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Saturday, January 31, 2009

Cari amici,
ho appena visto un "film" orribile che, però, consiglio a tutti di vedere.
Si tratta del resoconto di quello che fu il G8 del 2001, inserto de L'Unità.
Se non siete della stessa corrente di pensiero mio, non ha importanza, non fermatevi a fare considerazioni solo sulla testata che lo ha diffuso. Ma guardatelo attentamente ugualmente.
Il titolo: G8/2001 - FARE UN GOLPE E FARLA FRANCA - di Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio con Mario Portanova. "I tre giorni in cui le forze dell'ordine italiane andarono "fuori controllo". La più importante operazione politico-militare della storia della Repubblica. La catena di comando che originò il disastro. Le decisioni nei giorni di sangue. L'ultima sentenza ed il grido "vergogna"".
Interviste esclusive: Claudio Scajola - ministro dell'Interno; Fausto Bertinotti - segretario di Rifondazione Comunista; Giuseppe Pericu - sindaco di Genova; Luigi Malabarba - senatore di Rifondazione Comunista; Filippo Ascierto - deputato di AN; generale Nicolò Bozzo - comandante della polizia municipale; Angela Burlando - vicequestore; Concita De Gregorio - inviata di Repubblica; Furio Colombo - direttore dell'Unità; Mark Covell - giornalista e parte civile al processo Diaz; Lena Zulke - parte civile nel processo Diaz; Laura Tartarini - avvocato del Legal Forum.
Si può visionare il fil sul sito: www.lubenproduction.com.
Non voglio fare commenti; aggiungerò solo che nel guardarlo mi sono venuti i brividi ed ho pianto. Ho pianto per il sangue, ho pianto per la democrazia, ho pianto per la non-violenza violata, ho pianto per il massacro delle persone e delle idee.
Amici, tenete alta l'attenzione e tenete alta la testa.
Non dobbiamo permettere a nessuno di violentare i nostri corpi e le nostre idee.
Guardate, meditate e, con un respiro profondo, difendete la circolazione delle idee.
Perchè non ha importanza se la pensate diversamente, poichè è questo il bello della diversità.
Non ha importanza se siete uomo o donna, perchè siamo tutti esseri umani.
Non ha importanza se siete cattolici, ebrei, islamici, pagani, perchè abbiamo tutti la stessa Luce.
Non ha importanza se avete la pelle chiara, scura o verde, perchè siamo tutti generati dalla stessa Coscienza.
Non ha importanza se avete tutti e cinque i sensi o meno, perchè il cervello ed il cuore sono importanti; liberandoci dalle costruzioni della nostra mente, ci appaiono solo le sensazioni pure. E quando qualcosa fa stare male il nostro cuore, quello è il segnale che quel qualcosa non funziona.
Se vi va, potete commentare questo post o il film.
Che la Pace regni su tutti noi.

