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Sunday, November 16, 2008

Carissimi amici, di seguito pubblico una intervista fattami dal Grillo Parlante, un collaboratore del sito Le Grenier, La soffitta degli artisti, nel dicembre 2006. Poichè il Grillo Parlante era un personaggio molto interessante, avevo accettato di farmi intervistare sui miei racconti.
Mi auguro che la lettura di seguito riportata vi sia piacevole.

Intervista a Liliana Zampella autrice de L'Archiatra Del Grillo Parlante

D:Cominciamo con un suo breve profilo: titolo di studio, professione, età, città di residenza, ecc.
R: Ho 51 anni, abito in provincia di Reggio Emilia, in un paese che però è più vicino a Parma, mia città natale; ho un diploma commerciale, con specializzazione nelle lingue inglese e francese ed ho sempre fatto l’impiegata; poi, alcuni anni fa, ho aperto una mia agenzia di rappresentanza.
D: Quando ha cominciato a scrivere?
R: A dir la verità, scrivo da quando avevo dieci anni. Il maggiore dei miei fratelli, per il mio decimo compleanno, mi regalò un diario bellissimo, di pelle rossa, con lucchetto. Ma se vogliamo parlare di racconti, allora ho iniziato a scrivere nel 1994; nel ricordo di mio padre, mi è venuto di getto un racconto che poi ho integrato con altri e ne ho tratto un breve omaggio alla mia famiglia, stampato in proprio, con l’aiuto di un caro amico. Ma ormai, avevo dato il via ad una cosa che lascio agli altri definire….
D: Quali sono gli aspetti dell’attività dello scrittore che le interessa mettere in evidenza maggiormente?
R: Prima di tutto, la ringrazio perché gentilmente mi annovera fra gli scrittori. In realtà, non mi permetto di fregiarmi di un titolo così importante; mi sono sempre definita una grafomane e forse, per qualcuno, potrei solo essere questo. Comunque, per rispondere alla sua domanda, secondo me lo scrittore fa un’attività importantissima, anche quando scrive solo dei racconti. E’ ovvio che l’attività di insegnamento si porta avanti maggiormente con scritti specifici, tipo i saggi che si scrivono su un argomento particolare; ma anche con i racconti si può dare qualcosa a chi ci legge. E’ naturale, secondo me, esprimere un’opinione anche solo raccontando; ho scritto alcuni racconti che parlano delle donne, in omaggio ai loro sentimenti ed alla loro fatica del vivere, a volte. E’ chiaro che in quei racconti avevo messo parti di me, in un puzzle che probabilmente nemmeno chi mi conosce profondamente potrebbe … riconoscere. Ed in quei racconti parlavo di sentimenti, di coscienze, di spiritualità che forse si scontrerebbero con il lettore. Ancora non li ho pubblicati, forse un giorno …. e quel giorno le chiederò il suo parere. E questa è la mia risposta: mi interessa poter esprimere delle opinioni, sapendo che potrebbero scontrarsi con altre, per meglio confrontarmi e, se possibile, essere una spinta per altri confronti, senza polemiche ma per incontrarsi nella diversità di opinioni.
D: Ci parli un po’ del suo primo libro, “Il re di tutti”. Di cosa parla, in poche parole?
R: “Il re di tutti” parla del conflitto in Iraq, quello iniziato nel 2003. E’ un racconto a più voci; esattamente, i soggetti che esprimono la loro opinione sono cinque, di diverse nazionalità.
D: Qual’è stato lo spunto che l’ha portata a scriverlo? Come mai un libro a più voci?
R: All’inizio avevo scritto una lettera, indirizzata ad un bambino iracheno, appena scoppiato il conflitto ed avevo spedito una mail al giornale “Diario”. Da quella lettera è nato lo spunto del racconto, a più voci perché mi sono accorta che dentro me c’erano più personaggi che volevano parlare. Così un iracheno esprime la storia del suo paese, un americano parla delle scelte del suo governo, una madre italiana, tracciando il diario dello sviluppo della situazione mondiale, lascia parlare il suo cuore, mentre un madrileno affronta il terrore dopo le bombe nel cuore della capitale e... L’ultimo personaggio, sarei curiosa di sapere da lei se lo riconosce … La domanda la rivolgo a quanti hanno letto il libro. Mi faccia sapere se riceverà qualche risposta ….
D: Be’, il finale lo definirei addirittura “apocalittico”,con una visione quasi “manichea” dello scontro tra forze opposte in cui una di esse prevale, ma è solo un punto di vista molto personale..
R: Ha ragione, l’ultimo personaggio non esprime la mia opinione, però, ma la mia preoccupazione: dopo il 2000, dopo il viaggio a Betlemme di Giovanni Paolo II, dopo gli incontri voluti dal Pontefice per ripristinare la pace tra le religioni, è accaduto qualcosa che ormai pensavamo fosse distante dai nostri giorni: un conflitto che mette in pericolo tutto il mondo. L’ultimo personaggio pare quasi dispiaciuto, non le pare?, di quello che gli uomini, senza attendere l’Apocalisse o il Giudizio Universale, fanno da soli, con le proprie mani. Non divido il mondo tra buoni e cattivi, tra Bene e Male ma, personalmente, mi rattrista vedere come in periodi specifici delle ere del mondo appaiano personaggi che pensano di poter decidere del destino del mondo. La nostra coscienza di uomini dovrebbe dettarci pensieri più positivi e più creativi ….
D: Ed ora arriviamo al secondo libro, “L’Archiatra”: di cosa tratta?
R: E’ un romanzo storico, l’intreccio tra una vita ipotetica di Nostradamus e la vita della famiglia Farnese, duchi di Parma e Piacenza.
D: Come mai ha pensato di passare al romanzo storico, dopo aver affrontato nel libro precedente un tema contemporaneo?
R: Durante l’estate 2005 ho letto un libro, “Settimo millennio”, sulle centurie di Nostradamus ed ho avuto una .. folgorazione. Lo dico per scherzo, anche se è proprio così che mi nascono i racconti in mente: una immagine ed ho in testa la prima pagina della storia. Il problema è vedere se mi verrà in mente il seguito … Ho preso spunto da un racconto che avevo scritto ricordando una passeggiata presso il Parco Ducale di Parma, durante la quale avevo visto una statua che in cinquant’anni non avevo mai notato. La statua che dà il titolo alle prime due parti de “L’Archiatra” esiste davvero e suggerisco di andare a vederla: è una statua differente da tutte quelle che sono nel parco. In pietra grigia, pare molto più antica ed evoca qualcosa di commovente, forse anche per il sito in cui si trova, appartato e silenzioso, a fianco del palazzo. Ebbene, il libro “Settimo millennio” e quella statua mi hanno suggerito un romanzo che temevo di non riuscire a scrivere, per cui ho raccolto questa sfida ed ho cercato di rendere al meglio quello che mi frullava in mente. Dopo aver scritto la prima parte i miei lettori privilegiati (mio marito e mia figlia) mi hanno suggerito di provare a dare un seguito e così ho scritto la seconda parte; non contenti, mi hanno suggerito di proseguire ed è nato il terzo frammento, che pare torni indietro ma serve, invece, per dare ancora un seguito. Mi auguro di essere riuscita a dare forma a quei personaggi di cui non riesco ancora a fare a meno ….
D: Mi piace l’idea che lo spunto dei suoi libri siano delle “immagini”. Anche un grande autore come Calvino partiva da spunti di questo tipo, quindi penso possa essere un buon modo per iniziare un lavoro. Ma passiamo oltre: cos’è che l’ha portata ad affrontare un personaggio come Nostradamus, legato al mondo dell’esoterismo?
R: Be’, prima lasci che la ringrazi per l’esempio che le è venuto alla mente. Venendo alla sua domanda: è l’esoterismo che mi interessa da alcuni anni e non so ancora se ho iniziato ad occuparmene io per prima, in famiglia, o se ho seguito negli anni ciò che interessa anche a mia figlia. Fatto è che è un mondo che pare faccia così tanta paura ai cattolici (io sono di estrazione cattolica), mentre penso che sia solo un mondo di conoscenze. Il termine “esoterico” significa solamente “interno”; si tratta di una forma di insegnamento pensato per pochi iniziati ma non implica qualcosa di negativo; sono conoscenze “altre”, che credo dovrebbero essere scoperte da tutti, non da pochi. Ma se i circoli, nei secoli, sono stati chiusi e se le conoscenze sono rimaste per i soli iniziati, è perché non sono state ben comprese, a mio parere. E comunque, ripeto, io scrivo racconti, non saggi e non voglio insegnare nulla a nessuno; ma un personaggio come Nostradamus unisce, a mio parere, due aspetti molto importanti. Era un erudito, un dotto, un conoscitore di scienze, un medico (archiatra non è altro che l’antico termine di medico) ed era alchimista, conoscitore della cabala, un Rosa+Croce; per questo motivo scrivere un racconto su Nostradamus non può escludere argomenti “esoterici”.
D: Ci parli dei suoi progetti futuri: possibili libri, ecc.
R: Lo stesso editore che ha pubblicato i miei due libri ha il seguito di “L’Archiatra”, poiché è diventato una saga famigliare: sto aspettando i termini di accordo per la pubblicazione, poiché, questa è un cosa da dire per chi volesse avventurarsi nei meandri della editoria, fino ad ora le spese sono state a mio carico. Purtroppo, gli editori hanno delle difficoltà ad accollarsi i rischi di nuove pubblicazioni, specialmente per nuovi e sconosciuti autori; infatti, presso lo stesso editore ci sono già altre due mie raccolte di racconti, ma sto privilegiando l’uscita del seguito del romanzo storico poiché ho già in mente un altro racconto che, probabilmente, si intreccerà con questo e quindi …. Chi vivrà …. Leggerà.
D:La ringrazio per la disponibilità e aspetteremo il prossimo libro…
R: Io ringrazio lei per avermi dato l’opportunità di farmi conoscere. Mi auguro, a presto.
Dicembre 2006

Sunday, November 09, 2008

Che la religione non sia mai stata messaggio di amore, forse lo sapevamo già. Ma vedere dei religiosi (ortodossi ed armeni) che si picchiano con calci e pugni proprio davanti al sepolcro di Cristo, questo, be', mi pare pure troppo.
Non basta la storia sanguinosa, non bastano le deportazioni e gli assassinii, non bastano le crociate e le scudisciate, ancora non abbiamo visto abbastanza.
Nella notte in cui si ricorda l'inizio di quello che fu l'olocausto, la notte dei cristalli, dovevamo anche vedere dei cristiani che fanno a botte (botte da orbi, come hanno detto i giornalisti!).
Se essere dei fedeli (ebrei, islamici, cristiani) significa prendere a calci e a pugni il prossimo, desidero non essere più annoverata fra questi. Il messaggio di pace che le religioni dovrebbero diffondere si è perso, ormai, definitivamente e le risposte volano nel vento assieme ai brandelli di carne sparsi dai forni crematori.
Come si fa ancora ad essere fiduciosi nell'animo umano?
Cercate nella vostra più profonda essenza, chiudete gli occhi e rivisitate le stelle da cui proveniamo: ognuno di noi è una scintilla. Facciamo in modo che quella scintilla non si spenga mai.
Leggete, amici, leggete e diffondete la verità che scoprite in voi stessi.

Friday, November 07, 2008

VECCHI, NANI, E PALLIDI.

La gaffe del premier non bastava: oggi c'è un'altra novità ed è sui senza tetto. Poichè sono "brutti, sporchi e cattivi", vogliono una anagrafe di tutte le persone che si trovano a vivere senza fissa dimora. Non è uno scherzo, non è nemmeno una battuta di pessimo gusto, ma è un punto del loro programma, evidentemente! Tutti coloro che non rientrano nella loro sfera di accettazione, faranno, prima o poi, la fine di dover registrare le impronte e prima o poi, per essere ancor più sicuri della identificazione, vorranno anche le radiografie dei denti, oppure le impronte dei piedi dal momento che i veri delinquenti le impronte delle mani se le bruciano.
E' di questa mattina la notizia che una giovane di trenta anni, incinta, per fame ha rubato della carne in un grande supermercato di Milano (sarà forse lo stesso così famoso per il mobbing che effettua sui suoi dipendenti?). Certamente, il dipendente che ha pescato con le mani nel sacco la giovane, sarà andato gongolante dal direttore del punto vendita e gli avrà detto con gli occhi, se non a parole, che, vista la sua bravura, si è meritato un aumento di stipendio! Così, la giovane affamata ed incinta è stata arrestata; la giustizia deve fare il suo corso e senz'altro passerà qualche tempo in guardina; forse, chissà, il suo piccolo nascerà lì ed acquisirà già il suo bel profilo di figlio di delinquente.
Ma almeno potrà mangiare ....
E pensare che ci sono tanti delinquenti che invece se la spassano anche dopo aver fatto chissà quali atti criminali: assassini che si vedono spalancare le porte del carcere e non solo .... C'è chi ha ammazzato, ubriaco e drogato, persone per strada ma riesce a vivere normalmente e continua a guidare anche senza patente per poter ammazzare ancora qualcun altro e farne la tacca di conteggio nella propria anima ....
No, così non va proprio, stiamo toccando il fondo, evidentemente non lo abbiamo ancora toccato poichè ogni giorno c'è sempre un tassello in più.
E così sentiamo queste belle frasi: il nuovo Presidente USA? Giovane, bello ed abbronzato. I senzatetto? Brutti, sporchi e cattivi.
Ed i nostri politici? Vecchi, nani e pallidi ......

