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Sunday, November 13, 2016

IL VIAGGIO

Mi sono ritrovata a parlare di viaggio, con una persona che non conoscevo.
Io non conosco lei e lei non conosce me.
Con noi c'era un altro amico, che ha fatto viaggi con questa persona.
Persino il mio amico, mi pare a volte che non mi conosca.
Discorrendo, ho detto che ora a me non interessa più viaggiare.
Sto volentieri a casa, ho una casa, con troppi animali, molto impegnativa; ho una famiglia; ho subìto un tamponamento, alcuni anni fa, che mi ha distrutto il collo e la schiena e, quindi, se devo viaggiare devo farlo in situazioni comode, in treno con sedili ultra comodi, in macchina con la sicurezza di fare tappe. In pulman non se ne parla proprio.
Questa persona ha ribadito che per lei viaggiare è bello e non ci rinuncerebbe mai.
Il mio amico di una vita, che dovrebbe conoscermi, ha detto con un tono che non mi è molto piaciuto: "Eh, ma lei (riferendosi a me) non ha mai viaggiato ... se non in Francia"
Come dire: povera mentecatta (tra parentesi ..).
Sul momento mi sono limitata a rispondere: ".. anche in Inghilterra ..."ma non ho insistito.
Poi ho avuto modo di continuare il discorso con l'altra persona ed ho ribadito che sono stanca di viaggiare, ho fatto 7 anni consecutivi a viaggiare in roulotte per la Francia soggiornando tre settimane ogni anno; sono andata due volte in Inghilterra soggiornando nei b&b, ho viaggiato molto per l'Italia spostandomi in roulotte e soggiornando in campeggio, per lavoro e per vacanza, in lungo ed in largo.
Quindi, alcune considerazioni:
Primo: amico caro, perché con presenti altre persone mi releghi in un ruolo non mio?
Secondo:
Per me il viaggio non è andare 8 giorni in Sudan, con viaggio organizzato, in comitiva, per poter tornare e dire di conoscere il Sudan; non è "viaggiando" con viaggi organizzati, magari anche stando due settimane, soggiornando in alberghi, girando in comitiva vedendo quello che l'agenzia ti vuole far vedere che puoi dire di aver girato il mondo.
Non è prendendo un aereo e poi muovendosi con mezzi organizzati che puoi dire di conoscere o aver conosciuto un popolo od un paese.
Altro modo di viaggiare è quello di un mio nipote che, zaino in spalla, dorme in ostelli, fa l'autostop oppure prende a noleggio un'auto ed ospita altri viaggiatori oppure prende i mezzi pubblici e viaggia con la popolazione, con le stesse ristrettezze e le stesse scomodità perché di denaro ne porta sempre poco con sé.
E poi ...
E poi ...
Ne vogliamo parlare seriamente?
Il "viaggio" vero non è quello che si fa per scappare: scappare da se stessi, scappare da situazioni che non piacciono, scappare dalla solitudine o da una vita che non piace ...
Il VIAGGIO più importante della propria vita è quello che si fa dentro se stessi.
Le domande che ci poniamo a cui non vogliamo dare risposte, le emozioni che ci spaventano, i sentimenti da cui vogliamo scappare troppo spesso sono le motivazioni che spingono certi "viaggiatori"  a "girare per il mondo" senza comprendere che, tanto, prima o poi, torneranno a casa e ritroveranno esattamente le stesse domande senza risposte, le stesse emozioni nascoste, gli stessi sentimenti non espressi.
Sinceramente, non provo più alcun  interesse a viaggiare o per lo meno, alla mia età, se viaggio è solo per incontrare persone vere e luoghi già visti di cui ancora scoprire gli angoli più nascosti.





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