Di seguito la presentazione del libro e il programma della serata.
Il libro
“Il Canto del Bisonte Bianco”
Questo racconto si svolge nell’era contemporanea, ma ci porterà alla fine del 1800.
La protagonista, infatti, attraverso quello spazio temporale rappresentato dai sogni rivive l’epopea degli Indiani d’America e della loro deportazione regolamentata dagli Stati Confederati dal 1830 con l’Indian Removal Act.
La storia ci farà rivivere i maggiori avvenimenti della guerra di resistenza indiana con i capi più rappresentativi e quindi sapremo qualcosa di più sulla vita di Toro Seduto e Cavallo Pazzo.
Occorrerà pazienza per scoprire, attraverso sedute d’ipnosi della protagonista, il perché, il dove, il quando ed il come furono combattuti gli Indiani d’America per ottenere terreni per i coloni immigrati, terreni che non avrebbero potuto essere venduti né acquistati da alcuno perché “non si può vendere la terra su cui l’uomo cammina, non si può vendere la propria Madre”.
“Quando scrivo un racconto”, ci spiega l’autrice, “gli episodi mi appaiono come scene. Per questo in particolare, cinque anni fa ebbi l’immagine di quello che è diventato l’antefatto, la prima pagina.
Quando ho completato i primi tre volumi de “L’Archiatra”, la scena mi è riapparsa e, piano piano, si è sviluppata l’intera vicenda di cui non conoscevo assolutamente il finale.
Scrivo così, d’istinto, mi siedo davanti al computer, rileggo quello che ho scritto e procedo; non scrivo mai la parola fine, al termine della storia.
Infatti, per me un racconto non finisce mai o, per meglio dire, potrebbe avere finali differenti: questo deve essere lo scopo della lettura, a mio parere; far procedere il lettore sul filo della storia, fargli immaginare i protagonisti e la scena in modo da farli diventare suoi e poi dargli l’opportunità di pensare che la storia prosegua o abbia un percorso differente.
Inoltre, in questa narrazione non c’è la parola fine poiché la protagonista, attraverso un cross-over, si ritroverà nel quarto volume de “L’Archiatra”, completato da poco ed in attesa di edizione; avrà, infine, altre avventure che ho già iniziato a scrivere e quindi potremo conoscere ulteriormente la sua vita e la sua attività di antropologa.”
Note Biografiche
Liliana Zampella
Nasce a Parma il 29 maggio 1955; a dieci anni inizia a scrivere su un piccolo diario di pelle rossa con lucchetto e da quel momento le si apre un nuovo mondo. Ama, tra le protagoniste di Piccole Donne, Jo di cui sente di essere una potenziale reincarnazione; vivace, amante del palcoscenico (il cui battesimo avviene all’età di tre anni), solo dopo anni, però, prende sul serio la sua scrittura. Nel 1994 scrive, infatti, un piccolo racconto autobiografico intitolato Il Cerchio che stampa in proprio ad uso della sua numerosa famiglia ma ormai il salto è fatto. ScrivePrisma, raccolta di otto racconti di storie di donne; poi Con i loro occhi, raccolta di racconti sul rapporto tra animali e bambini. Nel 2003, in occasione della guerra in Iraq scrive Il re di tutti edito da MEF nel 2005, racconto a cinque voci; nel 2006 pubblica con MEF L’Archiatra – l’altra vita di Nostradamus; con Boopen ha pubblicatoL’Archiatra – vol. II e L’Archiatra – vol. III. Il quarto volume della saga è in attesa di pubblicazione. Nel 2010 ha pubblicato Il Canto del Bisonte Bianco. Il suo blog èhttp://lilianazampella.blogspot.com.
Venerdi 15 ottobre ore 21
alla Biblioteca del Comune di Gattatico (RE):
-La nostra biblioteca ieri, oggi e domani
Storia, ricordi, dati e prospettive della nostra biblioteca
-Utenti Scrittori : -LilianaZampella presenta il suo romanzo “Il Canto del Bisonte bianco” .
- Lettura di poesie di Aliosha De Pari
Artès, associazione di promozione sociale
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