Wednesday, November 05, 2008

Evviva!!!! Il nuovo presidente degli USA è un nuovo volto, di quarantasei anni, i cui genitori hanno vissuto le difficoltà di una coppia mista (madre bianca, padre Kenyano).
Mi auguro che porti una ventata nuova nel mondo, un cambiamento nella politica e nella economia.
Mi fanno sorridere i nostri politici: chi si paragona ai democratici americani e chi dice che sarà amico di questo presidente come lo è stato del precedente per otto (lunghissimi) anni.
Non credo a nessuno dei due: i democratici italiani non sono nè carne nè pesce perchè da noi non c'è una tradizione bipolare e proprio per questo le elezioni hanno avuto l'esito che hanno avuto. E quelli che si dichiarano amici del nuovo presidente come del vecchio, be' siamo abituati a vederli girare la giacchetta a seconda del vessillo del più potente. Loro stanno solo dove gira il denaro, non hanno alcun ideale se non il proprio tornaconto, quindi ....
Ma per il momento, speriamo che il cambiamento sia un soffio di vento favorevole per il mondo.

Tuesday, November 04, 2008

WE CAN CHANGE!

Oggi gli americani votano.
Sarebbe veramente bello e, finalmente, un cambiamento nella società contemporanea se andasse alla Casa Bianca un uomo di colore. Sarebbe il grande sogno di Martin Luther King, quel sogno iniziato con JGK, nonostante le ombre della sua personalità.
Ma i sondaggi, purtroppo, riservano sempre brutte sorprese: chi dice di votare uno, poi, nel segreto del seggio, può capovolgere la sua decisione. I bianchi del sud non sono certamente a favore di un cambiamento così radicale; tuttavia, c'è da sperare che si siano iscritti nelle liste elettorali molti giovani e molte persone di colore. Ho fiducia nelle decisioni degli uomini, sempre nutro grande fiducia e se fossimo in tanti ad avere fiducia nei cambiamenti, veramente qualcosa cambierebbe.
Basta con i bugiardi, basta con gli interessi personali e particolari; isoliamo gli ipocriti, i falsi profeti, i buffoni ed i giullari che si improvvisano grandi statisti. Basta con gli Arconti ed i falsi dei, servi del dio denaro.
E che il nuovo presidente sia una ventata di buon auspicio per il mondo.
E cerchiamo di imparare ciò che veramente dobbiamo imparare: democrazia significa potere al popolo, non potere becero e selvaggio, ma potere reale. Se vogliamo, possiamo far cadere un governo quando lavora male e non fa gli interessi del paese, possiamo far cadere un imperatore, possiamo cambiare il primo ministro ed i suoi leccapiedi.
Dobbiamo mettere a capo dei governi chi veramente si preoccupa del destino del mondo ed evitare di dare troppo potere a chi fa i propri interessi.
Ed in tutto questo, ricordare loro che così come sono nati, nudi, se ne andranno da questo mondo.
Ribelliamoci a chi vuole controllare la nostra vita e le nostre menti: leggere tutti i giornali, ascoltare tutti i telegiornali ed i radiogiornali, aprire la mente ed ascoltare, rimanere vivi e pronti. Solo questo ci permette di conoscere ciò che si avvicina un po' di più alla verità.
Attenzione a chi permette che giornalisti ricevano minacce per il lavoro che svolgono di comunicazione. La comunicazione plurimediale è troppo importante per permettere che qualcuno le metta il bavaglio.
Facciamoci sentire, sempre e comunque.
E, cari amici, leggete, leggete e prestate ascolto a tutto, rimanete vivi e vigili ed aprite la mente ed il cuore e ricordate: non conoscerete le morti se rimarrete vivi ..... "Colui che trova il senso segreto di queste parole non assaggerà la morte".

Wednesday, October 22, 2008

SALUTO AD UN AMICO
Tre anni fa te ne sei andato così, senza preavviso. Ho impiegato un po' di tempo per accettare il fatto; tu mi hai aiutato nei sogni (a cui non hai mai creduto) a ripercorrere il tuo stato, non la tua vita, ma la tua partenza. Sempre, nei sogni, qualcuno mi parlava di te, sempre c'era il tuo cellulare che squillava a vuoto e che tu avevi dimenticato, sempre c'erano i tuoi figli per cui, evidentemente, eri preoccupato.
Proprio oggi, nell'anniversario dell'inizio della tua nuova vita, ho voluto controllare se quello che tu avevi iniziato era proseguito anche senza di te. Mi sarei aspettata, a dire la verità, un accenno, nello staff, al fatto che tu avevi dato inizio all'attività che loro stanno proseguendo. Ma mi ha fatto piacere vedere che stanno andando avanti bene, nonostante io abbia notato come manchi il tuo tocco.
So che ormai vesti altri abiti, so che stai proseguendo un altro cammino, ho sempre saputo che non sarebbe andato perso nulla di te, anche se tu non ne eri così certo. Mi prendevi un po' in giro quando ti parlavo dei miei sogni e dicevi che non ci azzeccavano proprio niente con la vita reale ... ciò nonostante, da bravo pubblicitario quale eri, sei stato rapido ad imparare i linguaggi nuovi e le immagini da usare per comunicare .. ed io non ho avuto difficoltà a capire.
Da quando mi hai detto che non potevi più venire a trovarmi perchè questo ti avrebbe rallentato il cammino di evoluzione, non ti ho più visto anche se ancora, qualche volta, in sogno qualcuno mi parla di te. Sei sempre presente, nonostante io non ti veda .. E così prosegue anche il nostro discorso perchè so che sai tutto di me. Mi sarebbe piaciuto farti leggere ancora i miei racconti, mi hai sempre dato la soddisfazione di leggere tutte le bozze che ti inviavo e mi incoraggiavi. Ma so che leggi, ormai, nella mente oltre che nel cuore.
Grazie per aver deciso, allora, di nascere e prosegui pure la tua nuova vita in serenità.
Un giorno, chissà, prima o poi, ci ritroveremo.

Friday, October 17, 2008

Continuiamo a farci del male ....

Ebbene, sì.
Ecco un'altra bella notizia: l'Italia non può permettersi, questo il senso delle parole del nostro governo, il pacchetto sul clima. Ma possiamo permetterci di morire, questo senz'altro è il pensiero nascosto e nemmeno troppo occulto.
Il clima non si ferma, come dice il commissario europeo, nemmeno con la recessione economica. E poi chi l'ha causata questa crisi? A furia di vedere le aziende non come produttrici di beni e di lavoro ma solo fonte di speculazioni finanziarie, doveva accadere che l'economia scoppiasse.
Il lavoro reale non conta più quindi ecco il paradosso: ditte che magari producono e guadagnano ma, a causa di sbalzi delle azioni, falliscono.
Ma tutto questo, all'Universo non importa.
Se ci sono troppi gas, se non piove, se c'è troppo caldo (è incredibile uscire alle 18 di sera ancora con solo la maglietta il 17 di ottobre!), la natura non funziona e tutto il ciclo vitale si ferma. Così le serpi sono ancora fuori dalle tane, come pure i ricci; le api e le vespe non capendo sono come impazzite; gli uccelli migratori si troveranno sulle rotte di migrazione quando sarà ormai troppo tardi e verranno falciati da gelo e neve improvvisi.
Alle 18,30 è iniziata una tempesta di vento che trasporta foglie e polvere. Ma ancora non c'è traccia di pioggia. Non so da quanto tempo non piove. O meglio sì: la notte tra il 30 e il 31 luglio. Lo ricordo bene perchè sono caduta dalle scale a causa di pioggia caduta dentro.
Mamma mia, tre mesi che non piove! Ci sono stati degli sprazzi, qui e là, durante qualche notte ma non ne rimaneva traccia se non in qualche misera pozzanghera.
E noi, in tutto questo, ci permettiamo (questo sì è un lusso!) di non rispettare il pacchetto clima!
Forse i componenti del nostro governo pensano che l'aria che respirano loro sia diversa e privilegiata rispetto a quella dei poveri cretini governati!
Questi Arconti che non contano nulla nella storia dell'Universo prima o poi cadranno ma a noi rimarrà la gola secca.
E poi hanno il coraggio di fare la pubblicità sulla giornata contro la fame, come se le parole, da sole, bastassero a riempire la pancia a chi ce l'ha vuota come un sacco! E giù che aggiustano i loro sondaggi e, quel che è peggio, i numeri di chi è povero: non sono 15 milioni di poveri, ma sono 15 milioni che temono la povertà ....
NO!! Sono 15 milioni di italiani che vanno alla Caritas a prendere un pezzo di pane ed un po' di minestra!!! E questi avrebbero solo paura della povertà?
Come deve essere bello poter parlare di fame altrui avendo la pancia piena; com'è socialmente utile uno che dorme solo tre ore di notte perchè le ore che non passa a mangiare le passa a fare sesso! E questo personaggio si permette di dire che la povertà è "presunta" ed il clima può aspettare i suoi comodi.
Il sole girava prima e continuerà a girare con o senza gli Arconti che, come tutti, nudi sono nati e nudi moriranno.
Ma intanto, dobbiamo combattere contro il monopensiero, contro l'ipnosi di questa epoca.
Siamo scintille di stelle ed abbiamo una luce che dobbiamo risvegliare; solo così l'Universo ci accoglierà e non ci spegnerà mai.

Saturday, October 11, 2008

Quando accendo la tv, premo sempre, automaticamente, il due (i canali Mediaset li uso pochissimo!) e qualche volta (come a quest'ora) incappo nell'isola dei non famosi (i famosi non li conosco tanto quanto gli altri, gente comune). Non sopporto di vedere come trattano i poveri pesci.... capisco che abbiano fame, ma non c'è bisogno di trattare gli animali, i poveri pesci ed i poveri paguri buttandoli in un secchio senza alcun rispetto. Per questo motivo, dopo aver visto la prima edizione, non la guardo più.
Poi sono cose becere, i litigi infantili, le chiappe al vento ...
Specialmente in un periodo così difficile per tutti, non è bello che si facciano programmi così in prima serata, mentre il teatro (come lo spettacolo "Miss Universo" della bravissima Angela Finocchiaro) va in onda in ore improponibili con termine all'una di notte!
Apprendo, poi, in rete delle condizioni di Eluana: pare quasi che abbia deciso da sola la sua sorte per liberare i burocrati e la chiesa di ogni decisione in merito. E' vergognoso che le scelte personali, del tutto legittime in questi casi, non siano rispettate e che non sia rispettato l'amore di un padre ...
Tra tutte queste cose, ve n'è una che mi consola: se da una parte dell'Oceano c'è chi distrugge l'eco sistema (e mi riferisco ancora una volta all'isola dei non famosi), qui, nel nostro piccolo, forse possiamo ancora sperare un po': da qualche giorno, al crepuscolo, nel parco di fronte sono riapparse le rane. La cosa mi rende estremamente felice e, durante la passeggiata con Apple, la tengo volentieri lontana da questi piccoli esseri perchè possano fare il loro "dovere": mangiare le zanzare e gli insetti che stanno diventando veramente un problema.
L'andamento del clima con le conseguenti temperature estive, non aiuta l'ambiente a disfarsi, almeno in parte, di microbi ed insetti parassiti; se non aiutiamo l'ambiente mantenendone l'equilibrio con la sua corretta catena alimentare, non ne usciremo vivi.
Solo pochi giorni fa, un mio vicino ultra settantenne è deceduto per un virus non meglio identificato che ha mandato in sfacelo i polmoni. Era una persona che non dimostrava affatto l'età che aveva: rimasto vedovo, accudiva la sua casa e cucinava da solo; inoltre, avendone l'esperienza, aiutava qualche amico agricoltore ed era infaticabile. Andato a passare qualche giorno sull'Adriatico, appena arrivato era stato punto da un insetto. Ricoverato il tre settembre, è deceduto a metà di questa settimana.
Ovviamente nessuno parla di queste morti inaspettate e sconosciute: siamo tutti carne da macello, per chi ci governa, per cui cosa conta una persona che viene assalita da un virus sconosciuto? E poi perchè allarmare i cittadini. Come diceva qualcuno nei tempi passati, il popolo è bue e noi italiani siamo particolarmente difficili da governare ....
Ma voglio tornare all'unica nota positiva: se tornano le rane, se tornano i ricci (la settimana scorsa nel giardino condominiale ce ne erano due, all'una di notte, belli, grandi e pacifici), se tornano le serpi, se i gatti vengono lasciati in pace, se tornano le libellule, possiamo sperare di avere meno insetti nocivi e meno topi; perchè, lo voglio ricordare ancora, la peste veniva portata dalle pulci dei topi e non da quelle dei gatti. Occorrerebbero più documentari con notizie giuste sugli animali, sulla catena alimentare, anzicchè fare trasmissioni allarmanti su malattie che verrebbero trasmesse da gatti e cani e sulle aggressioni dei cani. I cani non sono mai cattivi se non subiscono maltrattamenti ed i gatti, con una giusta politica di controllo e salute pubblica, non portano altro che diminuzione dei topi.
Ancora e sempre vi saluto con l'invito: tenete aperta la mente, non uniformate il vostro pensiero e leggete, leggete ...
In questo momento apprendo che Eluana sta meglio: la sua lotta e quella di suo padre continua. Sono con te, Eluana, con l'anima ed il pensiero .... e che la tua scintilla di stella possa ritrovare la via del ritorno .....

Wednesday, October 01, 2008

SIAMO TUTTI "DI COLORE"

Ci siamo effettivamente svegliati con una brutta sorpresa: Parma, la città canora, conosciuta per il bel canto, il Teatro Regio, la cultura, la bellezza, improvvisamente dà prova di essere la terza città più razzista dell'Emilia. Proprio una bella sorpresa.
Parma sembra la bella addormentata: da alcuni anni i suoi cittadini paiono addormentati da qualche strano sortilegio. Il crack Parmalat non ha suscitato indignazione, non più di tanto, comunque. In fondo Tanzi era il patron della squadra cittadina .... La metropolitana, questo progetto mostro voluto dall'ex sindaco e continuato dal sostituto (si sapeva che sarebbe stato solo un personaggio messo sullo scranno a perpetrare i misfatti del precedente) non ha suscitato proteste; lo sfacelo della Ghiaia, il mercato storico della città, non ha fatto aprire gli occhi e nemmeno il progetto di distruzione del piazzale della stazione ha suscitato qualche reazione. Proprio come il castello della bella addormentata, dove tutti dormono senza saperlo ... speriamo che la situazione non duri, però, come nella favola per cento anni.
Ora il razzismo, questi brutti episodi che gettano fango su tutta la popolazione.
Perchè se la polizia municipale ha queste reazioni, viene da pensare, probabilmente ha ordini precisi per cui si deve comportare in questo modo; suvvia, la sicurezza della popolazione innanzitutto!
Ma la sicurezza non è in questo modo che si può ottenere. E poi, la sicurezza non deve essere solo per pochi a discapito di altri. Sicuri devono essere uomini, donne, bambini: di tutti i colori.
La sicurezza, la qualità della vita, si ottiene superando i disagi della popolazione che innanzitutto deve avere la sicurezza del lavoro, di uno stipendio su cui poter contare, di una casa dignitosa, di una scuola e di una istruzione per tutti. La sicurezza si ottiene arrestando i veri spacciatori, i veri delinquenti senza distinzione di sorta; non si ottiene fermando le persone solo sulla base del colore della loro pelle. La sicurezza si ottiene dando vita ad una vera giustizia, che sia uguale per tutti e che assicuri dietro le sbarre chi veramente delinque. La sicurezza non è dare indulti e fare uscire i grandi delinquenti; la sicurezza è mandare sotto processo i corrotti, chi non segue le leggi indipendentemente che abbiano o meno i soldi per pagare un avvocato.
Alcuni anni fa, la prima volta che andai a Parigi, ebbi la bella sensazione che il mondo fosse ormai finalmente multirazziale, con una vita giusta per tutti.
A distanza di anni, mi rendo conto che ancora esistono i colori e i non colori, esiste il nord ed il sud, il ricco ed il povero; a distanza di anni mi ritrovo a pensare che ancora siamo molto lontani dal mondo giusto che ho sempre sognato. E pensare che ognuno di noi è più a nord di qualcuno e più a sud di qualcun altro; in America noi europei veniamo tutti classificati come "caucasici", come se non esistesse una geografia ed una distinzione tra i vari popoli. E qui in Europa, i neri sono tutti solo "neri" mentre ci sono i ganesi, gli eritrei, i somali; e gli asiatici non sono tutti uguali, ma sono indiani, cinesi, giapponesi.
Non sono per la politica nazionalista, ma il razzismo è molto rischioso proprio perchè ogni popolo, contro il razzismo, reagisce distinguendo la propria nazionalità rispetto ad un'altra.
Quando arriverà il momento per riconoscerci tutti come abitanti dello stesso pianeta, dello stesso universo?
Io sono italiana perchè il caso (anche se non credo al caso) mi ha fatto nascere in Italia; tuttavia mi sono sempre sentita abitante del Cosmo e quando un altro essere mi cammina vicino non lo vedo a colori ma lo sento come abitante dello stesso Cosmo.
Quando smetteremo di dare potere a politici ignoranti e limitati? Quando faremo sentire la nostra voce all'unisono? Quando apriremo gli occhi e le orecchie?
Attenzione a personaggi che vestono di nero e pretendono di inculcare il monopensiero. Attenzione a distruggere le diversità, attenzione a distruggere le culture. Attenzione a distruggere la compassione, la solidarietà.
Leggete, leggete, leggete, di tutto e soprattutto i giornali che la pensano diversamente dal "comune" pensiero. Leggete e ribellatevi alla uniformità.

Saturday, September 20, 2008

Recensione e intervista su Zerosette di Parma

Qui sopra, potete vedere la recensione del libro "L'Archiatra, parte II" apparsa su Zerosette n. 32 del 17 settembre 2008.
Di seguito, invece, trovate l'intervista apparsa sempre sullo stesso numero.





Thursday, September 18, 2008

Carissimi amici, sto organizzando la presentazione della trilogia de "L'Archiatra" per il quattordici dicembre presso l'associazione 360 gradi di Parma.
Se siete curiosi di saperne di più, dei miei racconti, sarò lieta di darvi risposte allora.
Per il momento, se riuscite ancora a procurarvene una copia, potrete leggere la recensione e l'intervista apparsa su Zerosette di Parma del 17 u.s.
Altro suggerimento che non riguarda i miei libri: andate a vedere, assolutamente da non perdere, il film Birdwatchers - La terra degli uomini rossi (girato in Mato Grosso).
Io sono andata alla proiezione che si è svolta a Parma a cui era presente il regista; abbiamo potuto porre alcune domande e la cosa interessante e positiva è che non si è limitato a girare un film ma è nato un fondo per l'acquisto delle loro terre per ridare loro la dignità e la vita che i bianchi hanno strappato.
E quindi vi saluto, con il solito invito: leggete, leggete e non vi stancate mai di aprire la mente ed il cuore al mondo.

Wednesday, September 10, 2008

Cari amici, a sentire scherzare i "grandi fisici" mentre dicono che nessun buco nero ci ha risucchiato, viene da pensare se credono di essere Dio e se credono di parlare con il popolino medievale o se sono veramente una massa di imbecilli.
Provocare il Big Bang, la grande creazione (o la grande distruzione) è la prova concreta di arroganza e stupidità dell'essere umano che, se non fosse che rischia di distruggere anche la Natura, si meriterebbe veramente di finire in un enorme buco nero e di venire dimenticato per sempre.
Circa un'ora e mezzo fa c'è stata una piccola scossa di terremoto (il tavolo si è mosso) e dalle 13 circa si sente un sottofondo di rumore sordo, come se ci fosse un aereo che vola al di sopra delle nuvole, ma incessante. Non so se anche a voi succede di sentirlo.
La creazione di una grande energia con il rischio di non vedere il risultato se non fra quattro anni (poichè questo è il termine nel quale si vedranno i primi risultati) può significare cancellare anche tutte le energie positive che ruotano attorno a noi, con la conseguente cancellazione di tutto ciò che l'intelletto umano ( poesia, musica, arte) ha creato dal momento in cui è apparso in questo mondo materiale. A che pro sarebbe la vita? Come insegnare alle generazioni giovani cosa è il senso della vita se questo senso viene distrutto da chi si arroga il diritto di pensare per i miliardi di esseri umani distribuiti sulla Terra?
Vi voglio regalare una parte di un mio racconto, scritto qualche anno fa, inserito nella raccolta "Con i loro occhi - Bambini e animali, insieme, per insegnarci l'amore puro ed incondizionato".
E' Tea che parla (la cagnetta che ci ha lasciati alla fine di febbraio) della sua vicenda "umana":
"Se racconto tutto questo a voi è perchè ho sentito una notizia che mi ha fatto accapponare la pelle, il che è molto grave già per un umano (avere la pelle come un cappone, voglio dire) figuriamoci per un cane! Dicevo, la notizia è questa: pare che per qualche umano non sembri possibile che noi "animali" abbiamo un'anima. Dunque, primo: perchè chiamarci anima-li, allora? Non siamo forse esseri anche noi, come gli umani? Siamo esseri viventi o no? Io non voglio disquisire su argomenti più grossi di me, ma già mi suona qualcosa di storto nel nome che ci danno. Ma partendo dall'inizio dicamola tutta: gli umani hanno "sentenziato" tramite i loro rappresentanti, bontà loro, che noi non dobbiamo essere maltrattati e che abbiamo anche noi dei diritti e quindi hanno deciso che chi ci maltratta può subire, a sua volta, delle pene. Io penso, umilmente, che questa sia solo una decisione responsabile verso altre forme di vita, "inferiori", come dicono loro, quanto si vuole ma pur sempre forme di vita. .... Ma vorrei sapere, da dove si vede se uno ha un'anima o no? .... Voglio dire, cos'è l'anima? Qualcuno di voi ha mai visto un'anima? ... Com'è, è un cerchio attorno al corpo, oppure un quadrato o un rettangolo? E' fatto di stelle, o di raggi, o di nuvole, o di sole, o di pioggia? Si può vedere, o toccare, o annusare, o bere, o mangiare? Ci si può rotolare sopra, è calda, è fredda, è liquida o solida? Com'è e cosa è, di che colore, di che sostanza è un'anima? L'anima non è forse il sentire i sentimenti di bene e male, sentire freddo al cuore quando si è soli e non si è amati e sentire caldo al cuore quando si ama e qualcuno ci ama e si prende cura di noi? L'anima immortale, per gli umani, lo so, è qualcosa che non muore mai; è la cosa che loro credono che non morirà mai, nemmeno quando il corpo finirà di respirare, ma perchè dovrebbero averla solo loro? .... Noi dovremmo avere diritti anche solo perchè in noi c'è la vita, come negli umani. Ma per alcuni umani noi dovremmo essere trattati bene solo perchè siamo sotto la loro cura e perchè loro sono "custodi e amministratori" del Creato. Mio custode ed amministratore è solo il mio Creatore, gli umani con cui vivo sono esseri viventi che hanno deciso di condividere con me parte del cammino della loro vita, io sono loro grata per avermi permesso di adottarli ma non li vedo superiori a me, in nessun modo: quando gli umani si arrabbiano dicono parole che a me non piacciono, vedo umani che con i loro cuccioli sono poco affettuosi, li strattonano, li maltrattano, li offendono nel corpo e nell'anima. .... Fossimo noi a governare il mondo, forse le cose sarebbero diverse, ma sono gli umani che governano il mondo intero ed a volte si dimenticano che loro ne sono solo i custodi: un giorno l'Amministratore chiederà loro il conto e non so come se la metteranno. ..... E' davvero strano che gli esseri umani, che hanno tanto a loro disposizione, si divertano ad invertire i fattori della vita. Non gli basta quello che hanno? Certi umani vogliono far credere che le manipolazioni possano far finire la fame nel mondo, quanto sono ingannatori! Gli umani più potenti non hanno nessuna voglia di far finire la fame nel mondo, purtroppo questa è la realtà, perchè se dessero lo stesso progresso anche ai paesi più poveri, se dessero da mangiare, da bere, la casa a tutti, non avrebbero più nessuno da poter sfruttare, lo capisco persino io! E' per questo che purtroppo noi anima-li non potremo mai fare niente ..... So che è stato consigliato anche alle persone molto importanti di tenere un anima-le nel luogo dove lavorano, per rilassarsi dopo tante ore di lavoro. ....la nostra utilità è tanta e varia ma nessuno di noi ha mai avuto la presunzione di cambiare questo mondo o di usarlo male o di maltrattarlo. Per noi è importante, invece, vivere in armonia con tutto e tutti e facciamo tutti del nostro meglio per riuscirci bene.
Ed allora io mi chiedo: SE AVESTE UN'ANIMA DA DARE IN PRESTITO, LA DARESTE A ME O C'E' QUALCHE ESSERE UMANO CHE SI E' DIMENTICATO DI AVERLA E NE HA PIU' BISOGNO DI NOI?"

Anche se pensate che nulla abbia più senso, anche se scrivere e leggere potrebbe essere un'attività, una volta finiti in un enorme buco nero, inutile, io continuerò sempre, amici miei, a dirvi: leggete, gente, leggete e fate sì che il vostro cuore non si raggeli e che la vostra mente sia viva più che mai e che la nostra energia si allarghi in tutto l'universo ed oltre.

Saturday, August 30, 2008

Carissimi amici,
se vi capita di andare alla festa dell'Unità (del PD, ma preferisco il vecchio nome ...) provinciale di Ravadese (PR), di fronte al ristorante sardo troverete lo spazio libreria; lì, potrete trovare i miei tre libri in vendita: Il re di tutti, L'Archiatra - primo volume, L'Archiatra - secondo volume.
Nello spazio dibattiti troverete, invece, alcuni quadri di Sarah Bernini, la mia grafica ...
La prossima settimana, lo potrete trovare alla festa del prosciutto, a Langhirano (PR), sempre nello spazio libreria.
Presto sarà disponibile anche il terzo volume de L'Archiatra, poichè ormai la stampa è pronta.
L'autunno che fra poco arriverà sarà pieno di nuove cose: la presentazione dei miei libri a Parma, le illustrazioni de Il Canto del Bisonte Bianco ed altro.
Quindi rimanete sintonizzati: non sempre l'autunno ci vede in letargo ....
Leggete, amici, leggete, di tutto, di più. Fate come le mie bimbe che ogni settimana si divorano come minimo nove libri ciascuna.
Leggete e a presto.

Sunday, August 17, 2008

Carissimi amici, nulla è perduto ...
Andando a spasso con Apple, ho raggiunto un prato dove lei corre sempre felice; vi sono due grosse querce e, poichè c'è stato un temporale, ho trovato alcuni rametti spezzati ancora verdi con ghiande enormi attaccate. Ho ringraziato la quercia e nel riprendere la carraia ho trovato un penna caudale di un falco, un nibbio reale. Infatti, quando sono arrivata, un rapace se ne era volato via.
Poi, sulla stradina del ritorno, attaccate alle foglie di due alberi di noce appena nati c'erano due bellissime farfalle, a ventaglio, bianche e nere con la coda biforcuta; farfalle così ne avevo viste sulla Pietra di Bismantova, sul nostro Appennino, ma non ne avevo mai viste in pianura. La farfalla in questione è una Iphiclides Podalirius, la sua foto potete trovarla proprio in Wikipedia alla voce "Farfalla".
La natura, per fortuna, seppur offesa, rivive e respira ogni giorno su questa nostra Madre Terra.
In questi ultimi due giorni, ho avuto anche il tempo di riprendere il discorso de "L'Archiatra"; il materiale è talmente tanto che è difficile riprendere le fila, ma con questo volume sento che devo dire ciò che ancora non è stato detto, devo far conoscere quello che ancora non è stato reso noto.
Nel frattempo, amici cari, leggete, leggete, leggete e tenete la mente spalancata ad ogni alito di vento, ad ogni respiro di vita, ad ogni sussulto di libertà.

Thursday, August 14, 2008

Carissimi amici, andate su http://www.avoicomunicare.it/ e leggete il discorso di Gandhi.
E' un grande insegnamento e se ancora non conoscevate il personaggio, assieme a questo discorso, in altra sezione, ne troverete la storia.
Quando avevo dodici-tredici anni, come premio per un tema di religione ebbi in regalo dal mio professore un libro: "Morirono per un ideale". Era un libretto non tanto grande, ma che mi aprì al mondo ed al pensiero universale ed assieme ad altri personaggi parlava anche di Gandhi.
Direi che è il personaggio più carismatico del '900, più spirituale in assoluto.
La non-violenza come pratica è molto difficile, ma si può attuare, nonostante faccia molte vittime.
Anche in Tibet è praticata e, purtroppo, le persone sono vittime facili per chi contrappone loro le armi da fuoco ed i carri armati.
Ma se i discorsi viaggiano sul web, se le parole diventano come tante piccole mani che si incrociano e incatenano, forse un giorno l'augurio di Gandhi si avvererà. Perchè siamo tutti sfruttati ed a volte ci sembra di essere impotenti. Ma finchè le menti viaggeranno, anche la libertà non potrà essere tolta ed i grandi ideali voleranno sempre in alto.
Leggete, amici, leggete ....

Saturday, August 09, 2008

Quattordici anni fa, quando mi sono trasferita dalla città con la mia famiglia, il paese era ancora aperta campagna, presentando i pro ed i contro della situazione.
I paesi piccoli hanno difficoltà ad accettare gente che viene da "fuori", si rinchiudono nella loro mentalità e tutto quello che è "straniero" crea diffidenza.
Noi ci eravamo trasferiti ricercando la quiete che ormai in città non avevamo più: abitavamo di fronte allo stadio, a Parma e questo creava molti problemi nella vita quotidiana.
Nel '94 si giocava alla domenica ed al mercoledì, giorno in cui mia figlia aveva il rientro alle medie e per andare a prenderla occorreva litigare con i vigili che chiudevano l'accesso alla via.
Alla domenica, il problema derivava dalla squadra ospite che, sia in caso di vincita sia in caso di perdita, provocava danni alle scuole ed al giardino del nostro condominio, senza citare il fatto che dalle sette del mattino non si poteva uscire per non ricevere offese o provocazioni.
Eravamo contenti di trasferirci in campagna; il fatto di dover fare qualche chilometro per entrare in città non ci è mai parso un problema: è bello, alla mattina, guardare il verde e gli appennini ed è bello alla sera lasciarsi alle spalle la città per tornare al verde.
In estate, di sera, c'erano le lucciole che da alcuni anni non vedevamo più in città; c'erano dei pipistrelli che avevano nidificato sotto il tetto del condominio; c'erano moltissime libellule, di tutti i colori e tante dimensioni; quando camminavi, dovevi stare attento a non calpestare le rane che arrivavano fino al portone in grandi quantità.
Ma da qualche anno sono scomparse le rane: qualcuno ha messo nei fossi gamberi rossi canadesi, quei gamberi che hanno le chele e che hanno il sopravvento sui gamberi di fiume nostrani, grigi senza chele. Poichè mangiano i girini, sono scomparse le rane .... Di pipistrelli non se ne vedono più .... le lucciole sono ormai un ricordo legato più che altro all'infanzia di tanti anni fa .... le libellule sono scomparse .....
In compenso, ha fatto la sua apparizione la zanzara tigre che obbliga il comune a trattamenti periodici e noi ad una maggiore attenzione per quanto riguarda i vasi sul balcone ....
Quando ci siamo trasferiti, c'erano anche molti gatti: scomparsi, nonostante le cucciolate che ogni anno si ripetono ma che devono essere controllate ed ugualmente si riducono drasticamente.
Erano apparse anche le nutrie ma pure quelle sono state sterminate .... in compenso, girano per i giardini topi grossi come gatti, nella notte ... per fortuna c'è ancora qualche serpe, poichè anche i ricci vengono ammazzati e lasciati sul ciglio delle strade.
Le lepri si spingevano fino al nostro giardino e noi dal nostro balcone le vedevamo correre mentre si rincorrevano a gruppi .... ora non sanno più dove correre.
L'amministrazione vorrebbe raggiungere i cinquemila abitanti, così ha venduto più terreni possibili (ora che è stata tolta l'ICI si saranno pentiti?); sta facendo costruire una "tangenziale" che permetterà di tagliare fuori il paese raggiungendo in due secondi la strada che trovavi in cinque minuti .... e per fare ciò ha preso terreni che prima erano coltivati a foraggio, tagliando quello che prima era la passeggiata di anziani, cinofili, ciclisti verso l'aperta campagna ...
Per fare la nuova strada, hanno sradicato piante con alcuni decenni di vita, togliendo l'abitat alle civette ed ai falchetti che, ancora per il momento, esistono in paese ed il cui richiamo sentiamo nella notte. Non ci sono passerotti, le rondini non arrivano più .... i giardini danno riparo ancora alle cince capinere ed ai cardellini, per quanto tempo ancora non lo so ....
Sono state costruite case che hanno appartamenti vuoti (la crisi immobiliare, i giovani che non si sposano più perchè non hanno lavori sicuri, il costo della vita ...) e che presto diventeranno archeologia moderna .... i pochi negozi, che già prima dovevano vincere la concorrenza della vicina città, arrancano maggiormente poichè, tagliati fuori da quel poco traffico che passa di qui, non hanno l'opportunità di migliorare il proprio fatturato. In più, poco distante, abbiamo due grossi supermercati che fanno la loro brava concorrenza; persino il mercato settimanale, che già qualche anno fa non era fiorente, risentirà maggiormente di questa "tangenziale" essenziale .... a chi?
Questo è oggi Praticello di Gattatico, questa grande metropoli urbanizzata ....

Saturday, July 26, 2008

Carissimi amici, ora che il terzo volume de "L'Archiatra" è in stampa, ora che "Il canto del Bisonte Bianco" attende solamente le illustrazioni per essere completato, mi sento un poco orfana dei miei personaggi.
Per questo motivo ho già maturato due idee: l'antropologa protagonista de "Il canto ...." si sta preparando per una nuova avventura e contemporaneamente "L'Archiatra" avrà un suo seguito.
Non so ancora come si svilupperanno le due storie; mi piacerebbe che l'antropologa diventasse un personaggio con una sua serie di avventure, sviluppate con illustrazioni (non so ancora se Sarah Bernini vedrà il racconto come fumetto o altro).
Per quanto riguarda il quarto volume de "L'Archiatra", è un volume dovuto, poichè ancora le ricerche devono dare un risvolto almeno contemporaneo; ma questa volta avrà anche un risvolto "giallesco": CHI HA UCCISO L'ABATE SAUNIERE?
Cercando il colpevole, ripercorreremo le varie tappe della storia e forse ci saranno sviluppi interessanti ....
Nel frattempo: leggete, amici, leggete a più non posso.
Leggete anche poesie, che allietano sempre la nostra vita: andate sul sito http://www.ilmiolibro.it/ e cercate il libro del mio Prof. GianPiero Rubiconi.
Abbiate sempre il cuore e l'anima pronti a viaggiare ....

Friday, July 18, 2008

Lunedì scorso, alle 8,50 di mattino, mentre accompagnavo una delle bimbe a prendere il pulman per la piscina, mi è stato fatto notare un gatto incidentato poco distante, all'angolo di una strada.
La povera bestiola respirava non avendo nemmeno la forza di miagolare o rantolare.
L'ho spostata sull'erba di un prato vicino, sapendo che lo avrei fatto soffrire poichè le zampe posteriori erano paralizzate, ma l'alternativa era lasciarlo in un posto dove avrebbe potuto essere investito di nuovo.
Sono andata in comune per chiedere l'assistenza del veterinario della asl e mi è stato detto che quelli della asl sarebbero venuti a prendere il gatto.
Sotto un temporale, io ed un signore con la moglie, "gattari" come me, abbiamo cercato di riparare il gatto con ombrelli e cartoni e siamo rimasti in attesa di qualcuno fino alle 10,30!
Solo allora, il signore che era con me, un medico, è andato a ritelefonare alla asl.
Risposta: o lo si portava o non se ne sarebbe fatto nulla!
Così il signore lo ha preso in consegna per portarlo dal veterinario.
Questa mattina sono andata in comune a protestare, dopo aver già mandato una mail all'ENPA di Reggio Emilia: se mi fosse stato detto che dovevo pensarci io, piuttosto che tenere il gatto sofferente sotto la pioggia un'ora e mezza, lo avrei portato al mio veterinario a Parma.
Tra l'altro, una persona del paese, passando di lì, ha riferito che il gatto era già incidentato alla una della notte precedente e quelli che abitavano all'incrocio hanno anche avuto da lamentarsi perchè il gatto "miagolava in modo straziante": nessuno ha fatto nulla.
In un paese civile queste cose non dovrebbero accadere.
Anche gli esseri umani vengono abbandonati nei cassonetti, vengono investiti e lasciati sul ciglio della strada dai pirati, ma questo non ci esime dall'essere civili nei confronti di essere viventi che non hanno la parola per difendersi.
La civiltà di un paese si misura anche in questi gesti: protestare perchè ci sono le carte nelle strade, protestare perchè i cestini dei parchi non vengono svuotati regolarmente, protestare perchè non esistono più gli operatori ecologici che c'erano una volta e che pulivano regolarmente le strade; protestare perchè i gatti e i cani vengono investiti e lasciati a marcire ai margini delle strade; protestare contro le decisioni dell'Umbria di cacciare le volpi e delle regioni che decidono di sparare alle nutrie.
La salute pubblica dipende anche da queste decisioni e non si può pretendere che il cittadino sia civile se le lezioni di civiltà sono le alzate di spalle ed il menefreghismo delle amministrazioni.
L'ecologia, la salute pubblica, l'attenzione all'ambiente che ci circonda non sono manifestazioni di persone maniache ma, anzi, di chi si preoccupa di lasciare un pianeta pulito e civile alle prossime generazioni. L'arroganza di essere padroni di qualcosa che non ci appartiene individualmente è imperdonabile; questo mondo ha bisogno di tutti meno che dell'uomo che fa solo continuamente danni.
L'uomo non può vivere senza la Terra pulita, ma la Terra vivrebbe magnificamente senza l'uomo!
Se solo ognitanto ce lo ricordassimo .....

Wednesday, July 09, 2008

I miei bambini sono magici!
Sono rientrati dalle vacanze e ieri ci siamo rivisti. Il piccolino ha cambiato espressione, si è snellito e .... grande novità, non porta il pannolone di giorno. Ha aumentato le parole e cerca di ripeterle correttamente, in tutti i modi è comprensibile e cerca di dire frasi complete. Ha due anni e mezzo, ma non fa capricci ed è un vero angioletto, con quei capelli lunghi, biondi e ricci.
La maggiore è ormai quasi alta come me (ha dieci anni) e la bimba di mezzo (che ha sette anni) ha l'espressione del viso più matura.
Ieri pomeriggio siamo andati nel parco vicino a casa loro, è più ombreggiato ed è piacevole stare sotto quei grandi alberi; il parco è grande, ha un campo per il calcio ed ha giochi per i più piccoli (scivolo, altalene, dondoli, quadro svedese). Verso le diciannove è arrivata una farfalla, una Vanessa, che ha iniziato a volare tra noi. Nel parco non c'era nessuno oltre a noi quattro.
Questa farfalla ha iniziato a volare, prima la vedevo passare davanti agli occhi, poi mi si è appoggiata su una spalla; poi ha iniziato una sua danza. Era molto attratta dai bambini.
Si è appoggiata sulla schiena della bimba di sette anni, sulla sua spalla e ha sfiorato i suoi capelli; poi ha volato attorno alla grande, poi ha preso di mira il piccolo: sui capelli, sul braccio, sulla mano, sulla palla che teneva in mano, attorno. Ogni tanto il suo compagno, una Vanessa leggermente più piccola, la veniva a chiamare ed insieme facevano una specie di girotondo in alto, verso le cime degli alberi, poi tornava giù e cercava ancora i bimbi.
Il piccolino era estasiato da questa danza inusuale e teneva la palla protesa in avanti e chiamava la farfalla: "eni .... falla", vieni, farfalla, le diceva e questa tornava.
La danza non è stata casuale, si è ripetuta per una buona mezz'ora: la farfalla volava sui capelli, sulle braccia, sulla spalle, sulla palla poi prendeva il volo con il compagno e quindi tornava.
Ad un certo punto si sono aggiunte a questo girotondo altre due Vanesse ed una Cavolaia.
I bambini non volevano venire più via dal prato.
Mi è spiaciuto dover interrompere questo spettacolo alle 19,30; dovevo portarli a casa e farli cenare, poichè la mamma rientra alle venti.
Ma il piccolo era stupefatto, felice di questo incontro un po' magico e fantastico.
Ne rimarrà traccia su un quaderno che abbiamo iniziato l'inverno scorso dove trascriviamo, le sue sorelline ed io, i suoi progressi e dove ieri ho raccontato, a grandi linee, l'accaduto.
A me sono venuti i brividi, poichè credo nella reincarnazione e nella trasmigrazione delle anime negli animali e mi è venuto da pensare subito alla loro tata precedente.
La farfalla è un bellissimo simbolo.
Io ho la casa piena di farfalle: un mio carissimo amico, mancato tre anni fa, mi regalò tanto tempo fa un quadro con una raccolta di farfalle che ho attaccato in camera mia dove ho anche stampe di farfalle; io alla caviglia porto una cavigliera con una farfalla d'argento; ho farfalle attaccate alle tende dove ho foglietti con i nomi delle persone che non sono più.
La simbologia della farfalla, dicevo, è molto bella: capacità di cambiare e bellezza; la trasformazione da bruco a farfalla ci fa riflettere sulla nostra capacità di cambiare. Sulle tombe spesso ci sono rappresentazioni di farfalle; in greco, leggo dal libro sui Simboli, farfalla è psychè, animale spirituale. Inoltre ricorda un po' elfi e immagini oniriche. Le fatine, le ondine vengono sempre raffigurate con ali di farfalla, leggere ed impalpabili. Il dio del sonno, Hypnos, viene raffigurato con ali di farfalla e nella iconografia del paradiso, l'anima di Adamo ha le ali di farfalla.
In Giappone, la farfalla simboleggia la verginità, mentre due farfalle simboleggiano un matrimonio felice.
Auguro a tutti voi di poter vedere nella vostra vita, su un prato, un giorno che sembrava come un altro, un girotondo di farfalle.

Wednesday, July 02, 2008

Cari amici, mi è arrivata or ora la copia di prova di stampa del terzo volume de L'Archiatra ....
Ne sono molto soddisfatta ed al più presto avrete l'opportunità di trovarlo in vendita.
Nel frattempo, come vi dicevo, ho finito "Il Canto del Bisonte Bianco - The White Buffalo's Song" e quindi penso che riprenderò il romanzo da dove lo avevo lasciato .... ma i bambini rientreranno la prossima settimana e, nel frattempo, sono sorte delle problematiche di salute .... per forza di cose la scrittura subirà uno stop e tutto tornerà a vivere al rallentatore (la scrittura, non certo la vita che tornerà, al contrario, ad essere frenetica).
Ma la vita è questo, un continuo susseguirsi di opportunità, di arresti e di rincorse ...
Continuate a leggere, non obbligatoriamente i miei racconti, ma tutto ciò che vi incuriosisce, vuoi che la curiosità sia dettata dalla copertina o dal retro o dall'autore ... ma ogni tanto leggete anche autori sconosciuti, come me ....
A presto.

Sunday, June 29, 2008

Vi ho raccontato che ho visto quel bellissimo balletto del Dreamcatcher.
Ebbene: non riuscivo ad ultimare il racconto "Il canto del Bisonte Bianco", da un mese e mezzo non riuscivo a trovare il modo per completarlo e non sapevo come collegare le varie notizie con i sogni della protagonista. Forse il balletto mi ha trovolto e mi ha aperto il cuore; fatto sta che ieri pomeriggio, improvvisamente, la fine del racconto è arrivata da sola, nel rileggere le fonti citate nella bibliografia; i nomi dei personaggi hanno avuto la loro motivazione, l'intreccio è diventato improvvisamente chiaro ed anche la conclusione.
Ora sto leggendo la bozza ultimata: ad un certo punto, c'è una frase: "La danza ti dirà i loro nomi, la danza ti parlerà della loro vita passata e della loro nuova vita ...."
Così è avvenuto ....
Leggete, gente, leggete.

Saturday, June 28, 2008

Carissimi amici, se mi leggete, avete ancora il tempo di prenotare un biglietto per andare al Teatro Regio a vedere il balletto del Dreamcatcher di un coreografo del Cirque du Soleil.
E' bellissimo, tecnologico e acrobatico ma da brivido se si guarda con il cuore.
Anche la musica di intrattenimento prima dello spettacolo, se gli altri spettatori ve la lascia ascoltare, fa entrare nell'atmosfera del balletto pur non avendo niente a che fare con le coreografie che vedrete; infatti, ha a che fare con la "leggenda" del dreamcatcher, l'acchiappasogni, amuleto che gli indiani d'America appendono sulle culle dei bambini per scacciare gli incubi e catturare i sogni buoni.
Questo spettacolo mi aveva attirato già nel programma, appena l'ho saputo, per il fatto che il coreografo fosse del Cirque du Soleil: ho visto altri balletti di questo splendido gruppo (non dal vivo, però) nato come circo di soli acrobati ballerini, senza animali ma diventato molto di più. La plasticità degli artisti, la fisicità e le acrobazie effettuate senza alcuno sforzo apparente, si unisce alla tecnologia della scenografia e, nonostante io non ami per niente i balletti, non ho potuto esimermi dal vederlo (come alcuni anni fa vidi il balletto di Bolle: certe cose non bisogna perdersele!).
Il Teatro Regio, come tutti i teatri, mi dà ansia ed ammetto che se non fosse stata la mia folle curiosità per questo spettacolo, nulla al mondo mi avrebbe fatto entrare là. Ho sempre paura che le poltrone siano scomode, che il mio collo e la mia schiena debbano fare troppi sforzi per guardare la scena, che ci sia troppo caldo e mi assalga un attacco di panico.
Invece, sorpresa nelle sorprese, il Teatro Regio è ben rinfrescato, le poltrone in platea (ho provato varie volte il palco ma se sei con persone poco generose te ne stai in piedi tutta la serata e sei pure di traverso) sono comode e puoi distendere comodamente le gambe senza rischiare di rimanere anchilosato.
Insomma, una serie di fortunate situazioni, mi ha lasciato godere appieno di questo spettacolo che suggerisco di vedere a tutti: le implicazioni delle sensazioni sono assolutamente personali ed ognuno può trarre gli insegnamenti che vuole. Anche solo vedere dei bei ballerini non guasta!
E la musica di intrattenimento prima dell'apertura del "sipario" è la stessa musica degli indiani d'America che io ascolto per avere la concentrazione per il mio racconto "Il Canto del Bisonte Bianco - The White Buffalo's Song".
Nel frattempo, leggete, amici, leggete poichè la lettura apre talmente tanto la mente da ottenere la capacità di vedere ed udire ciò che altri occhi ed orecchi non vedono e non odono.

Sunday, June 22, 2008

E' da un po' di tempo che non riesco ad avere il tempo e la concentrazione per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco".
In realtà, poichè non voglio sbagliare nella descrizione dei fatti e dei luoghi, possibilmente, dal momento che non ho mai visitato gli stati indiani, mi occorre del tempo anche per documentarmi e leggere. Ho trovato dei testi interessanti che mi sono già serviti ma non trovo molto sulla Ghost Dance e di Cavallo Pazzo non esistono fotografie per cui devo immaginare sulla base di quello che trovo scritto (per fortuna c'è un libro bellissimo che mi aiuta tantissimo. Lo troverete nella bibliografia).
Il mio pensiero, nello scrivere, infatti è questo: nonostante io scriva dei racconti che non vogliono essere (non possono esserlo) dei saggi e delle cronache (per questo esistono gli storici), non voglio usare termini inappropriati e descrizioni fuori dal contesto storico del momento. Non trovo giusto inventare e storpiare ciò che è realmente accaduto e per questo motivo mi occorrono delle fonti di informazione ..... Già, le fonti.
Sono proprio le fonti quelle che permettono, in un racconto, di elaborare una trama che potrebbe essere reale ....
Ad esempio: L'Archiatra mi ha richiesto molte letture. Come avete trovato nel primo volume, anche nel secondo troverete un'ampia bibliografia e così nel terzo. Le fonti sono essenziali per non mistificare, non modificare ciò che altri hanno scoperto.
L'errore di Dan Brown così come dell'autrice del Vangelo della Maddalena (se errore si può definire) è di non riconoscere l'altrui fatica, oltre a voler far sembrare vero ciò che non è.
Dan Brown finisce il film (il libro non l'ho letto) con una improbabile erede di Gesù che scherza sul miracolo della camminata sulle acque; l'autrice del Vangelo della Maddalena arriva a dire addirittura di essere una pronipote della Maddalena stessa (come altri abitanti della Louisiana).
E, cosa essenziale, nonostante dica di essere una storica, non cita alcuna fonte, non vi è nessuna bibliografia, portando come scusante il fatto che le fonti devono rimanere anonime.
Poichè le teorie del suo libro non sono nuove ma anzi sono trite e ritrite ormai, non si capisce perchè debba nascondere le fonti. Ormai conosciamo tutti il Priorato di Sion (non si sa se esiste o meno, però!), conosciamo i dipinti di Poussin, i dipinti di Leonardo che tutti ormai sanno che era un giovannita. Nessuna delle sue "notizie" è nuova di zecca, anzi. Inoltre, è proprio strano che avvalori l'eredità di Pietro come erede del messaggio e che faccia dire a Maddalena quello che dice su di lui .....
Io, comunque, rimango del parere che ognuno di noi deve farsi una propria opinione leggendo questi testi: leggere i romanzi o racconti o thriller va benissimo, specialmente quando questi vogliono aprire le menti con esercizi di memoria e comprensione. Ma è altrettanto essenziale, per chi voglia approfondire gli argomenti, conoscere le fonti da cui sono state tratte alcune supposizioni in modo che si possano confrontare fra loro più testi.
Per questo vi rinnovo sempre l'invito: leggete, amici, leggete. Non vi stancate e non limitate le vostre letture alle recensioni sui giornali poichè da leggere c'è molto di più.
A presto.

Sunday, June 15, 2008

Amanti del thriller con qualcosa di più, vi consiglio di leggere Il vangelo di Maria Maddalena di Kathleen McGowan.
L'ho letto, tempo permettendo, in una settimana ma si può leggere molto più velocemente.
E' interessante; è un thriller, quindi ha un po' di "giallesco" e la protagonista, a mio parere, a volte cade in alcune ingenuità mentre tutto ruota attorno a lei in modo abbastanza comprensibile.
Ha come base le notizie riportate da Il sacro Graal, che è servito molto anche a me nella stesura de L'Archiatra (specialmemente nei volumi II e III presto disponibile!).
Ha di positivo senza dubbio la visione di Maddalena e di Giuda; non condivido la difesa di Pietro che appare, comunque, come l'erede del messaggio, cosa che io non penso assolutamente. Non vi è nei vangeli originali la frase che, invece, la protagonista riporta come certa (Pietro come base della cristianità e quindi del messaggio ...).
Inoltre, è molto chiara la posizione della scrittrice come vaticanista: c'è una descrizione dei gesuiti come ordine religioso di studiosi; dimentica di dire che è l'unico ordine che giura obbedienza al Papa. Inoltre, l'ultimo personaggio che incontra, un alto prelato, formula una frase che chiaramente vuole mettere in luce positiva la gerarchia vaticana.
La descrizione che fa del luogo dove si trovava il sepolcro dipinto da Poussin non corrisponde alla verità; comunque, io non lo ricordo così. Infatti, il sepolcro si trovava ai lati di una stretta stradina (che porta a Rennes-le-Chateau) e non era addossato ad alcuna parete rocciosa. Le rocce che si vedono, infatti, nei dipinti di Poussin e paiono dietro al sepolcro, sono, in realtà, in lontananza poichè fanno parte del panorama che ha permesso, comunque, di riconoscere il luogo.
Leggere, in tutti i modi, questo libro è un bel passatempo, nonostante, volendo approfondire gli argomenti toccati, si noti un po' di mistificazione e questo non fa bene a chi voglia studiare le varie ipotesi seriamente. Per questo motivo, alla fine del terzo volume de L'Archiatra troverete un capitolo che si intitola: Bando alle mistificazioni. In questo capitolo, troverete tutto quello che è realtà, personaggi e scritti e tutto quello che invece ho inventato nel racconto.
A presto e .... leggete, amici, leggete.

Saturday, June 07, 2008

Carissimi amici,
sbocconcellate un dolcetto mentre leggete L'Archiatra, secondo volume: infatti, siccome spesso i protagonisti si ritrovano davanti ad un tavolo imbandito, mi è stato detto che la lettura di questa parte del romanzo fa venire fame.
Raccontatemi le vostre emozioni e le vostre sensazioni e lasciatevi prendere dalla fame della lettura.
Oggi mi devo accontentare di scrivervi solo queste poche righe.
A presto e .... leggete, amici, leggete.

Thursday, May 29, 2008

Carissimi amici,
finalmente riesco a scrivere qualche riga. In questo ultimo periodo sono successe alcune cose.
Innanzitutto, non ho preso la varicella e questa è una bella notizia poichè, come tutti sanno, prendere una malattia esantematica in una età non più verde può essere un tantino pericoloso.
Io sto benissimo (a parte il mal di schiena, il male al collo, i dolori reumatici alle ginocchia ..... eh, da buona vecchietta quale sono, ho anch'io i miei acciacchi!).
Altra notizia molto bella: è arrivato il secondo volume de "L'Archiatra" e, tempo due/tre mesi, darò alla stampa anche il terzo: avete un po' di tempo per leggere il secondo!
Non ho potuto scrivere il blog per qualche tempo, nè mandare mail poichè cercando di avere una tariffa migliore, è successo, invece, che mi sono ritrovata per due settimane senza linea telefonica.
Ora, pare, grazie ad un tecnico Telecom (mai lasciare la strada vecchia per una nuova!), tutto ha ripreso a funzionare; vedremo per quanto!
Un notizia un po' così è la prossima: i condomìni, si sa, sono, a volte, un covo di serpi. Il condominio dove viviamo noi sarebbe quasi perfetto: è suddiviso in quattro scale e nonostante ci siano stati dei cambiamenti devo dire che i rapporti sono con alcuni veramente amichevoli e solidali, con altri di scambio e di conoscenza.
Ma basta una mela con il bruco per guastare il sapore delle altre.
Purtroppo questa mela sta proprio nel piano terra della mia scala e non si accontenta di avvelenare il sapore del cesto, ma va ben oltre con aggressioni verbali e offese.
Alla fine sono stata costretta a prendere dei provvedimenti, assolutamente legali ed educati ma pur sempre spiacevoli.
Così, se prima mia figlia ed io stavamo solo pensando di cambiare casa per dare maggior spazio alla sua vita ed alle sue attività, adesso la goccia che ha fatto traboccare il vaso ha causato un bisogno impellente di cambiare la nostra sistemazione.
La mia filosofia di vita, dopo un primo momento di sconcerto e sconforto, mi ha ridato il sorriso per poter risollevare il morale a mia madre che incontra ben altri ostacoli nella sua vita (a causa di una malattia degenerativa sta diventando cieca: questi sono i veri problemi, non la goccia che cade dal balcone di sopra o il cane che abbaia o il gatto che gioca con i bulbi dei giardini. Anche perchè il gatto evita che si intrufoli nel giardino, come è successo qualche notte fa, un topo grande come un coniglio!); sono dell'idea che non bisogna permettere a nessuno di offendere la nostra dignità, ma non bisogna nemmeno permettergli di rovinare il gusto della vita.
Ho amici e conoscenti che mi conoscono bene e non può certo uno sconosciuto, una persona che non mi conosce e con cui ho rapporti solo di saluto, rovinare tutto quello che è il mio modo di essere e di comportarmi. Perciò ho ripreso la mia tranquillità.
Inoltre (questa è l'ultima notizia), poichè oggi è il mio compleanno, i bimbi mi hanno fatto dei regali bellissimi: una collana ed un fermaglio per i capelli (che non stanno mai al loro posto!), accompagnati da dei bellissimi bigliettini.
Questa notizia è la giusta cornice per ultimare questa pagina.
Vi saluto e vi rammento il motto: leggete, amici, leggete. Leggere fa bene all'anima, alla mente, al cuore e .... se leggete "L'Archiatra" mi fate felice!

Thursday, May 08, 2008

Il bimbo piccolo a cui faccio da tata ha preso la varicella: si è riempito oggi di bolle caratteristiche ed ecco che perderà l'occasione per poter fare la sua prima gita scolastica, programmata per domani.
Ed in più corre il rischio di non essere presente domenica prossima alla prima comunione della più grande.
Ma, questo sarà il dilemma dei prossimi giorni (quindici di incubazione) vedremo se anch'io prenderò la varicella alla bella età di cinquantadue anni.
In realtà credo, anche se mia madre non se ne ricorda, di averla avuta ad un anno: a quell'epoca, le fotografie della prima comunione di uno dei miei fratelli mostra la mia sorellina di cinque anni gonfia e piena di piccole vescicole. Se ce l'aveva lei, la varicella, parrebbe strano che io non l'avessi presa dal momento che le dimensioni dell'appartamento dove vivevamo (cinqua metri quadri in nove) non permettevano un'isolamento sicuro.
Inoltre, nella mia vita, non ho preso la varicella quando mio fratello più piccolo aveva dieci anni ed io diciotto; quando il mio futuro marito l'ha presa un anno dopo nella colonia gestita dal nostro collettivo; ancora, quando la varicella è stata presa da mia figlia.
O ho anticorpi grossi come bambini o l'ho fatta nell'infanzia.
Ma se dovessi prenderla ..... mi auguro che mi lasci l'opportunità, almeno, di scrivere un po'.
Da più di un mese non riesco ad andare avanti con "Il canto del bisonte bianco"; sto leggendo ancora le storie dei massacri subìti dagli indiani ma non mi viene l'ispirazione per arrivare al dunque nel racconto; so solo che non voglio che sia una cronaca, non voglio dilungarmi troppo poichè non è un saggio e nella mia mente ha immagini come di fumetti, dei fermi immagine.
Voglio dire la storia ma voglio che nella mente rimanga l'immagine della protagonista .....
Non so, vedrò ....
Intanto: leggete, gente, leggete. Di tutto, sotto ogni forma, ma leggete: prevedo tempi oscuri ....

Wednesday, April 30, 2008

La foglia più cara

Carissimo, oggi avresti compiuto sessantotto anni.
Manchi da due anni e mezzo ma la nostra conversazione non è terminata: ti ho visto con gli abiti sgualciti che piano piano si sono sistemati e sono ritornati ordinati, come ti ho conosciuto.
Poi hai smesso di incontrarmi, dicendomi che altrimenti non avresti potuto "evolverti" ed io ho accettato la tua nuova realtà; ma questo non mi impedisce di pensarti, specialmente oggi in cui cade il tuo compleanno.
Ti piaceva leggere i miei racconti ed alcuni ti piacevano più di altri; quello delle "Foglie" ti piaceva più di tutti perchè rispecchiava il tuo animo un po' malinconico. Non hai avuto la soddisfazione di vedere il mio primo libro e non hai letto quello che è divenuto una saga in tre volumi, anche se sono certa che ti sarebbe piaciuto: principalmente certe immagini avrebbero risvegliato il tuo interesse di fotografo. Del mio primo libro, sono certa, avresti criticato la scelta di copertina, l'avresti guardato certamente con occhi di pubblicitario quale eri.
Sapessi quante volte mi accade di guardare le cose cercando di capire quale sarebbe stato il tuo taglio preferito, non solo delle immagini ma anche dei pensieri ....
Manchi eppure ci sei, sempre ..... Continua il tuo viaggio in altre dimensioni, non fermarti anche se ti capita di sentire il richiamo di questo mondo .... Non lasciare che i pensieri umani arrestino il tuo divenire .... forse, chissà, prima o poi ci ritroveremo.

Monday, April 28, 2008

Ricordo per un'amica

Pensavo alle coincidenze ed ai bambini che tengo; oggi non li ho poichè la mamma ha preso una giornata di ferie ma li ho visti ieri verso sera al parco mentre festeggiavano il compleanno della più grandina.
Ripensavo a quello che ho scritto a marzo, parlando del piccolo che la sera prima aveva esclamato: "Occhi!" e sono andata a rivedere la data esatta dell'avvenimento. Ho avuto una sorpresa: erano due mesi che era venuta a mancare la tata precedente che li ha cresciuti in questi anni.
Non mi sorprende la coincidenza, che non è tale; non mi sorprende pensare che possano essere stati i suoi occhi, quella sera, a sorridere al piccolino.
Occhi vigili, di protezione; occhi sorridenti, ottimisti; occhi che lasciavano vedere le gioie della natura; occhi attenti ed affettuosi; occhi comunque sempre sereni, anche nei giorni bui.
Cosetta mi ha passato il testimone ma vigila sempre e si fa ricordare .....
Cara amica, abbiamo avuto poco tempo per parlare ma quelle poche volte che ci siamo incontrate ti ho raccontato di alcune mie esperienze; si cercava sempre di non parlare di nostra sorella Morte, ma ti ho parlato di sogni e "coincidenze" e "segni". Ti dissi che nei sogni le persone che non sono più in questa dimensione si riappropriano del loro aspetto sano, vitale; ti parlai della mia esperienza quando ebbi l'arresto cardiaco durante la nascita di mia figlia ..... Tu ascoltavi, sorridendo ed una volta mi ringraziasti come se ti avessi fatto chissà quale dono ....
Voglio pensare che i tuoi occhi preannuncino una nuova crescita e che tu stia ritrovando il tuo aspetto migliore.
E non temere: i doni che hai fatto ai bimbi non andranno perduti e resterai nei loro pensieri e nel profondo del loro cuore.
L'albero che porta il tuo nome, ogni primavera, ci ricorderà che è possibile rinascere ....

Sunday, April 27, 2008

E' una spendida giornata, peccato che non lo sia più per l'orso JJ3 che è stato ammazzato dagli svizzeri.
Ce la prendiamo tanto con i cinesi che ammazzano i gatti ed i cani per sembrare più civili e poi i civilissimi svizzeri la combinano ancora più grossa.
Certo, forse è meglio ammazzarli, gli orsi, come fanno gli svizzeri piuttosto che tenerli in vita, come fanno i cinesi, togliendo la bile tutti i giorni ai poveri orsi terrorizzati, tenuti in catene in piccole gabbie.
Per cui, approvo la proposta lanciata dal Consiglio Comunale di Parma al CIO: i giochi olimpici devono effettuarsi in paesi dove non si applica la pena di morte. Aggiungerei: dove non si applichi la pena di morte di nessun essere vivente, umano o animale che sia.
Viene segnalata anche la improvvisa scomparsa di api e pipistrelli, altro danno gravissimo: le api non impollinano più e non rientrano più agli alveari, quindi le api regine con le larve muoiono e scompaiono i prodotti delle api: cera, propoli (disinfettante naturale), miele, pappa reale. I pipistrelli, invece, sono importanti perchè insettivori: se spariscono i pipistrelli come sono già scomparse le rane dai nostri fossi, le zanzare (e non solo le zanzare-tigre) hanno vita facile come altri insetti. Per esempio, periodicamente, da cinque anni a questa parte, c'è infestazione di zecche degli uccelli, una specie di aracnide che con i pesticidi non si può ammazzare in grande quantità poichè il pesticida ucciderebbe altre specie di ragni. La scomparsa di api e pipistrelli potrebbe avere la medesima causa, dal momento che entrambi utilizzano il sonar per volare e ritrovare la via di casa: troppe onde elettromagnetiche emesse dai cellulari .....
L'uomo non è soddisfatto dei danni già causati, non è mai contento: ventidue anni fa succedeva la tragedia di Chernobyl. Lo ricordo perfettamente, quel giorno; anzi, per essere sinceri, ricordo il primo maggio successivo: eravamo all'aperto, una giornata splendida, in un maneggio appena fuori Parma. Nel pomeriggio, improvviso, un caldo anomalo: mia figlia, che allora aveva quattro anni e mezzo, improvvisamente iniziò a perdere sangue dal naso. Ha sempre sofferto di epistassi ma quel giorno è stato terribile: nulla le dava sollievo ed il sangue usciva raggrumato ed abbondante. Solo alcuni giorni dopo l'URSS annunciò il disastro e fu mobilitazione nelle scuole materne ed elementari dove funzionavano le mense: incontri con i dietologi ed i pediatri per capire cosa poter dare da mangiare ai bambini. Il latte fresco fu bandito, l'insalata ed i frutti (quell'anno già maturi per la temperatura estiva) assolutamente vietati; vietate le passeggiate nei prati fino a nuovo ordine, aspettando che la radioattività calasse un poco per permettere ai giardinieri comunali di tagliare l'erba. Si raccomandava di camminare sull'asfalto, non entrare nei prati e cercare di stare lontani il più possibile dai parchi. Noi abitavamo in un quartiere residenziale di Parma, quartiere ricco di parchi ed il nostro condominio confinava con uno di quelli. Il dramma del nucleare, nonostante quella centrale fosse così distante da noi, ci toccò profondamente. Seguimmo gli eroi che si dedicarono allo spegnimento dell'incendio ed alla copertura della centrale con quel sarcofago di cemento armato che in questi giorni, quasi dimenticata, continua a creparsi ...... tanti sono morti, erano russi, erano operai, erano tecnici, erano elicotteristi, erano pompieri, erano uomini, esseri umani, della stessa specie di quelli che fecero l'errore di spegnere tutti i meccanismi di raffreddamento per un'esercitazione .... Se cercate su internet, troverete tutte le informazioni dettagliate su quella giornata del 26 aprile 1986, quelle stesse informazioni che io usai qualche anno fa per un racconto della raccolta "Prisma". L'esperienza di una delle donne è la mia esperienza anche se quella del racconto finisce drammaticamente.
Noi siamo ancora vivi, ma non sappiamo se quella giornata del 1° maggio 1986 ci ha causato qualche danno; forse non lo sapremo mai, forse, se ci va bene .....
Ebbene, sarebbe ora di dire basta con questa arroganza umana di credersi padroni della Terra.
La Terra senza noi vivrebbe benissimo ma noi, senza la Terra sana e salva non avremmo nemmeno un minuto di più di vita.
Nonostante questo, amici miei, la vita è bella: il messaggio che Benigni ci ha dato con il suo bellissimo film è sempre da tenere a mente. La vita è bella, merita di essere vissuta fino in fondo, in ogni attimo di respiro, dando tutto l'amore che riusciamo a pescare in noi stessi.
Il futuro deve essere luminoso per chi verrà dopo: alla fine di ogni tunnel c'è la luce.
Quella luce sarà splendente se ognuno di noi l'alimenterà con la propria piccola fiammella.

Sunday, April 20, 2008

Visitare Youtube è molto interessante, si vedono cose che nelle tv (private e stataliste, non sono molto differenti tra loro, salvo qualche eccezione) non passano.
Così è molto interessante sentire Grillo, ma è interessante rivedere e risentire altri discorsi molto "educativi": canzoni sul bruciare il Tricolore, discorsi su immigrati, offese rivolte al presidente della Repubblica ed altro ancora.
E' interessante notare come in quindici anni i danni sulla morale e sull'etica siano stati tali da rendere incolmabile ormai la crepa tra i cittadini ed alcuni "rappresentanti" dell'elettorato.
Quello che passa costantemente è il sopravvento che hanno le offese ed i toni, i modi violenti ed aggressivi che, ahimè, ricordano altri volti ed altri personaggi.
E' vero, purtroppo, che ci sono i ricorsi nella storia: non tutti usano la memoria storica ed a volte il gap generazionale è un salto troppo violento per riuscire ad avere nuove generazioni pronte a riconoscere certe voci ....
Forse gli insegnanti dovrebbero essere più coraggiosi e far vedere, oggi che si può anche con il pc, certi programmi di divulgazione .... vedere i volti di chi fu dittatore, udire le parole ed ascoltare i toni della voce permette di individuare chi lo imita o vorrebbe imitarlo.
Ieri ho sentito un intervento interessante su La7 che faceva notare quanto il vocabolario dei "nuovi" personaggi sia diventato sessuale anche parlando di problemi politici o programmatici.
La magia sessuale ebbe molto spazio nella dittatura hitleriana ed utilizzava colori ed immagini molto forti, un'architettura costruita apposta, slogan e musiche studiate per coinvolgere emotivamente .... nonostante l'individuo non avesse molte attrattive personali ....
E' un vero peccato che non esista una materia scolastica che si chiami: "mantieni la tua mente sveglia ed attenta". Potrebbe servire in ogni attimo della nostra vita e permetterebbe agli individui di non farsi anestetizzare con false promesse nè farsi intimorire da minacce urlate.
Leggete, gente, leggete e non ha importanza se invece del libro utilizzate il pc: aprite gli occhi e la mente e navigate nel mondo LiberaMente.

Thursday, April 17, 2008

Stanno succedendo varie cose: il governo diverso, la scomparsa (come ha riconosciuto il nuovo presidente del consiglio) delle ideologie, il papa che va a benedire la guerra in Iraq (quello che ha detto al presidente è questo ..), i cinesi che picchiano e bruciano e nascondono i monaci non violenti tibetani e cercano, catturano ed uccidono gatti e cani per sembrare più puliti (firmate la petizione sul sito www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi).
Tutti questi fatti mi fanno pensare che quello che conta, come sempre, è l'apparenza: le mani lavate con varachina tenute dietro la schiena per nascondere le tracce del sangue che, invece, gronda nelle coscienze. Sangue umano ed animale ma sempre sangue di esseri viventi .... anche le piante sanguinano mentre vengono tagliate per facilitare la via ai coloni cinesi verso la Mongolia ... e nessuno ne parla e forse proprio questo è il fatto più triste.
Troppe cose stanno succedendo, troppi cavalieri neri, anche come abbigliamento ..... solo ieri era il pensiero del nuovo presidente del consiglio: mi sono inventato uno spot: amo l'Italia e volo Alitalia. Ma oggi ci sono incontri con l'amico russo per vendere le ali tricolori ....
Tutto è in vendita: anime e ideali. Tutto è in vendita e tutto si può acquistare. Tutto diventa spot, tutto diventa battuta e, purtroppo, troppi sono pronti ad applaudire per poter salire sul "carroccio" del vincente ....
Un meteorite, ho letto, incontrerà la Terra nel 2036 ..... La Terra si vendicherà molto prima, temo: la natura ha sempre trovato il modo per annientare i microbi.
Ma nell'Universo non c'è nessuno che possa venirci ad aiutare?

Saturday, April 05, 2008

Da un po' di tempo non riesco ad avere la concentrazione necessaria per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco"; l'unica cosa che mi resta da fare è leggere ciò che ho potuto reperire sulla storia degli indiani d'America. Sto leggendo la storia di Cavallo Pazzo ma devo approfondire quella di Toro Seduto, i due capi che per ultimi si arresero all'arroganza bianca ed anche i due capi non solo guerrieri ma anche spirituali dei Sioux.
Nel leggere, mi accorgo di avere intuito gesti, modi di vivere e di essere.
Mi capita come per "L'Archiatra" di scoprire riscontri reali su quanto già scritto e questo è veramente interessante quanto inconsueto.
Per esempio, c'è una scena - il capo Sioux in viaggio verso la deportazione parla e poi si copre con la coperta - che è molto particolare quanto importante nel racconto: ebbene, leggendo ho scoperto che il coprirsi con la coperta aveva vari significati: i capi si coprivano il capo per indicare che erano in collera ed offesi; i veggenti con la coperta in capo si lanciavano al galoppo per parlare con gli spiriti; i giovani, con la coperta si presentavano al tipi della giovane che volevano corteggiare e, sotto la coperta nel tipi dei genitori, facevano le loro avances ....
Anche la scena del viaggio verso la riserva o della fuga dopo un massacro (poichè la scena può essere intesa in tutti e due i modi) l'ho ritrovata nella storia di un capo dopo che io l'avevo scritta. Anche perchè è la scena iniziale del racconto, è la scena che mi è "apparsa" subito dopo quella dello sciamano antico; anche lo sciamano antico l'ho ritrovato dopo, nella storia del 1600.
E' stupefacente come le immagini che descrivo vengano ritrovate in quello che leggo.
Quando scrivo i racconti, mi è capitato in tutti i racconti che ho scritto fino ad oggi, parto sempre da un'immagine che mi arriva all'improvviso (chiamiamola ispirazione, se volete); ma se per i racconti che hanno fondo autobiografico - come nella raccolta "Prisma" o "Con i loro occhi" - è possibile che vengano proprio da ricordi, nei racconti romanzati hanno una spinta differente e quindi per descrivere le scene ho bisogno di riscontri storici per non sbagliare l'ambientazione o i modi di vita degli indiani d'America. Ebbene, è proprio nella ricerca di riscontri che trovo le similitudini; l'abitudine della coperta non la conoscevo prima di scrivere la scena del vecchio capo che si copre ed è stato bello scoprire che effettivamente la coperta rivestiva un ruolo importante e significativo.
"Il canto del Bisonte Bianco" non dovrà essere troppo lungo poichè porterà anche delle illustrazioni, ma non è così semplice approfondire la storia mantenendo la brevità. Le cose accadute sono troppe e tutte troppo importanti, l'arronganza dei bianchi è stata tale che descriverla in poche pagine è troppo poco e la tristezza degli indiani è troppo profonda e troppo dimenticata per poterla liquidare in un racconto breve.
Vedremo come si svilupperà.
Intanto rinnovo il mio saluto di sempre: leggete, amici, leggete.

Wednesday, March 26, 2008

Pasqua è passata ed io l'ho trascorsa, con mio marito, al pronto soccorso.
Mia madre è stata male ed io non sono solita sotto valutare i malori che lei accusa; sta diventando cieca ed otto anni fa aveva avuto una piccola ischemia che non ha lasciato traccia.
Ma io non sono solita scherzare con il cervello altrui, conoscendo gli scherzi che a volte, ancora, anche il mio mi fa ....
Io, purtroppo, so cosa significa avere delle paresi, dei problemi di comprensione; so cosa significa stare male, non vedere e non riuscire a parlare perchè a me succede da trentadue anni. Quando sono sotto stress mi succede, ormai raramente perchè ho scelto di non fare lavori che mi provochino questi disturbi, ma so che quando succede devo avere vicino persone che sappiano cosa sta succedendo e che sappiano che, in tutti i modi, anche se non completamente, comprendo ciò che avviene attorno a me.
Quando succede che l'arteria si restringe, a me succede nella parte sinistra del cervello, l'occhio sinistro non vede, l'occhio destro vede a chiazze indistinte quindi non vede i contorni; man mano che l'attacco peggiora, la parte destra del viso si addormenta (come sotto l'anestesia del dentista), la mano destra formicola e diventa insensibile e la parola manca .... le frasi sono sconnesse, la comprensione incompleta e faticosa, la confusione aumenta ....
Dopo l'attacco, man mano che passa, il dolore alla testa si fa sempre più intenso, tanto da dover rimanere coricata al buio totale, senza nemmeno la forza di camminare o parlare perchè anche il minimo movimento è dolorosa e si ripercuote alla testa .....
Alcuni anni fa un neurologo mi consigliò di prendere un caffè all'inizio dell'attacco: il caffè è un vasodilatatore ed aiuta.
La prima volta che mi successe, ero in quinta superiore e stavo seguendo la lezione di italiano: i miei appunti, sempre abbastanza corretti, cominciarono ad avere delle correzioni, delle cancellazioni, delle parole che non avevano alcun senso .... così iniziano le crisi; piano piano la connessione cervello/parole diventa sempre più faticosa. Ma sono sempre stata vigile, le persone le percepisco, percepisco se sanno cosa devono fare o se sono preoccupate; sento ciò che dicono e se loro sono preoccupate mi preoccupo di più anch'io.
Queste cose le scrivo perchè, non si sa mai, a qualcuno potrebbe servire sapere come comportarsi in queste circostanze.
Per quanto riguarda mia madre, sta meglio, ha ripreso a mangiare e ha ripreso a ragionare con la sua testolina.
Per quanto riguarda me: porto sempre con me la cartella del ricovero in neurochirurgia di trentadue anni fa, quando andai in coma a causa del liquido di contrasto della angiografia, sperando che non mi succeda mai più nulla di simile.

Friday, March 21, 2008

Cari amici, è proprio vero che i bambini sono vicini all'universo!
Hanno ancora traccia di ciò che è il Tutt'Uno, sanno vedere ciò che il mondo adulto non vede e ha perso .... e più sono piccoli e più le briciole di stelle sono loro attaccate ....
Ieri sera è successa una cosa improvvisa ....
Mentre lo stavo cambiando per prepararlo per la nanna, il più piccolo dei bambini a cui faccio la tata, guardando verso la porta (a cui, dalla postazione del fasciatoio, io voltavo le spalle) lui ha detto: "Lilly, gadda, occhi ...." (Lilly, guarda, occhi ...)
Io mi sono voltata poichè pensavo che fosse arrivata una delle sue sorelline.
Gli ho chiesto cosa stava vedendo e lui ha ripetuto: Occhi ...
Scherzando gli ho chiesto ancora cosa stava vedendo, poichè la sua espressione era proprio di chi stava guardando qualcosa di ben definito, qualcosa che era alle mie spalle, vicino alla porta.
Ho chiesto se vedeva un angioletto o un cane o un gatto; glie l'ho chiesto in tono scherzoso, ovviamente, ma lui ha risposto sempre e solo: Occhi! ...
Era stupito di constatare che io non vedevo nulla.
La capacità di vedere "oltre" è propria degli animali, che improvvisamente balzano cercando di afferrrare qualcosa e dei bambini che, essendo ancora vicini alla istintività, non temono di sembrare "pazzi" se esprimono ciò che i loro istinti rendono loro visibile.
L'immagine di occhi che ci guardano, osservono e proteggono è, a mio parere, molto bello.
Considerando che anche questi bambini hanno ormai solo una nonna, può far supporre che qualche anima a loro cara stia loro vicino.
Ma chiunque di noi può, a mio parere, contare su qualcuno che effettua il compito di custode.
L'universo, che ci pare così incomprensibile e lontano, è attorno a noi .... se solo comprendessimo che non occorre fare tanti sforzi per esserne toccati!
I bambini sono vicini all'anima mundi e, probabilmente, sono i fortunati che possono, anche se per breve tempo prima di essere corrotti dal mondo adulto, vedere ciò che hanno toccato e visto Tommaso e Giuda .....
L'occhio di Horus era per gli egizi simbolo di protezione; gli induisti hanno enormi occhi dipinti sui templi; in meditazione, spesso appaiono occhi che ci guardano ....
L'universo ci guarda, le anime ci guardano e ci sostengono e ci guidano ...
Dovremmo riappropriarci delle facoltà perdute .... la vita avrebbe tutto un altro significato ....

Sunday, March 16, 2008

Parlando di coincidenze, anche il nome delle nostre due amiche scodinzolanti le accomuna: Tea significa Dea, nome scelto ad hoc come per tutti i nostri amici a quattro zampe. Il nome è importante e tutti loro hanno nomi importanti e significativi.
Apple, nome non scelto da noi ma dato dai precedenti amici bipedi, significa mela; non certo il nome di un computer, bensì il simbolo della Dea, che al suo interno, spaccando a metà il frutto, presenta un cuore a cinque punte. Tutto torna .....
Anche le lepri e i conigli sono un simbolo della Madre Terra, dunque, poichè la prossima settimana ci sarà l'inizio della primavera (oltre che Pasqua), ornate la vostra casa con conigli, lepri, fiori, nastri colorati, rami fioriti ..... e che la primavera entri nel vostro cuore.
Senza dimenticare un buon libro da leggere, magari anche il Vangelo di Giuda ....
Leggete, gente, leggete ....

Saturday, March 15, 2008


Tea



Apple

Cari amici, grazie a Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare le immagini di Tea, la cagnetta che il 20 febbraio ci ha salutato e Apple, la nuova arrivata.
Ditemi un po' se non vi sembra sua figlia!
Oggi, sempre grazie al lavoro di editor di Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare il volume de "L'Archiatra - vol. II - L'eredità di Nostradamus", nel post precedente.
A breve arriverà anche il terzo volume; infatti ho fatto la scelta di pubblicarli entrambi in breve tempo. Il lavoro che ho svolto ha preso tre anni di tempo, tra lettura della bibliografia e stesura del racconto e mi sembra opportuno, ormai, farne conoscere agli amici il risultato. Le ricerche mi hanno portato tantissimo materiale e molto probabilmente, quando sarà finito "Il canto del Bisonte Bianco" la saga riprenderà con nuovi risvolti.
Che la ricerca continui per tutti noi!
Per il momento vi saluto, augurando a tutti buona lettura.


Finalmente, a breve sarà disponibile on-line il secondo libro della saga su Nostradamus:

L’Archiatra, parte II - L’Eredità di Nostradamus

Dopo l’incontro con Jean Pierre de St. Malo, Ignazio da Casalmonferrato vivrà un grande cambiamento: avrà inizio, così, una dinastia che per tre secoli sarà fonte di ricerche tra testi antichi e segreti.
Una saga famigliare che si intreccerà con personaggi storici tra esoterismo e pratiche alchemiche.
Sentieri e percorsi rivissuti dall’ultima erede che, arrivata alla soglia del 2000, racconta l’antica storia della sua famiglia e la propria esistenza ad una cronista contemporanea.


Autore:
Liliana Zampella

Edito da:
Boopen Editore

http://www.boopen.it/

http://www.boopen.com/

Pagine:
344

Prezzo:
15,00 euro

Codice ISBN:
978-88-6223-255-5

Sunday, March 09, 2008

Rimanere sola in casa, lo so, mi fa male, anche quando è una mia scelta.
Ci sono sempre tante cose da fare, da tre settimane non riesco ad avere il tempo per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco", inoltre Apple non è ancora pronta ad affrontare tanta gente e la confusione. Ha bisogno ancora di imparare a diffidare di qualcuno e ad avere fiducia in altri, deve imparare a giocare con i suoi simili e non deve scappare dalla macchina. Troppe cose, ancora, per poterle fare affrontare la prima festa medievale dell'anno.
Così, mentre Sarah si è vestita ed è andata a Fidenza accompagnata da mio marito, io sono in casa. Ma stare sola non mi fa bene.
Penso ... penso a Tea, penso a chi è passato in altre dimensioni e, senza volerlo, una lacrima scende.
Forse si aggiungono anche altri dolori, di cui non abbiamo memoria ma che abbiamo provato in altre vite, in altri mondi ....
I miei racconti iniziano sempre così, con immagini che chissà da dove mi vengono.
"Il canto del Bisonte Bianco", ad esempio, mi è arrivato con l'immagine del vecchio sachem che, nella tenda delle riunioni, vede l'avanzarsi della disfatta del suo popolo.
Questo ho previsto che dovrà essere un racconto breve; le immagini, nette, che ho in testa e che descrivo nella scrittura, mi vengono come scene di un fumetto in bianco e nero ed infatti verrà illustrato da Sarah. Saranno poche tavole, forse dei momenti più importanti della lotta di questo popolo. Certo, non è semplice in poche pagine rendere l'idea di ciò che hanno dovuto subire; desidero parlare soprattutto di Toro Seduto e Cavallo Pazzo che erano non solo combattenti ma capi spirituali che hanno combattuto negli ultimi anni dell'800.
Ma non mi spiego ancora le lacrime che, improvvisamente, mi riempiono gli occhi.
Memorie antiche, ancestrali, forse, come se la storia della protagonista, da me inventata, fosse davvero la mia storia .......

Friday, March 07, 2008

Domani è l'8 marzo.
Due dediche.
La prima alle donne che, eventualmente, per curiosità o per errore entreranno nel mio blog.
Auguri a tutte voi e non dimenticate mai, non lasciate che qualcuno ve lo faccia dimenticare, che siete l'altra metà del cielo. Gli indiani americani rispettavano le donne perchè erano loro che montavano i tipi e li smontavano quando la tribù doveva spostarsi per cercare i bisonti; erano le donne che partorivano; erano le donne che macellavano i bisonti, che cucivano gli abiti con le pelli di daino e cucivano i tipi; il tipi e le suppellettili appartenevano alle donne e se "divorziavano" erano gli uomini a dover abbandonare il tipi.
Se ne avete la possibilità, sostenete Pangea, associazione onlus che supporta le donne.
Seconda dedica al mio Prof. che compie gli anni.
Che sia una buona giornata per tutti.
Apple mi obbliga, anche quando avrei altro da fare, a giocare con lei e a portarla fuori.
Questa mattina di pioggia, in casa, non la sopporta poichè stavamo imparando a correre liberi senza guinzaglio.
Ieri mattina, ad esempio, appena siamo arrivate sulla carraia che porta a due prati con enormi querce, si è trovata faccia a faccia con una grossa lepre: si sono guardate per un attimo negli occhi poi la lepre, senza troppa fretta, è corsa via; non proprio corsa, saltellava quasi senza preoccupazione. Comunque, per prudenza, si è allontanata lasciando Apple "senza parole": l'ha guardata andare via, si è voltata verso di me stupita come dire: "Che essere è?" e l'ha guardata ancora una volta allontanarsi.
E' stata una scena molto buffa e simpatica.
Le giornate scorse Apple probabilmente ha annusato l'odore delle lepri ma, non conoscendole, non ha visto che le giravano attorno forse più incuriosite di lei. Facevano letteralmente il giro tondo.
Abitare in campagna è veramente bello ma peccato che la strada che noi percorriamo per andare verso i campi ha già dei paletti: sarà tagliata da una nuova strada che dovrebbe portare "il traffico" di Praticello fuori dal paese.
Questa mania di vendere il verde al miglior offerente è offensiva nei riguardi di noi tutti.
Questa mania di considerare anche il più piccolo paese merce da svendere e renderlo impraticabile come fosse una metropoli è ancora più offensivo per chi ha fatto la scelta di uscire dalla città.
Mettono le mani dappertutto, continuano a costruire (case che ormai non riscono più a vendere!) e non si riesce a capire a che pro.
Le lepri, ho saputo, in questi giorni sono numerose dalle nostre parti perchè, essendo zona di divieto di caccia, devono ripopolare per poter essere sbattute, in periodo di caccia, dove alcuni idioti imbracceranno i fucili e si divertiranno a togliere loro la vita.
Almeno, tanti anni fa, la caccia aveva come scusante (forse) di dover regolare il numero di lepri e di cinghiali: ora, ripopolano per permettere a qualche scemo di andare a divertirsi con la vita altrui.
Certo, qualcuno può obiettare: meglio le lepri piuttosto che vedere ammazzare dei ragazzi da qualche matto che dà fuori di testa!
Ma ... e se le armi non si vendessero?
Già c'è sempre il pericolo che qualche poliziotto o carabiniere o guardia giurata si innervosisca e faccia fuori moglie, figli e vicini. Non c'è bisogno di aumentare le armi in circolazione anche per il puro divertimento.
Erano meno barbari i cavernicoli che, con la sola clava (era dura!), andavano a cacciare per vivere.
Gli indiani d'America si sono ritrovati senza cibo perchè gli europei andavano a cacciare i bisonti con i fucili e ne facevano fuori una enorme quantità per poi lasciarli a imputridire.
La nostra "civiltà", la nostra "cultura", la nostra "democrazia" .....
Almeno, visto che viviamo in "democrazia" mi auguro che tutti vadano a votare, ad aprile, con quello che costa ogni volta!
Mi augurerei anche che si mettesse fine ai teatrini, alle urla, alle offese, al mettere le mani nelle tasche altrui ma, forse, questo è sperare troppo.
Ma per difenderci c'è sempre un'arma molto efficace:
Leggete, gente, leggete. Giornali, libri, fumetti, cronache, opinioni ...
Non stanchetevi mai.
Ed ogni tanto concedetevi un disco, come sto facendo io in questo momento: sto ascoltando un regalo prezioso, vario (non tutto di mio gradimento) ma bello.
Perchè la musica lascia spazio al cervello, è aria, è ossigeno.
E quindi:
Ascoltate, amici, la musica, sempre e, nel frattempo, leggete, amici, leggete .....

Saturday, March 01, 2008

Cambiamenti, porte che si chiudono ed altre che si aprono ....
Tea se n'è andata dieci giorni fa e questa nuova cucciola ha riportato il sorriso ed il gioco.
La pet-terapy funziona!
Amici che ci hanno lasciato, provocando vuoti incolmabili ed altri amici che ritrovi e ti accorgi che è come se li avessi lasciati ieri.
Il mio prof. di italiano, con una semplice mail, mi ha fatto tornare ad essere sua alunna .... Mi parla di persone che, come lui e come me, hanno vissuto di musica e per la musica ... E' convinto, forse come quando lui era prof ed io alunna, di provare sensazioni diverse e di avere pensieri diversi ed invece, come quando lui era prof ed io alunna, le sensazioni ed i pensieri non sono molto distanti.
Nessun amico può sostituirne uno partito per altre destinazioni, ma un amico può aiutare a non sentirsi soli.
Cambiamenti avvenuti nel giro di pochi giorni, di una settimana ...
Foglie che se ne vanno e germogli che nascono e fioriscono.
E' marzo, forse sarà la primavera che si annuncia anche nel cuore.
Aprite sempre le porte e fate uscire le foglie secche per fare entrare le novità.