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Friday, January 03, 2014

IL TEMPO

Quando ero piccola, il tempo non scorreva mai.
L'inverno era lungo, iniziava all'inizio della scuola, il primo di ottobre; occorreva aspettare tanto tempo prima che arrivassero Santa Lucia, il Natale, il Capodanno.
Sembrava che tra un evento e l'altro passasse una infinità di tempo.
Ora, un anno mi scorre tra le dita ed il Natale, che a me piace tanto perché mi fa amare l'inverno che altrimenti mi sembrerebbe tanto triste, passa e se ne va senza che io abbia avuto il tempo per gioirne.
Sono quasi due anni, ormai, che mia madre se n'è andata ma faccio fatica a pensare che siano già due anni; l'anno 2013 mi è passato sopra come un treno in corsa e continuo a darne la colpa alla polmonite che mi ha costretto a stare al coperto ed al caldo fino alla metà di giugno; do la colpa anche al tempo meteo, che fino a metà giugno ha fatto capricci; do la colpa alla primavera, che non è arrivata l'anno 2013 per fare posto, dopo il freddo, all'estate. Do la colpa all'autunno che è stato caldo e all'inverno che da noi è ancora clemente nonostante le nebbie.
Ecco, per spiegarmi il fatto che l'anno 2013 mi sia passato veloce, do la colpa a tutto l'immaginabile.
Ma la realtà è che quando si raggiunge la metà del percorso, la vita scorre molto più veloce.
Forse era questo il messaggio del mio arresto cardiaco di trentadue anni fa, quando vissi e rivissi la mia vita in modo sempre più veloce.
Per questo motivo, forse, i ricordi si compattano per diventare un tutt'uno tra passato e presente; forse è per questo motivo che quando si raggiungono tanti anni sono sempre più vicini i ricordi dell'infanzia; forse è un modo per ricordarci che dovremmo ritornare tutti bambini per capire il vero senso della vita.
Forse ciò che sto scrivendo mi servirà per fermare anche solo per un attimo il tempo.
"La settima figlia" sarà il mio ritorno alle origini.


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