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Sunday, April 19, 2020

Storie al tempo del corona virus

E' gennaio.
Da alcuni giorni è iniziato il nuovo anno che già tutti chiamano il 20-20.
Sarà un anno bisestile che la superstizione popolare vuole che sia funesto.
Ma Alberto e Mario, (nomi di fantasia) coppia felicemente sposata, hanno un progetto felice: un'adozione internazionale.
E così, felici per il loro prossimo futuro che vedono con tanti sogni e tanta felicità, partono per l'America dove è possibile anche per una coppia come la loro l'adozione; hanno tanto amore, nei loro cuori, hanno due stipendi sicuri e sono certi che la loro sarà una famiglia unita e felice, con due papà attenti ed amorevoli.
Non si sa se per caso o se fosse già programmato, l'adozione è un'adozione di coppia: due piccolissimi gemelli, nati da poco, un fratello ed una sorella, due fagottini.
Alberto e Mario sono in due e certamente, in due, riusciranno a gestire i gemellini.
Ci vorranno alcuni giorni prima del rientro a casa ed intanto si potranno stabilire le regole, bisognerà abituarsi a nuovi orari e, soprattutto, occorrerà abituarsi a svegliarsi anche di notte per i cambi e le poppate.
Così Alberto e Mario decidono che per i primi tempi nel lettone ci sarà il posto anche per i figli perché non si sa mai che non si senta il loro pianto, durante la notte, pianto a cui bisogna ancora abituarsi.
Ed è nella notte che tutto succede.
Alberto, forse per un piccolo movimento dei figli, forse per un presagio, forse per un sogno, si sveglia.
Controlla che i bimbi stiano bene, loro dormono, per fortuna; allunga una mano verso Mario, ma Mario non reagisce.
Passano alcuni minuti, prima che Alberto si renda conto.
Mario, nella notte, se n'è andato.
No, non ha abbandonato Alberto e non ha abbandonato i figli.
Se n'è andato. Nel sonno. Un infarto lo ha portato via ad Alberto e ai figli.
Lasciandoli nel momento che doveva essere il più bello, il più felice della loro vita.
Li ha lasciati in una terra straniera, troppo spesso matrigna verso chi la abita.
Per questo motivo Alberto e Mario avevano già organizzato il rientro in Italia, dove la vita è più bella, una terra con il sole e la pizza e soprattutto una sanità che non abbandona nessuno.
Alberto, improvvisamente, completamente sveglio, adesso, deve pensare da solo a come tornare a casa, con i due figli troppo piccoli per capire la situazione.
Come se non bastasse pare che ci sia un morbo, un virus che sta già circolando per il mondo.
Deve organizzare le cose in fretta, in fretta, prima che tutto si blocchi.
Mario, il suo corpo, deve rimanere in America perché le frontiere vengono chiuse.
Alberto in tutta fretta, dopo aver organizzato perché il corpo di Mario possa rimanere in attesa di essere riportato in patria, organizza il viaggio di ritorno con i figli.
Sarà solo, da ora in poi ... i sogni, frantumati, lasciano il posto all'urgenza di tornare a casa prima che i voli si fermino.
Prende così l'ultimo aereo per l'Italia ed arriva appena in tempo, prima che tutta l'Italia diventi terra isolata per colpa del virus.
Inizia così una vita, una nuova e faticosa vita, con i gemellini che, sorridendo, guardano il loro papà, fiduciosi.

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