete più latte, il latte fa bene. 

Gli slogan, si sa, ti entrano in testa e non li dimentichi mai. Come quello del gas: il metano ti dà una mano ... e adesso il metano è diventato, improvvisamente, il nemico numero uno ... ma questo è un altro discorso ... o forse no.

Ebbene, il latte, dicevamo: sembrava una buona cosa bere latte, in fondo noi eravamo bambini nati in un periodo post bellico, tutti un po' gracilini ... ma di stalle non c'erano poi tante, c'era la centrale del latte, in città, che riforniva tutti i lattai che venivano a consegnare, nel vetro a rendere, le bottiglie di latte e lo yogurt, pure quello in vasetti di vetro a rendere.

Le nostre mamme facevano la pasta in casa, le torte in casa, a volte anche il pane. Ancora non c'erano i frigoriferi e tutto si acquistava tutti i giorni, a volte conservando il latte ed il burro nelle ghiacciaie con i pezzi di ghiaccio che si acquistavano dalla fabbrica del ghiaccio in grossi pezzi che venivano poi, in casa, spezzettati per l'uso.

Non si trovavano, quindi, in giro per la città né bottiglie di plastica, né tanto meno lattine, né incarti di merendine. E gli spazzini venivano a vuotare i bidoni (uno per casa) di alluminio che avevano ben pochi rifiuti all'interno e mentre vuotavano i bidoni spazzavano le strade soprattutto dalle foglie per liberare i tombini.

Sì, era tutto un altro mondo. 

Poi sono scomparsi i lattai; sono scomparsi i pollivendoli; sono scomparse le centrali del latte (e sono scomparsi pure gli spazzini, oggi chiamati operatori ecologici). 

E sono scomparsi i piccoli negozi, per far posto a grandi super ed iper mercati, sempre riforniti di tutto, di tanto.

E forse è per questo che,  in questo lasso di tempo, sono cambiate così radicalmente le cose.

E' vero che i salumi, il prosciutto, erano cosa da signori, non tutti potevano permetterselo. Io che sono cresciuta in una famiglia numerosa posso testimoniare che il prosciutto crudo di Parma in casa nostra entrava solo quando c'era qualcuno di malato che aveva, così, il privilegio di mangiarlo. D'altra parte pure le banane non erano così di grande utilizzo. 

Oggi tutti possono acquistare sia il prosciutto che le banane, in qualsiasi stagione.

La carne, in genere, non era una cosa che si mangiava tutti i giorni. Fino a che i miei nonni sono vissuti ed hanno avuto le loro galline ed il loro orto, il pollo qualche volta c'era. Ma mio nonno è morto nel 1957, quindi dopo i miei genitori dovevano acquistarlo dal pollivendolo ed era una cosa che si cucinava non tutti i giorni. 

Oggi, se vuoi, puoi cucinare il pollo arrosto tutti i giorni e lo trovi sempre, in tutti i super mercati.

Vicino a casa mia c'era una macelleria, nel senso che era un mattatoio. Ricordo quando andavo, qualche volta, con mia madre nel negozio attiguo e l'odore acre del sangue non mi è mai piaciuto come non mi è mai piaciuta la carne che ho sempre sputato. Ma mia madre, quando c'era uno di noi che mangiava meno o era più gracile, qualcosa andava ad acquistare. E nel periodo del macello acquistava il sangue per fare il sanguinaccio, con cioccolato in polvere, pane sbriciolato ed altro, pur di farci mangiare proteine "nobili" (se vogliamo chiamarle così). 

Ma era una cosa che, a mio ricordo, accadeva raramente ... il macello, voglio dire. 

Oggi vengono macellate centinaia, migliaia di mucche e di maiali, tutti i giorni, continuamente e li trovi, a pezzi, in ogni momento in ogni super mercato e tutti possono acquistarli.

In giro per la campagna vedevi più campi coltivati che non stalle. 

Ripeto, non so come sia successo che si sia fatta la scelta di avere più allevamenti piuttosto che campi coltivati. 

Oggi, molti campi sono coltivati a foraggio per mucche e maiali. Anche abitando in campagna, non si vedono molti campi coltivati ad uso umano.

Ecco, mi chiedo: sarà possibile procedere in senso inverso?

Riusciremo mai a tornare ad una vita più semplice, più lenta, più rispettosa degli animali e dell'ambiente? O dovremo, ormai sottostare alle lobby della grande distribuzione e dei grandi allevatori?

Ritornando all'agricoltura (non intensiva poiché fa esattamente gli stessi danni degli allevamenti intensivi) potremmo ritornare ad una alimentazione più equilibrata, più rispettosa dell'ambiente, meno inquinante, più giusta e, forse, meno costosa; potrebbero tornare i piccoli negozi ed i mercati rionali con prodotti a chilometro zero, potremmo riavere popolazioni di impollinatori sani e potremmo ritornare ad avere una biodiversità naturale.

