Questo blog usa cookie tecnici e cookie di terze parti per rendere più rapido e migliore il suo utilizzo durante la navigazione. Se vuoi saperne di più o modificare le impostazioni del tuo browser relativamente ai cookie, fino ad eventualmente escluderne l’installazione, CLICCA QUI.

Friday, January 16, 2015

Scrittura e codici segreti.

Mi viene da pensare a mia madre che scriveva le sue poesie ed i suoi racconti a mano, in bella calligrafia. Nei paesi nordici stanno pensando di insegnare a scrivere ai bambini direttamente sui computers: che grande errore! A parte il fatto che se un giorno dovesse esserci il grande black out in tutto il mondo, più nessuno sarebbe in grado di scrivere o leggere una scrittura manuale. Ma la poesia della scrittura a mano, in bella calligrafia, è una cosa inesprimibile.
Mia madre, poi, amava molto copiare e ricopiare nei suoi quaderni nuovi quello che aveva scritto. Forse era un modo per memorizzare le sue poesie. Ma anche i racconti, li ha scritti e trascritti in vari quaderni che io ho raccolto e che mi servono per scrivere la storia che sto raccontando: quella della mia famiglia.
Ma io scrivo sul pc, velocemente poiché le dita scorrono veloci come il pensiero per il fatto che ho frequentato una scuola commerciale che aveva anche dattilografia ed ero una delle migliori a scrivere anche sotto dettatura. Poi i lavori da dipendente che ho svolto negli anni hanno ancora aumentato la mia velocità. E nonostante questo, per scrivere ho bisogno di concentrarmi sui miei pensieri altrimenti la mente vaga ed il pensiero mi sfugge. Ed ecco allora che penso a mia mamma, che con la mente stava molto bene fino all'ultimo anno e non perdeva il filo del discorso anche se lo scriveva a mano, in bella calligrafia. Il suo rammarico era quello di aver perso la vista, ma cercava ugualmente, con la mano malferma, di scrivere i suoi pensieri ancora anche negli ultimi tempi. Perché una volta che si è iniziato a scrivere, non ci si può più fermare, E lei scriveva tutto a mano, in casa sua non mancavano mai le penne perché ovunque lei si trovasse doveva avere sotto mano una biro e un quaderno. E scriveva in bella calligrafia, come se ancora dovesse ricevere dalla maestra il voto per quella materia che ora non esiste più nelle pagelle. Hanno fatto delle riforme inutili, nella scuola, togliendo la geografia, la storia, la musica, educazione artistica, educazione fisica perché, dicono, i genitori hanno i soldi per far fare le materie "alternative" nelle ore pomeridiane. A parte il fatto che la crisi ha tolto i soldi ai genitori persino di pagare le mense o la merenda ai bambini ....
Ma togliere le materie essenziali è un grave errore. Come è un errore togliere l'insegnamento della scrittura a mano. A me piace ogni tanto scrivere con il pennino, come facevamo a scuola negli anni cinquanta, con l'inchiostro in cui intingere il pennino. Occorre essere molto attenti a non macchiare il foglio, occorre asciugare bene, senza strascicarlo, l'inchiostro in eccedenza, occorre sapere dosare la quantità di inchiostro nel pennino. Mi piace anche molto la penna stilografica, ancor di più la penna stilografica che si carica al posto di quella con la cartuccia già piena da cambiare. Ma di queste cose, i nostri bambini, sentono parlare? Sanno qual'è la differenza tra il pennino e la penna stilografica e la penna biro? Nei miei lavori da impiegata, mi sono trovata spesso a dover riscrivere a macchina o sul computer (sono datata quindi ho anche usato macchine da scrivere elettriche) documenti scritti a mano e so decifrare parecchie calligrafie (meno quelle dei medici, così complicate!!!).
Ebbene, quando più nessuno saprà scrivere a mano, più nessuno saprà decifrare le scritture manuali. E così non occorrerà inventare codici o macchine per decifrare i codici (come  Enigma) perché tanto nessuno saprà più leggere.
Ecco, io sono come mia madre: amo scrivere, amo leggere, amo decifrare ciò che gli altri hanno scritto. E sono felice di essere nata in un'epoca in cui si insegnavano le materie più importanti per la cultura umana: la scrittura e far di conto ...