Saturday, January 24, 2009

In questi giorni si rincorrono notizie buone e cattive; le cattive sono sempre quelle: guerre, integralismo religioso (da tutte le parti), uso della religione come scopo di divergenze, bambini ammazzati da governi e da singole cellule impazzite.
Fra le buone: fine delle torture autorizzate, fine di Guantanamo, grande vergogna; inizio ricerche sulle cellule staminali.
Grandi confronti: le ricerche sulle cellule staminali risvegliano gli animi "cattolici".
Metto fra virgolette il termine che non dovrebbe suscitare discussioni ma portare un po' di pace negli animi.
Ora: io non sono mai stata d'accordo con l'aborto; negli anni '70 ero appena diventata maggiorenne quando abbiamo dovuto votare pro o contro ed io ho votato pro, per il semplice motivo che non ritengo giusto che il mio modo di vedere la vita debba obbligare qualcunaltro a fare una scelta. Voglio dire: io ho desiderato mia figlia, l'amo moltissimo ed ho avuto l'opportunità di crescerla assieme a mio marito, in accordo e con amore. Ma se una donna non vuole fare la stessa esperienza, non posso essere io giudice delle sue scelte. E' sempre doloroso, per una donna, dover decidere di fare a meno di una vita, di un figlio, ma ci sono dei momenti in cui non si hanno le opportunità, non si hanno le possibilità, non si ha la forza, non si ha l'amore, non si ha l'aiuto per fare un figlio. Ed allora, chi sono io per giudicare? Basta la sua coscienza.
La sperimentazione sulle cellule staminali avviene sugli embrioni e questo pare un aborto; anche in questo caso, essendo totalmente ignorante circa i metodi, non posso giudicare fino in fondo la questione. Ma lo studio potrebbe essere una realtà importante per quanto riguarda la necessità di studiare malattie rare (e curarle) e per quanto riguarda i trapianti di organi.
E qui entriamo in un altro argomento delicato: per avere organi, bisogna che ci siano organi di un individuo con ancora il cuore pulsante, organi vivi, in cui ancora la circolazione funzioni. I medici dichiarano morti gli individui con l'elettroencefalogramma piatto, senza ancora sapere bene cosa succede in un corpo vivo, in cui le macchine non sono in grado di leggere il cervello.
Per quanto riguarda me, ho già detto ai miei famigliari più stretti cosa dovranno fare e presto, per ovviare a qualsiasi inconveniente, lo scriverò.
Ma desidero fare solo qualche considerazione.
La Chiesa è contraria all'eutanasia, ma accetta la donazione di organi, organi che vengono presi da un corpo vivo in cui le funzioni cerebrali non appaiono evidenti; io considero questa pratica una forma di eutanasia forse più grave di quella dello spegnimento delle macchine.
Infatti, se con lo spegnimento delle macchine il corpo vivente non riceve più alimenti nè liquidi e quindi soffre e muore molto male, con l'asportazione degli organi, che avviene senza alcuna anestesia in quanto si crede che il cervello non funzioni e non faccia sentire alcun dolore, si tolgono degli organi senza sapere effettivamente se l'individuo prova, sente qualche cosa.
Alcuni anni fa ho scritto un racconto, non voglio definirlo saggio poichè non ho le conoscenze scientifiche e mediche per poterlo definire tale. Ma non era un racconto.
Si intitola: "Corto circuito", non l'ho mai pubblicato poichè non saprei nemmeno io come definirlo. E' un insieme di considerazioni causate da esperienze vissute (ne ho parlato nei miei racconti e nel romanzo "L'Archiatra" mascherandole).
Quindi: prima di tutto da ventitre anni soffro di emiparesi e quando ho gli attacchi forti perdo la possibilità di parlare, oltre a non vedere da un occhio ed oltre ad altri sintomi.
Perdere la connessione del cervello tra quello che si ascolta, le parole, le frasi e quello che si riesce a dire è terribile; non si capisce il concetto espresso dalle parole, si scambiano le sillabe nel parlare, se si riesce a parlare, il cervello va in tilt. Ma .... c'è un ma: si capisce quello che sta avvenendo e si percepisce la preoccupazione degli altri, si capiscono le azioni, si è coscienti di quello che succede. E se gli altri non si comportano con attenzione o con preoccupazione di ciò che dicono e come si esprimono, arriva lo sconforto. Io faccio solo in tempo a dire che sto male, poi ho il vuoto; le prime volte piangevo perchè vedevo il panico in chi mi stava accanto, mentre in quel momento avevo bisogno di chi mi rassicurasse.