Noi boomers che negli anni '70 eravamo stenterelli e magri ed oggi siamo obesi e flaccidi dovremmo farci tante domande e, forse, dovremmo iniziare a sentire il peso della responsabilità verso questo mondo che abbiamo creato, senza rendercene conto.

 

Tuesday, July 16, 2024

NOTTURNO

 Un grillo che canta, una motoretta che corre

la luna che mi guarda attonita

e pensieri che vanno 

alla ricerca di un momento di gioia

di tranquillità.

La mia notte insonne

è tutta qui:

un pensiero, un sogno

un attimo

ed è giorno.

Sunday, April 14, 2024

La vigliaccheria

 La vigliaccheria non è né di destra né di sinistra; non è né bianca né nera. 

La vigliaccheria è solo vigliaccheria.

E quella peggiore è quella che dimostrano "i grandi della Terra" nelle occasioni più buie.

Non andiamo nemmeno tanto indietro, ma ricordo solo qualche "grande".

Prendiamo ad esempio la Monarchia Britannica.

Ecco, questa è un esempio sbagliato perché con la vigliaccheria non ha nulla a che fare.

Durante la seconda guerra mondiale il re Edoardo VIII abdicò per sposare un'americana divorziata e fu una fortuna per tutti noi europei perché lui e la moglie avevano chiaramente dimostrato amicizie naziste. 

Dunque divenne re il fratello, Giorgio VI, padre di Elisabetta.

La Gran Bretagna, allo scoppio della guerra, organizzò treni per inviare i bambini cittadini da famiglie in provincia, nelle campagne, per salvarli dagli orrori della guerra.

Rimasero, però, a Londra Elisabetta e la sorella Margaret. Elisabetta fece un bel discorso, da adolescente, per radio rivolto a tutti i bambini che erano costretti ad abbandonare le famiglie. Un discorso di incoraggiamento. Mentre lei e la sorella rimasero a Londra. 

Successivamente Elisabetta divenne crocerossina, lei ed i genitori andavano in giro per Londra, a visitare ospedali, a dare coraggio.

Queste sono cose che gli inglesi non possono dimenticare. Non sono stati lasciati soli. Ecco perché la monarchia ha sempre il loro appoggio.

Andiamo all'8 settembre 1943, in Italia: armistizio, Badoglio annuncia che non verranno più usate le armi contro gli americani e gli inglesi, ma gli italiani potevano sparare ai tedeschi. Lo disse con altre parole, ma il succo era questo.

Ebbene, dopo l'annuncio dell'armistizio, Badoglio e tutti i componenti della casa Savoia scapparono. E lasciarono in balia dei tedeschi, che ancora occupavano mezza Italia, gli italiani.

Senza ordini, senza armi, senza uno straccio di sostegno.

E gli italiani mai potranno dimenticare questo fatto: furono lasciati soli in balia dell'esercito più crudele e violento che la storia, fino a lì, ricordasse.

Ora siamo ai giorni nostri.

L'IRAN aveva minacciato Israele: lanceremo un attacco.

Netanyahu e la moglie sono scappati.

Il falco  coraggioso che in 6 mesi ha causato la morte di 33.700 palestinesi nella striscia di Gaza se n'è  scappato alla minaccia di un attacco mirato.

Mi auguro che questa cosa gli israeliani non la dimentichino mai.

Una guerra scatenata dopo un attacco di Hamas che aveva causato 1.200 morti e rapiti, sta infiammando tutto il Medio Oriente, nonostante Biden, il Presidente USA, avesse avvisato: non fate lo stesso errore che abbiamo fatto noi dopo l'attacco dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle. Ne uscirete con le ossa rotte, come ne siamo usciti noi ... 

Infatti ora Biden non appoggia più Israele; il mondo intero, se dopo l'attacco del 6 ottobre di Hamas era dalla parte di Israele, ora è tutto contro Israele. Ma non per antisemitismo o per razzismo. Perché la reazione ha causato più morti che la guerra in Ucraina che dura da più di due anni.

Ecco dove sta la vigliaccheria: nel dire armiamoci e partite. 

Riservisti, giovani, vecchi, donne, partite in difesa di un governo che vi ha abbandonati.

Perché è sempre così: la guerra la scatenano "i grandi della Terra" usando i corpi dei loro popoli, mentre loro fuggono.

I popoli non dimenticheranno le vostre colpe. 

Fosse anche all'ombra di una lapide di tomba.


Saturday, March 16, 2024

Terza guerra mondiale?

 Putin, il nuovo zar, minaccia: ho la bomba atomica e la userò.

Macron, presidente della Francia, risponde: anche io ce l'ho e se sarà il caso la userò.

E' tempo di elezioni, oggi e domani tocca a Putin essere eletto dal popolo: con schede aperte, consegnate al popolo casa per casa e raccolte casa per casa, aperte, guardate, controllate, come dire: So chi sei, so dove abiti, sicuro di aver votato bene?

