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Monday, January 25, 2010

Carissimi amici,
probabilmente il 20 febbraio a Parma ci sarà la presentazione del cross-over tra la trilogia de "L'Archiatra" ed "Il Canto del Bisonte Bianco" che è in fase di stampa. Questo appuntamento è essenziale per chi volesse, poi, inoltrarsi nella lettura del quarto volume e volesse conoscere il nuovo personaggio di Costanza che avrà in seguito una serie tutta sua, dedicata alle antiche civiltà.
Il cammino verso la conoscenza, cammino da me intrapreso da alcuni anni, avanza ed ogni giorno devo affrontare nuovi autori, nuovi saggisti ed intanto la scala di iniziazione avanza; chissà se i miei studi mi porteranno un giorno a vedere qualche lampo di luce.
Parlando di iniziazione e di cammino, mi viene in mente qualcosa che ho letto di recente in un blog di una "arteterapeuta" che abita nel mio paese.
E' una persona con cui pensavamo di poter collaborare ma da cui ci siamo staccate, io e Sarah, per la mancanza di etica e di originalità.
Inizialmente credevamo in lei, l'abbiamo accettata in Artès pensando di poterla inserire fra artisti esoterici, ma ci siamo accorte ben presto che di esoterico, di misterico e di iniziatico non ha nulla. La sua attività di atelierista nel paese ha fatto sì, essendo in un paese abbastanza piccolo, che la sua fama fosse incoerente con le nostre aspettative. Inoltre, si è appropriata di idee non sue, definizioni non sue utilizzando nel suo blog termini come: luogo sacro, dipingere con la Dea, iniziazione ...
Al di là del significato profondo che per noi assumono questi termini e proprio per questo non accettandone un uso improprio, sono termini non suoi, utilizzati da quando conosce noi.
Definire un atelier creativo "un luogo sacro" è a dir poco mistificante; "Dipingere con la Dea" - titolo che ha dato ad una sua attività - ancor peggio in quanto è utilizzato per non incorrere in un furto di marchio (Dipingere con la Sorgente, marchio di Aviva Gold); per quanto riguarda il termine iniziazione .... be', a meno che uno non si definisca "Messia" in Terra, starei molto attenta a dire di essere in grado di dare una qualsivoglia iniziazione. E poi è un termine che ho utilizzato io, parlando del mio percorso di scrittura, quando ho fatto le mie presentazioni ...
Scrivo queste cose perchè, al di là di qualsiasi interesse, eticamente non mi sembra corretto utilizzare delle parole chiave che possano trarre in inganno le persone che leggono un blog.
Infatti, dalle parole utilizzate, pare quasi che questa persona dica: "venite a me, che vi trainerò verso nuove conoscenze e vi cambierò la vita".
Ebbene, non è così.
Prima di tutto a mio parere i servizi alla persona, sia essa un adulto, un bambino od un anziano, dovrebbero essere svolti con umiltà, senza chiedere gratificazioni o riconoscimenti per il proprio ego (e in quel blog c'è un ego a caratteri cubitali!); inoltre, queste attività, non bisogna nasconderlo, sono svolte per un guadagno. Anche Arc-en-Ciel è stata fatta per avere un introito, così come tutti gli asili e scuole materne, siano esse private o pubbliche, al di là del servizio richiedono un pagamento.
Per cui, eticamente, un'attività che comporta guadagno non deve essere spacciata per qualcosa di "sacro", "divinatorio" o "iniziatico".
Non c'è nulla di iniziatico nel fare arteterapia, se si è in grado di svolgere questo metodo: è semplicemente un metodo per far uscire, con i colori, con la musica o quant'altro, determinati disagi, siano essi infantili, di distacco, di lutto o altro.
Non c'è nulla di sacro in un atelier, sporco di colori, con luci al neon, con le voci alte dei bambini, dove c'è passaggio a tutte le ore di bambini e adulti senza distinzione di luogo o di orari.
Non c'è nulla di divino nel tenere dei bambini mentre svolgono i loro compiti, dal momento poi che non vengono aiutati nello svolgimento ma vengono semplicemente tenuti in custodia.
Non c'è nulla di ieratico nell'atteggiamento isterico e volto al controllo.
Non c'è nulla di etico in atteggiamenti poco professionali verso quelle persone che, con fiducia, si affidano a chi della propria professionalità dovrebbe fare il pane quotidiano.
Alla mia età, potete credermi, ho svolto parecchie attività, lavorative e di volontariato. Ho lavorato anche per il Comune di Parma e per una ditta privata come assistente domiciliare e ospedaliero per persone anziane; ho insegnato chitarra per il Comune di Parma nelle scuole elementari; ho fatto volontariato con i bambini per anni ed ancora quei bambini, diventati ormai degli adulti (c'erano solo dieci anni di differenza fra noi!) ancora vengono da soli o con le loro compagne e i loro figli a casa nostra.
Per questo motivo, avendo svolto per molti anni volontariato, ho ben precisa l'etica che deve reggere le attività rivolte ai servizi per la persona.
Etica morale, etica psicologica, etica, perchè no?, fiscale ...
Avendo ben chiaro che non si vive senza guadagnare, ma anche che non si vive di solo pane ...

Chiudo questo blog giornaliero con alcuni "consigli":
3) - non è un errore e dopo ve lo spiego :) - Non essere collerico
6) Non sfruttare il prossimo
10) Non rubare ciò che non ti appartiene
15) Non mentire per fare del male ad altri
22) Rispetta i luoghi sacri
23) Rispetta e aiuta chi soffre

E questo serve a me!
24) Non arrabbiarti senza valide ragioni

Questi ed altri sono "comandamenti" tratti dalla Legge di Maat composta di ben 42 consigli (i numeri rispecchiano l'ordine con cui sono elencati), della tradizione egizia.
Maat, la Dea della giustizia con la piuma di struzzo in testa, giudicava l'animo del defunto con una bilancia: su un piatto il cuore del defunto e sull'altro piatto la sua piuma ...
Alcuni comandamenti sono gli stessi, guarda un po', dei Dieci che tutti conosciamo che Mosè diede agli ebrei ... ma questa è un'altra storia che se mi seguirete presto comprenderete ...
A questo punto vi saluto.
Leggete, amici, leggete ed attenti a quello che leggete ...