Lo stesso panico, lo stesso disagio l'ho incontrato nelle persone che avevano avuto un ictus da cui non si erano più riprese, poichè in alcuni periodi della mia vita ho fatto l'assistente domiciliare e ospedaliera. Ho visto piangere una donna, apparentemente indifferente alla vita, perchè c'era un mio collega uomo: il pudore femminile, quella signora, lo viveva ancora molto intensamente e non voleva essere accudita da un uomo sconosciuto, se pur gentile e premuroso; era felice quando invece eravamo due donne nel turno, si lasciava pettinare e sorrideva con gli occhi, poichè il volto era assolutamente inespressivo. Ma io riconoscevo quel sorriso.
Io ho vissuto tre esperienze fra loro differenti: gli episodi di emiparesi, che vi ho descritto; un coma di tre giorni a causa di una angiografia con liquido di contrasto a cui ero allergica; un arresto cardiaco quando ho avuto mia figlia.
Le differenze ci sono: se con le emiparesi ero comunque vigile, durante i tre giorni di coma non ricordo assolutamente nulla se non che ogni tanto mi svegliavo per stare male. Nonostante avessi detto chiaramente di essere un soggetto allergico, mi hanno iniettato il liquido attraverso la carotide, hanno sbagliato pure arteria, mi hanno causato un ispessimento nella carotide e, cosa più grave ed immediata, mi hanno causato il coma. Ero convinta di non aver visto nessun dottore per tutto quel periodo ma dalla cartella che ho fatto vedere anni dopo a un neurologo, mi è stato detto che i medici mi hanno dato del cortisone durante quei tre giorni per "recuperarmi". Dopo di che ho fatto la firma, sono uscita e non sono mai più ritornata in neurochirurgia.
Durante l'arresto cardiaco è successa una cosa diversa: ho fatto una capatina al di là dello steccato, ho incontrato chi dovevo incontrare, ho ricevuto una lezione e sono tornata, triste per aver abbandonato un luogo stupendo ma felice poichè qui avevo mia figlia. Il tutto era iniziato vedendomi sul lettino operatorio.
Ora, io credo nell'esistenza dell'anima, dello spirito: sia esso una fonte di energia o altro, esiste un altro "io" che sopravvive. A questo credono anche i cattolici, mi pare.
Siamo composti da un corpo materiale, che respira e che si può vedere e toccare e da un corpo immateriale, che non vediamo ma esiste (non è detto che ciò che non si vede non esista, su questo ormai non abbiamo più dubbi); forse, esiste da millenni ed ha già vissuto in altri corpi; forse è un'energia che viene da chissà dove; forse è nato solo quando è nato il nostro corpo. Comunque esiste e sopravvive, anche solo nel ricordo di chi ha conosciuto quell'individuo in una determinata epoca ed è per questo che penso che non si debba staccare violentemente il corpo immateriale dal corpo fisico, poichè probabilmente mantiene la memoria di ciò che ha vissuto nel mondo materiale.
Quindi, la donazione degli organi sarebbe contraria a questa logica, tanto quanto il distacco delle macchine.
Ecco allora che nasce l'esigenza di un nuovo modo per avere l'opportunità di dare una nuova possibilità di vita a chi ha un organo malato e qui nasce l'esigenza della sperimentazione.
Non sono daccordo, tuttavia, ad esperimenti violenti. Gli embrioni, per i cattolici, sono già individui ed io sono daccordo con questo concetto. Anche le cavie animali, però, sono individui ed io credo abbiano l'anima anche loro come tutti gli esseri viventi.
Le cellule staminali, credo, si potrebbero prendere da altre fonti: i cordoni ombelicali, ad esempio, senza alcun intervento cruento poichè sono tessuti che andrebbero gettati o dati alle case produttrici di cure estetiche.
Adesso che è stato dato l'ok in USA, ho sentito che gli scienziati hanno delle perplessità sulle cellule perchè non sanno se si riprodurranno bene o in modo anomalo (tg di ieri); anche questo è un fatto che mi fa optare per ricerche su tessuti ottenuti in modo indolore.
Infine, un'ultima considerazione: un ricordo ed un pensiero per Eluana.
Sono convinta che il distacco delle macchine non sia nè umano, nè caritatevole, nè auspicabile; tuttavia sta vivendo in uno stato non-stato, non può stare vicino al padre, la madre è già deceduta, non può vivere e non può raggiungere uno stato in evoluzione. Non è generoso mantenere le persone in questo mondo materiale, quando potrebbero invece iniziare il loro viaggio nuovo. Dovremmo tutti fare uno sforzo per far approvare nuove leggi, far ottenere una forma di accompagnamento indolore alla soglia di una nuova vita.
Concediamo questo privilegio ai nostri animali sofferenti, che possono così allontanarsi da noi dolcemente: perchè, chiedo, non concederlo a noi umani di poter abbandonare nel sonno questa vita, con accanto le persone che ci hanno voluto bene?
Cari amici, leggete attentamente, fate le vostre considerazioni, se avete commenti da fare scrivetemi: nulla ci deve offendere, ma tutto ci deve far riflettere. Possiamo pensarla diversamente, ma con gentilezza ed educazione possiamo confrontarci anche su temi difficili e dolorosi.
Leggete, amici, leggete ... e fatemi sapere!

