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Wednesday, July 09, 2008

I miei bambini sono magici!
Sono rientrati dalle vacanze e ieri ci siamo rivisti. Il piccolino ha cambiato espressione, si è snellito e .... grande novità, non porta il pannolone di giorno. Ha aumentato le parole e cerca di ripeterle correttamente, in tutti i modi è comprensibile e cerca di dire frasi complete. Ha due anni e mezzo, ma non fa capricci ed è un vero angioletto, con quei capelli lunghi, biondi e ricci.
La maggiore è ormai quasi alta come me (ha dieci anni) e la bimba di mezzo (che ha sette anni) ha l'espressione del viso più matura.
Ieri pomeriggio siamo andati nel parco vicino a casa loro, è più ombreggiato ed è piacevole stare sotto quei grandi alberi; il parco è grande, ha un campo per il calcio ed ha giochi per i più piccoli (scivolo, altalene, dondoli, quadro svedese). Verso le diciannove è arrivata una farfalla, una Vanessa, che ha iniziato a volare tra noi. Nel parco non c'era nessuno oltre a noi quattro.
Questa farfalla ha iniziato a volare, prima la vedevo passare davanti agli occhi, poi mi si è appoggiata su una spalla; poi ha iniziato una sua danza. Era molto attratta dai bambini.
Si è appoggiata sulla schiena della bimba di sette anni, sulla sua spalla e ha sfiorato i suoi capelli; poi ha volato attorno alla grande, poi ha preso di mira il piccolo: sui capelli, sul braccio, sulla mano, sulla palla che teneva in mano, attorno. Ogni tanto il suo compagno, una Vanessa leggermente più piccola, la veniva a chiamare ed insieme facevano una specie di girotondo in alto, verso le cime degli alberi, poi tornava giù e cercava ancora i bimbi.
Il piccolino era estasiato da questa danza inusuale e teneva la palla protesa in avanti e chiamava la farfalla: "eni .... falla", vieni, farfalla, le diceva e questa tornava.
La danza non è stata casuale, si è ripetuta per una buona mezz'ora: la farfalla volava sui capelli, sulle braccia, sulla spalle, sulla palla poi prendeva il volo con il compagno e quindi tornava.
Ad un certo punto si sono aggiunte a questo girotondo altre due Vanesse ed una Cavolaia.
I bambini non volevano venire più via dal prato.
Mi è spiaciuto dover interrompere questo spettacolo alle 19,30; dovevo portarli a casa e farli cenare, poichè la mamma rientra alle venti.
Ma il piccolo era stupefatto, felice di questo incontro un po' magico e fantastico.
Ne rimarrà traccia su un quaderno che abbiamo iniziato l'inverno scorso dove trascriviamo, le sue sorelline ed io, i suoi progressi e dove ieri ho raccontato, a grandi linee, l'accaduto.
A me sono venuti i brividi, poichè credo nella reincarnazione e nella trasmigrazione delle anime negli animali e mi è venuto da pensare subito alla loro tata precedente.
La farfalla è un bellissimo simbolo.
Io ho la casa piena di farfalle: un mio carissimo amico, mancato tre anni fa, mi regalò tanto tempo fa un quadro con una raccolta di farfalle che ho attaccato in camera mia dove ho anche stampe di farfalle; io alla caviglia porto una cavigliera con una farfalla d'argento; ho farfalle attaccate alle tende dove ho foglietti con i nomi delle persone che non sono più.
La simbologia della farfalla, dicevo, è molto bella: capacità di cambiare e bellezza; la trasformazione da bruco a farfalla ci fa riflettere sulla nostra capacità di cambiare. Sulle tombe spesso ci sono rappresentazioni di farfalle; in greco, leggo dal libro sui Simboli, farfalla è psychè, animale spirituale. Inoltre ricorda un po' elfi e immagini oniriche. Le fatine, le ondine vengono sempre raffigurate con ali di farfalla, leggere ed impalpabili. Il dio del sonno, Hypnos, viene raffigurato con ali di farfalla e nella iconografia del paradiso, l'anima di Adamo ha le ali di farfalla.
In Giappone, la farfalla simboleggia la verginità, mentre due farfalle simboleggiano un matrimonio felice.
Auguro a tutti voi di poter vedere nella vostra vita, su un prato, un giorno che sembrava come un altro, un girotondo di farfalle.

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