Putin sarà certamente rieletto, amato tantissimo dal suo popolo che getta bombe molotov ai seggi e protesta nonostante il rischio di finire in Siberia come è accaduto a Navalny.

E ci chiediamo da dove venga questa voglia di fare la guerra.

Putin faceva contratti con tutta l'Europa; aveva già occupato la Crimea e nessuno gli aveva detto nulla. Aveva rapporti commerciali con Europa, Cina, Africa.

Pure la Cina ha rapporti commerciali con il mondo, è riuscita ad avere praticamente il monopolio delle terre rare che servono per i cellulari, ha comperato e parcellizzato l'Africa occupandola in modo silente e subdolo, produce ogni sorta di prodotto ed ha rapporti commerciali anche con l'America.

A chi gioverebbe una terza guerra mondiale?

L'Europa ha la giacchetta tirata a destra e a sinistra. Piccola com'è, è comunque ancora terra di conquista  per gli uni e per gli altri.

Americani e Russi, alleati nella seconda guerra mondiale per combattere e vincere contro Hitler, hanno fatto dell'Europa il loro terreno per la guerra fredda e se la sono spartita.

Il piano Marshall con cui gli americani hanno ricostruito l'Europa e l'Italia è stato un cappio al collo ed ha agito più o meno nascostamente nelle elezioni, minacciando di togliere fondi all'Italia (e forse non solo) in caso vincessero i "comunisti", cioè la sinistra.

E l'Europa, in 80 anni, non è stata capace di unirsi per avere la forza di contrastare questo tiro alla fune messo in atto da URSS- Russia e America.

Abbiamo passato 80 anni di pace, in Europa. I novantenni ricordano ancora perfettamente la guerra, la fame, la miseria, i lager ... gli ottantenni faticano a ricordare la guerra o non la vogliono proprio ricordare. 

In Europa la ricostruzione ha riportato la normalità nella vita dei suoi abitanti.

Eppure, oggi si torna a parlare, a causa delle minacce di Putin, di guerra mondiale; anzi, guerra nucleare.

Il nostro futuro, il futuro dei nostri giovani e dei nostri bambini ha questa spada di Damocle, da due anni.

E nei dibattiti ci si chiede se dobbiamo avere paura; la Francia ha il suo esercito. In Italia, dal 2005 non esiste più la leva militare obbligatoria. Esiste il servizio civile, ma l'esercito è a base volontaria.

Per questo motivo in Europa si sta pensando se è il caso di avere un esercito europeo.

E l'Europa si arrota in discussioni mentre Putin preparato lo è già. 

Ha milioni di giovani da mandare a morire al fronte e questo lo si vede in questa maledetta guerra in Ucraina dove i giovani, i militari stanno scarseggiando.

E mentre l'Europa discute, mentre nei paesi si discute se è il caso di armarsi, c'è già chi è armato e pronto a colpire anche al di fuori dei confini ucraini.

La Svezia e la Finlandia dopo l'occupazione dell'Ucraina, nel 2022 hanno chiesto di entrare nella NATO. Questo significa che se un soldato o un missile entrano nel loro territorio, tutti i paesi NATO entrerebbero in guerra.

Senza essere preparati.

Ce li vedete i nostri 18enni (quando eravamo giovani noi l'età maggiorenne e l'inizio della leva era a 21 anni, ora a 18) andare al fronte? Maggiorenni che sembrano ancora adolescenti, poco avvezzi a fare volontariato figuriamoci ad andare al fronte, senza le comodità di casa, senza il cibo casalingo, senza tik-tok, smartphone e televisione, li vedete marciare in fila e imbracciare un fucile, pronti a difendere la "patria"?

Verso la fine degli anni '70, con l'avvento dei primi obiettori di coscienza che rischiavano per questo la galera a Gaeta come disertori, già discutevamo della capacità del nostro esercito di salvare i nostri confini. Un esercito, quello italiano dell'epoca, poco attrezzato, senza mezzi.

La guerra in Vietnam dimostrava quanto le forze americane fossero in difficoltà in una terra a loro sconosciuta, nonostante i mezzi a loro disposizione. Bastava un secchio di urina appeso agli alberi da parte dei vietcong per far sballare le potenti bombe a grappolo.

Con mio marito giravo per i cineforum per mostrare i filmati clandestini che circolavano nelle associazioni pacifiste e di obiettori. 

La globalizzazione sembrava aver messo fine ad ogni conflitto; paesi emergenti come l'India, iniziavano ad assaporare con il commercio un po' di benessere.

Ed ora dovremmo ricominciare daccapo. 

Già in Ucraina da due anni si sono dimenticati cosa significa vivere in pace.

Come in Palestina dove i morti, ormai, hanno superato i 33.000.

Ecco, siamo a questo punto.

La colomba della Pace, che ha potuto volare indisturbata per 80 anni, la troviamo trafitta sull'asfalto ucraino e nella striscia di Gaza.

Gino Strada diceva: non sono pacifista ... sono contro la guerra.