Tuesday, January 20, 2009

Ricordo per un'amica

Un anno fa mancava Cosetta.
Quando vedo la sua cagnolona, in giro per il paese, mi aspetto sempre di vedere arrivare Cosetta, con la sua bicicletta ed il volto sorridente.
Alta, molto magra, fisico sportivo, era sempre, con ogni tempo, con la sua bicicletta: in bicicletta andava a prendere i bambini, in bicicletta li portava in giro per le fattorie a vedere gli animali, con qualsiasi tempo, con gli ombrelli o con il sole. Amava gli animali e la sua cagnolona era stata, ovviamente, adottata dal canile ed ogni tanto la portava a giocare con i cani delle bambine, anche loro, ovviamente, salvati dal canile.
La malattia non era riuscita a toglierle il sorriso e l'ultima volta che l'ho incontrata, pochi giorni prima del Natale 2007, quando l'ho abbracciata ho sentito un profumo intenso ma fresco, un misto di fiori e di non so che altro.
Non ci ha lasciato, Cosetta, perchè come dice Ginevra, le persone non ci lasciano; è in un altra dimensione a continuare la sua vita, con il suo sorriso, con il berretto da baseball ed il bel volto da ragazzina. L'estate scorsa una farfalla continuava a posarsi sui bambini e sul più piccolo che, stupito, porgeva la manina e le diceva: "Eni, falla"; sono sicura che quella farfalla era Cosetta e sono sicura che altre farfalle, ancora, l'estate prossima e per tutte le estati che verranno si poseranno sulle mani dei bambini e noi continueremo a chiamarla: "Vieni, Cosetta, posati e riposa un po' con noi. Quando ti sentirai di voler volare più in alto, ti lasceremo poichè nessuno potrà più fermare le tue ali"

Sunday, January 18, 2009

Cari amici, dopo un periodo un po' lungo in cui non sono riuscita a riprendere il quarto volume de "L'Archiatra", finalmente ho ripreso il filo.
Per scrivere mi servono alcuni accorgimenti; la maggior parte del tempo la passo a rileggere ciò che ho scritto. Devo avere vicino la trilogia già scritta e tutti i miei quaderni e raccoglitori con gli appunti raccolti in questi tre anni; altri ne prendo da altre letture. Infatti, aggiungendo personaggi e fatti mi occorrono notizie e quindi ho tutte le enciclopedie da cui prendo le notizie che mi servono. Spesso mi avvalgo anche di risorse web e quindi il materiale cresce, cresce ed a volte mi è difficoltoso raccogliere le idee, poichè mi serve tempo, la giusta musica e la giusta calma che non sempre riesco ad ottenere. Avendo sei gatti ed un cane, in casa, succede sempre che, appena mi seggo, ce ne sia qualcuno che mi viene in braccio, un altro mi cammina sui quaderni, un altro ancora cammina sulla tastiera e mi passa la coda sul viso per farsi coccolare. Tutto questo, compresi i lavori di casa che, comunque, devono essere fatti, mi procura qualche difficoltà a trovare la giusta armonia per raccogliere i pensieri e scrivere.
Ma è importante riuscire, anche se poco, riprendere i fili del discorso.
Intanto, la trilogia parteciperà ad un concorso per libri editi ed invierò "Il canto del Bisonte Bianco" ad un altro concorso per inediti. E' anche importante far girare i racconti e poi lasciare che abbiano la vita che devono avere.
Intanto, amici cari, vi auguro una buona serata, magari in compagnia di qualche buon libro.
A presto

Friday, January 16, 2009

Carissimi, il rischio ormai che la libertà di espressione venga soppressa è alto.
E' certo che ci sono delle trasmissioni meno amate dal potere che altre, ma sempre vengono colpiti i programmi più interessanti.
Parlare della guerra che c'è in questi giorni a Gaza è pericoloso: continuare a dare alibi allo stato di Israele può significare incorrere nel rischio di venir tacciati antipalestinesi; dare alibi ad Hamas ci si ritrova antiisraeliani.
Per me, in queste situazioni non esiste ragione o torto: non sono daccordo con gli attentati e non sono daccordo con le guerre. Il terrorismo è guerra e la guerra non fa, forse, terrore?
Chi si trova in mezzo è, come sempre, il popolo che probabilmente sarebbe felice anche solo se avesse la pagnotta e l'acqua.
Se c'è giustizia, non c'è terreno per il terrorismo; con la libertà e la giustizia non esiste la guerra.
Perchè devono esserci ancora dei popoli, su questa Terra, che non possono vivere in pace?
Se anche gli storici si rimettono le vesti dei riservisti e vanno a sparare, siamo messi male.
E' vero che la storia può essere studiata solo dopo tanti anni, ma il pacifismo non ha questa difficoltà. O si è pacifisti o non lo si è. Nessuno ha un alibi, nè i terroristi nè i governi che bombardano. Ed i bambini, il futuro del mondo, stanno a guardare e piangono e soffrono e rimangono soli in mezzo alla pazzia dei governi.
Nessuno si nasconda dietro agli alibi, nessuno può attendersi il perdono.
E chi sta in silenzio a guardare non è meno colpevole.

