Un anno fa accadeva il terribile terremoto in Giappone, con tsunami ed incidente nucleare.
Oggi, ad un anno di distanza, le immagini mostrano i danni fisici riparati, ma le radiazioni ammorbano l'aria ed il territorio. A sessanta chilometri di distanza dalla centrale nucleare, l'aria, le case, il territorio hanno livelli così alti di radiazioni da non poter portare i bambini a giocare all'aperto e porta l'esigenza di evacuazione della popolazione.
Ed ancora qualcuno osa parlare di energia nucleare come alternativa.
Abbiamo il Sole, abbiamo il vento, abbiamo l'acqua: le fonti rinnovabili (l'acqua è a rischio di estinzione come il Koala, ma comunque c'è) sono le vere "alternative".
Mulini a vento (pale eoliche), mulini ad acqua, pannelli solari: queste dovrebbero essere le nuove frontiere, le nuove ricerche che darebbero lavoro, investimenti e sicurezza a questa nostra Terra che, tossendo, ci mostra la sua sofferenza.
Oggi sia una giornata di raccoglimento per le vittime Giapponesi e per nostra Madre Terra.
Saturday, March 10, 2012
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