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Wednesday, February 27, 2008

Carissimi amici, ieri sera ho avuto una graditissima sorpresa, sulla mia mail, di cui voglio parlarvi.
Nella vita ho incontrato molte persone che si sono dimostrate importanti nello sviluppo della mia coscienza ed una di loro si è rifatta viva, inaspettatamente, dopo trent'anni.
Quando si è scolari e si ha a che fare con il giudizio dei professori, a volte non si comprende l'importanza che essi avranno anche nel futuro; uno di loro, il mio prof. di italiano delle superiori, ha assunto molta importanza anche negli anni (gli ultimi tre) dello studio.
Il prof. Rubiconi a Parma è conosciuto: poeta, è stato direttore artistico (non so esattamente per quanti anni poichè da quattordici io vivo in provincia di Reggio e non riesco, per motivi di lavoro, a seguire tutti gli eventi parmigiani) del Teatro Regio.
Io ricordo le sue lezioni sulla letteratura russa, per la musica contemporanea di cantautori, per i temi veramente interessanti ed al di fuori degli schemi rigidi del programma.
Proprio i temi che ci dava da elaborare, probabilmente, mi hanno aiutato a sviluppare la scrittura che avevo già come passione; ricordo un tema interessante che rispecchiava lo stile de Il Profeta di Gibran ....
Ecco, per esempio, proprio quel testo che avevamo analizzato pezzo per pezzo è ancora un testo a cui faccio riferimento, non solo per lo stile di scrittura, bello, lineare: lo utilizzo spesso anche per biglietti personalizzati, poichè ha un brano per ogni argomento.
Veramente, se non lo conoscete cercatelo e tenetelo come un tesoro!
Un Natale, per esempio, ho utilizzato Il Profeta per scrivere, con il pennino e inchiostro rosso profumato, una pergamena per ogni commensale: ad ognuno, la pergamena che trattava l'argomento a lui più congeniale.
Ed ancora, tengo il volumetto de Il Profeta sempre accessibile: in ogni momento, bello o brutto, mi vado a cercare l'incitamento, la meditazione che mi serve per proseguire ....
E tutto questo grazie al mio prof. di italiano, che tutte le mie compagne amavano e che io ho sempre stimato troppo per provare un sentimento così banale e scontato.
Ed è sempre grazie al ricordo che ho del mio prof. che continuo sempre a ripetervi:
Leggete, amici, leggete e lasciate che le ali della fantasia e della poesia vi trasportino.

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