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Sunday, September 12, 2021

Riassunto degli ultimi sei mesi

 Dal 18 marzo non scrivo sul blog.

Probabilmente la pandemia mi ha risucchiato un po' di vita e voglia di scrivere.

Mi rifugio in facebook e questo non fa bene.

In sei mesi qualcosa è cambiato: i vaccini sono arrivati numerosi e noi in famiglia, nella nostra famiglia numerosa, ci siamo vaccinati. Con timore, ognuno con qualche patologia in più visto che le nostre età variano dagli 82 ai 3 anni. I più anziani sono stati i primi ad avere diritto al vaccino, gli altri hanno seguito i propri turni.

I morti sono ancora troppi, per chi dà valore anche all'ultima vita: una media di 50 persone ogni giorno se ne va, per lo più fra quelli che non hanno voluto vaccinarsi.

In rete girano tante notizie, vere, false e questo non aiuta. Se il governo avesse decretato, immediatamente, l'obbligo vaccinale tante rimostranze, tante inutili discussioni non ci sarebbero state.

Noi che siamo di una certa età ricordiamo l'obbligatorietà vaccinale contro il vaiolo, la polio, il tetano, la difterite. Senza queste vaccinazioni non si poteva andare in colonia, figuriamoci a scuola.

Ai nostri tempi erano considerate epidemie anche i pidocchi, la scabbia e l'ufficio d'igiene pubblica provvedeva alla disinfestazione e le scuole venivano chiuse come per le epidemie di encefalite.

Oggi sembra che tutto sia così facile, semplice, non si dà la giusta importanza alla propria né tanto meno alla altrui salute.

In Lombardia la politica della cancellazione dei medici di famiglia ha mietuto più vittime che nel resto dell'Italia poiché molti si sono trovati senza il punto fermo a cui chiedere aiuto.

In Emilia Romagna, dove esistono i medici di famiglia, i pediatri di famiglia, le case della salute qualcosa ha funzionato un po' meglio. Ma i morti ci sono stati anche qui, eccome. Si sono perse tante vite e sentire dire: erano anziani, avevano altre patologie, suona beffardo perché la stima della qualità della vita era alta, visto il buon cibo e le opportunità dell'epoca. 

Questo virus, invece, ci ha fatto tornare indietro e ci ha tolto due anni di vita, non solo il 2020 ed il 2021 con le restrizioni ma proprio come aspettativa di vita.

In tutto questo la mia vita non è cambiata molto, se non fosse che in questi due anni praticamente non ho visto i miei fratelli e le mie sorelle. Sporadicamente, venendo a mancare qualche restrizione e con il vaccino, ho frequentato solo una delle mie sorelle, con tutte le precauzioni del caso. 

Speriamo di non tornare indietro con la chiusura dei comuni, visto come è andata l'estate.

Perché durante l'estate non sono mancati gli assembramenti senza mascherine.

Ci sono stati i party fra i giovani; ci sono state manifestazioni no-vax; ci sono stati politici che hanno cavalcato l'onda.

Ora ci sono anche i no-pass, intendendo il green-pass, il certificato vaccinale che serve per frequentare i locali, i cinema, i bar, i ristoranti. Certificato che hanno i vaccinati che devono esibirlo per poter entrare nei locali e partecipare alla vita comunitaria.

Domani nelle principali regioni apriranno le scuole, dopo un anno ed alcuni mesi di lezioni in d.a.d. (didattica a distanza); per i bambini ed i ragazzi sarà un nuovo sprint, presentando anche loro i certificati, se hanno più di dodici anni ed hanno voluto/potuto essere vaccinati; altrimenti faranno i tamponi per controllare la non-positività al virus.

Sappiamo quasi certamente che questo virus non se ne andrà.

Forse una terza dose dovremo farla; forse dovremo ripetere la vaccinazione ogni anno, come per l'antinfluenzale.

Certamente la vita non sarà più come prima, porteremo sulle spalle le vite perse di persone conosciute, molti  porteranno il peso della vita persa dei propri famigliari e dei funerali fatti quasi di nascosto, senza nessun partecipante.

Questo virus entrerà nella storia, come è entrata nella storia la pandemia della spagnola proprio cento anni fa, pure quella durata circa tre anni, dal 1918 al 1920/21; pure quel virus non fu mai debellato ma scomparve così, da solo. Chissà che evoluzione seguirà questo covid-19.

Ecco qui, il riassunto dei mesi passati senza scrivere; ecco qui il mio stato d'animo; ecco qui la storia non ancora finita.


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