Thursday, January 15, 2009

Cari amici,
questi primi giorni del nuovo anno non sono esilaranti, per il mondo.
Bombe continuano a cadere su innocenti, fosforo continua ad illuminare di una luce malsana e pericolosa ....
Come se non bastasse, i politici non danno un quadro migliore.
Sinceramente, vedere che tutti, indifferentemente (no, qualcuno si è rifiutato di farlo, però anzicchè non essere presente avrei preferito che fosse presente e non si alzasse!) si sono alzati per applaudire al compleanno di chi ha molti scheletri nel cassetto, vedere che poi tutti sono sfilati come davanti ad un padrino ... be', sinceramente mi ha fatto un po' ribrezzo.
Che si debba portare rispetto a chi è più vecchio di noi non è detto.
Porto rispetto per chi, sbagliando in gioventù, è stato dalla parte opposta dei vincitori: le scelte sono dettate dal libero arbitrio e, spero, da qualche moto di coscienza che, ovviamente, non ha gli stessi moti per tutti. Anzi, porto più rispetto per chi ha il coraggio di dire: sì, sono stato fascista, piuttosto che dire: no non è vero, non c'ero. Pietro ha rinnegato tre volte di conoscere Cristo e non ha certo brillato per la bella figura!
Ma quanti hanno rinnegato di essere dalla parte opposta e poi si sono seduti a fianco dei vincitori dicendo: io non ero là.
E, comunque, rispetto la loro anziana età.
Ma non mi interessa di festeggiare chi ha permesso stragi, assassini anche di suoi amici di partito, leggi a favore di mafiosi. Sono convinta che alla sua morte, se ancora non sappiamo tutto, allora ne scopriremo delle belle.
E vedere che tutti gli sono sfilati davanti (ci mancava il baciamano!) veramente mi ha fatto senso.
Quasi quanto mi fanno senso i politici davanti alle bare di chi viene assassinato dalla mafia e dai terroristi poichè li reputo colpevoli quanto la mano che ha colpito per non aver saputo difendere la democrazia.
Amici miei, leggete, leggete, leggete e lasciate che la mente vi liberi da loschi figuri.

Saturday, January 10, 2009

Non c'è pace.
Penso ai bambini morti fino ad oggi in Palestina, penso a quella casa in cui sono stati rinchiusi e bombardati, penso a come può un bambino capire le atrocità che subisce e vede subire ....
Non è così che si insegna a vivere, non è così che si può creare un futuro migliore.
Chi ha subito, chi ha visto, chi ha toccato il terrore non potrà mai essere un individuo equilibrato; un bambino che ha tremato sotto le bombe, che terrorizzato ha subito grandi perdite fisiche ed affettive, non potrà mai più essere bambino. Dopo che gli adulti gli hanno strappato l'anima e l'innocenza, non sarà mai più un'anima felice.
Da noi, adulti infelici vogliono togliere la fantasia e la magia di Babbo Natale e della Befana ai nostri bambini; in Medio Oriente, adulti infelici ed anime nere tolgono la purezza a questa infanzia tribolata, oltre a togliere la vita ai più sfortunati ....
Non è il mondo che vogliamo, non è il mondo che sognamo, non è il mondo in cui ci riconosciamo.
Dobbiamo ribellarci a queste logiche assassine.
Cerchiamo la luce in noi stessi, facciamo brillare le nostre scintille, svegliamoci da questi incubi, non permettiamo a nessuno di fare atrocità dicendo di aver avuto da noi la delega per farlo.
Che le scintille brillino tutte assieme per rischiarare le tenebre.

Tuesday, January 06, 2009

BASTA GUERRE!

