Questo blog usa cookie tecnici e cookie di terze parti per rendere più rapido e migliore il suo utilizzo durante la navigazione. Se vuoi saperne di più o modificare le impostazioni del tuo browser relativamente ai cookie, fino ad eventualmente escluderne l’installazione, CLICCA QUI.

Wednesday, March 16, 2011

La nostra Costituzione - continua

Non tira una buona aria, purtroppo: la nube nucleare dal Giappone arriverà in Europa, da Est o da Ovest non ha importanza, in 15 giorni e purtroppo sarà molto più grave di quella di Chernobyl del 1986 nonostante i nostri continuino a dire il contrario.
In Europa si ridiscute il nucleare tranne che in Francia dove il presidente è preoccupato solo del fatto che l'Italia possa decidere di non acquistare più la sua tecnologia; l'Italia, dal canto suo, o meglio il governo italiano (che non rappresenta tutti gli italiani!) ha deciso di proseguire il programma nucleare nonostante il referendum di venti anni fa sia stato contrario e senza voler ascoltare di nuovo la voce dei cittadini. Una buona proposta, vista la formazione dell'Italia ed i pericoli del nucleare, sarebbe di provare a mettere una centrale ad Arcore ed in Vaticano, viste le ultime dichiarazioni di questo stato sul nucleare. Chissà che non cambino idea.
Oltre a tutto questo, i leghisti comandati da quel cervellone del trota hanno abbandonato il consiglio regionale lombardo quando si è suonato l'Inno di Mameli. Ed allora, alla faccia di tutto ciò, io continuo ad urlare gli articoli della nostra bella COSTITUZIONE in cui la maggior parte degli Italiani si riconoscono.

ART. 35
LA REPUBBLICA TUTELA IL LAVORO IN TUTTE LE SUE FORME ED APPLICAZIONI.
CURA LA FORMAZIONE E L'ELEVAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

ART. 36
IL LAVORATORE HA DIRITO AD UNA RETRIBUZIONE PROPORZIONALE ALLA QUANTITA' ED ALLA QUALITA' DEL SUO LAVORO E IN OGNI CASO SUFFICIENTE AD ASSICURARE A SE' E ALLA FAMIGLIA UN'ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA.
LA DURATA MASSIMA DELLA GIORNATA LAVORATIVA E' STABILITA DALLA LEGGE.
IL LAVORATORE HA DIRITTO AL RIPOSO SETTIMANALE E A FERIE ANNUALI RETRIBUITE E NON PUO' RINUNZIARVI.

ART. 37
LA DONNA LAVORATRICE HA GLI STESSI DIRITTI E A PARITA' DI LAVORO LE STESSE RETRIBUZIONI CHE SPETTANO AL LAVORATORE.
Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione famigliare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

Per oggi è tutto.

No comments: