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Tuesday, October 24, 2006

E' la notte dell'ultimo dell'anno, a cavallo tra il 1599 e il 1600.
Un giovane gesuita affronta un viaggio in Provenza per incontrare un vecchio saggio allo scopo di conoscere la vera storia di papa Paolo III.
Il vecchio, figlio adottivo di un grande veggente noto con il nome latino di Nostradamus, introdurrà il giovane a codici segreti, scritti proibiti, libero arbitrio, anima mundi, culti antichi e sconosciuti in un crescendo inquietante e ricco di fascino.

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Una riflessione sulla attuale situazione in Iraq da cinque diversi punti di vista.
Un rifugiato iracheno che di fronte alle incertezze e alle contraddizioni del suo attuale paese si richiama alla forza di un grande passato storico-culturale e di una complessa tradizione religiosa. Un cittadino americano a confronto con il passato ed il presente della storia del suo paese alla luce delle attuali scelte del suo governo. La cronaca degli avvenimenti che precedono e accompagnano lo scoppio della guerra irachena, raccontati e commentati dalle emozioni e senzasioni di una madre italiana. Un madrileno dopo lo sconvolgimento delle bombe ad un anno di distanza dall'inizio della guerra. Un quinto personaggio da scoprire .....
Modi diversi di vedere e di sentire, dai quali emerge però un'unica necessità: "conoscere la storia per poter imparare dalla storia" a evitare gli errori del passato.

(per maggiori informazioni: www.firenzelibri.com)

Mi presento

Poichè nel predisporre questo blog la mia data di nascita non è stata registrata (evidentemente il sistema è molto gentile verso il sesso femminile) la digito di seguito: non sono una fanciullina, poichè sono nata il 29 maggio del lontano (lo posso dire io, ma non voi ....) 1955.
Da una decina di anni scrivo e dopo alcune frustranti esperienze sono riuscita a trovare un editore che mi desse la sua fiducia e così in due anni ho pubblicato due libri.
L'esperienza non finisce qui, però: già due raccolte sono nelle mani del suddetto editore, oltre al seguito de "L'Archiatra".
Scrivere, per me, è un'esperienza esaltante, forse più esaltante di quanto non sia stato cantare per tutta la vita; l'esperienza dello scrivere obbliga un viaggio nei meandri della mente e, per scrivere di alcuni argomenti, obbliga a ... leggere, leggere molto.
La mia insegnante elementare lo diceva: "Leggete, bambini, leggete ..."
L'amore per la lettura, molto spesso è un'anticamera dell'amore per lo scrivere.
Suggerisco a tutti di scrivere: iniziate un diario, una cronaca, scrivendo qualcosa che vi sta a cuore, o che vi appassiona o che, comunque, conoscete. Scivete, inizialmente, per voi: è una buona terapia contro la solitudine e contro le frustrazioni; rileggendo il giorno dopo quello che avete scritto il giorno prima vi troverete a sorridere, a ridere o a piangere oppure a dirvi quanto poco importante era quella frustrazione e vi troverete a pensare che siete davvero intelligenti per aver trovato la soluzione a quel problema che vi assillava tanto.
Iniziate così ad esprimervi ed anche i più timidi riusciranno, dopo aver fatto questo esercizio, a trovare il coraggio di parlare alla ragazza o al ragazzo che tanto piace ma tanto fa soggezione.
Vedrete che una parola tira l'altra e, come nello scrivere, non avrete più difficoltà a parlare ed esporre il vostro pensiero; lo scrivere vi farà uscire dal guscio.
Poi, poichè un cioccolatino (metaforico) chiama un altro cioccolatino, vedrete che anche iniziare a scrivere un racconto o un saggio non sarà più tanto difficile.
Il difficile è trovare qualcuno che ve lo pubblichi.
Tanti scrittori famosi dicono sempre che in Italia si legge poco; io non credo. Solo che pubblicare (leggi stampare) un libro è costoso e gli editori meno grandi (non per questo meno importanti) si trovano a dover scegliere cosa pubblicare ed a volte credo che anche a loro dispiaccia dover fare delle scelte. Purtroppo, bisogna avere alle spalle grandi imperi editoriali per poter pubblicare tutto ciò che viene scritto da comici e veline .... ;-)
Ma se avete la passione dello scrivere, non abbattetevi e continuate a mandare i vostri manoscritti alle case editrici: ce ne sono di piccole che sono interessate ai nuovi autori ....
Detto questo, smetto di scrivere la mia presentazione perchè mi interesserebbe sentire la vostra opinione su quanto ho esposto.
Ovviamente, mi auguro anche che abbiate l'opportunità di leggere i miei libri: mi piacerebbe leggere le vostre idee ed impressioni, non importa se troverete qualcosa con cui non siete d'accordo con me. La libertà di espressione e la democrazia sono molto belle, se si vivono con entusiasmo e serenità.