Basta, basta! Veramente ne abbiamo abbastanza di sentire notizie di morte.
1993 - Trattato di Oslo
1994 - Premio Nobel per la Pace ad Arafat, Rabin e Peres.
1995 - estremista ebreo uccide Rabin
1996 - Arafat vince elezioni palestinesi
1996 - Israele bombarda per errore una sede ONU dove i palestinesi si erano rifugiati: 102 palestinesi morti, tra cui bambini e donne.
1996 - incontro di Sharm el Sheik di Clinton con Arafat, Peres, Russia, Egitto
2000 - vertice di Camp David
27/12/2008 - operazione Piombo Fuso (da una filastrocca ebrea) - Israele attacca la striscia di Gaza
3/1/2009 - offensiva di terra
4/1/2009 - si contano novanta bambini palestinesi uccisi
Queste sono solo alcune delle tappe di questa tormentata storia.
Basta!
Israele ha diritto di vivere ed esistere ma anche lo stato di Palestina ha lo stesso diritto.
Non è che il diritto di uno debba sopraffare il diritto dell'altro.
Non è possibile che ogni volta che cambia un governo, gli accordi raggiunti possano essere cancellati. I falchi, di cui Netanyauh fa parte, hanno avuto anche troppa voce sulla vita di due popoli. Basta!
Israeliani e palestinesi sono popoli che hano diritto di vivere, lavorare, sorridere, gioire in pace.
La lotta, però, è impari.
Israele ha mezzi potenti, è ricco e spesso le battaglie hanno visto i carri armati contro i sassi; insomma si ripete la lotta tra Davide e Golia.
Gli ebrei hanno sofferto ma la sofferenza subita non può essere una scusa per la vendetta e fare soffrire ugualmente qualcun altro. Anche perchè la maggiore sofferenza l'hanno subita a causa di un altro popolo, se proprio vogliamo parlarne ...
La Palestina è la terra di tutti e due questi popoli: è ora che si mettano daccordo e che convivano insieme. E se la religione, ancora una volta, dovesse essere una scusa per fare guerra, dovrebbero ricordare che non sono i capi religiosi ad andare a morire ma la gente, il popolo.
Basta con gli integralismi!
E se vogliamo parlare dei kamikaze che fanno attentati, perchè non consideriamo un dato certo?
Se il popolo palestinese avesse qualcosa da perdere, anche a livello personale, se ogni palestinese avesse ciò che ha ogni israeliano e cioè: casa, lavoro, cibo, vita dignitosa, non sarebbe così disposto a perdere la vita pieno di dinamite. E' la disperazione che trova terreno negli estremismi e gli integralisti lo hanno capito: ad ogni aspirante suicida, assicurano che la famiglia avrà vitto, alloggio ed aiuti assicurati; fanno asili e scuole, procurano cibo e medicinali.
Se queste cose fossero assicurate ai palestinesi da un governo stabile e da aiuti mondiali, il terreno non sarebbe così fertile per gli estremisti.
Perchè queste semplici considerazioni non vengono fatte dagli israeliani stessi?
E' compito dei governanti far comprendere che la pace può essere fruttuosa per tutti, anche per quei coloni che rabbiosi si rifiutavano di lasciare le terre occupate.
Gridiamo tutti: Basta!
Che la vita possa sorridere a tutti e che la Luce porti buoni consigli.

Thursday, January 01, 2009

Cari amici, vedere che le donne invece di essere portatrici di vita e di luce portano morte e tenebre non mi rinfranca.
C'è stata nella storia europea (che ha fatto danni anche nell'altra parte del mondo) una lady di ferro, ci sono state donne che hanno affiancato uomini assetati di sangue ed hanno collaborato con loro, ci sono donne che hanno il potere e che potrebbero gridare forte il desiderio di PACE ed invece continuano ad urlare il loro desiderio di guerra ....
Le donne potrebbero fare grandi cose se solo ascoltassero la parte del cuore che parla d'amore; siamo la metà del mondo, quella metà che dà la vita, quella stessa metà che gli uomini, nella storia, hanno sempre cercato di far tacere proprio perchè capaci di una magia che loro non possono fare. Dovremmo far sentire la nostra voce, il desiderio della nostra Madre Terra di essere fertile e portatrice di vita. E' un vero peccato che le donne arrivate al potere siano solo capaci di fare gli stessi identici discorsi degli uomini, in questo modo non ci potremo mai elevare e non potremo aiutarli ad elevarsi ...
Il Cosmo ci chiede altro, vuole da noi che guardiamo in alto e che cerchiamo di far corrispondere la vita su questa Terra come è la vita Universale.
Siamo donne e dobbiamo essere differenti, dobbiamo far ragionare gli uomini che ci sono accanto con il sentimento ed i sentimenti d'amore non mentono mai.
L'augurio di questo inizio di anno: che le stelle brillino sopra di noi e diano la spinta per parlare dei sentimenti più alti e più puri; che i popoli ascoltino le parole d'amore che vengono dai cuori delle donne madri; che le gerarchie ecclesiastiche ascoltino la voce della Madre; che questa povera Terra, con i suoi abitanti, possa vivere un'era di tranquillità.
E che la vostra scintilla brilli forte e potente.
Che sia così!