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Monday, February 08, 2010

Carissimi amici, lo so non scrivo molto nel blog e di questo mi scuso. Facebook assorbe il mio tempo libero, mi preme condividere più appelli che posso per adozioni di gatti e cani e quindi non entro nel mio blog spesso.
Ma oggi vorrei condividere con voi alcune considerazioni su Avatar che ho visto sabato.
La storia è abbastanza complessa, se vogliamo, ma poi non così lontana da noi.
I soliti affaristi che, non contenti di aver sfruttato e distrutto la Terra, la nostra Grande Madre, si appropriano dei pianeti altrui e pretendono di sfruttare i minerali che vi sono nel sottosuolo. Peccato che il punto preciso di maggior giacimento coincida con il punto in cui il suolo è più sacro per i Na'vi (Na(ti)vi!!!). Quindi, occorre infiltrare qualcuno che possa carpire la loro fiducia e possa convincerli ad andare a stabilirsi "un po' più in là".
Ovviamente il nostro eroe alla fine preferirà trascorrere la sua vita con i Na'vi, ma non è questo che mi interessa.
L'analogia con la storia dell'uomo è ovvia: quello che fecero i conquistadores in Africa ed in America Latina, quello che fecero i francesi e gli inglesi nell'America del Nord, quello che fecero gli inglesi in India ed in Australia. La storia non ha fantasia perchè si basa su una logica che non ha etica e non ha rispetto per le altrui culture e vite.
La religiosità dei Na'vi è la stessa degli antichi popoli: i Nativi Americani, gli Aborigeni Australiani, i Maya, gli Actechi. La terra è la Grande Madre, o meglio, la Natura è la Grande Madre che tutti ci protegge ma non costringe nessuno a difenderla poichè lascia la scelta a ognuno di noi. Il libero arbitrio, la dualità tra ciò che è bene e ciò che è male, spetta ad ognuno di noi e raramente la Grande Madre ci aiuta in questa scelta. A meno che non senta di essere in sintonia totale. Ma il più delle volte, la sua ribellione significa la fine della vita umana. Non è così in Avatar, in cui la Grande Madre manda in aiuto i suoi figli "minori".
Il Vaticano, come sempre, sbaglia bersaglio nelle sue considerazioni: ha decretato che Avatar è un film che fa l'occhiolino al paganesimo ed allora sarebbe da evitare. Errore! Ed io direi: errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Non sono ancora contenti delle bugie che fino ad oggi ci hanno raccontato; non sono ancora contenti di essere andati a braccetto con i più criminali dei dittatori; non sono ancora contenti di suscitare avversione verso la Natura. Il Vaticano, non tanto tempo fa, disse che la Natura non è da adorare, non è da deificare. Non sanno ancora che ormai molti possono leggere il Vangelo di Tommaso e di Giuda? Non hanno ancora capito che possiamo conoscere altre parole di Gesù, parole che loro ci hanno tenute nascoste? Gesù parla di una Madre, che tutto soffre perchè non può difendersi. Il pontefice Giovanni Paolo I nel suo primo discorso parlò di "Madre", poichè Dio è padre ma soprattutto Madre. E sappiamo che fine ha fatto Giovanni Paolo I.
Anche Giovanni Paolo II parlava spesso di Madre e probabilmente non si aspettavano che l'attentato non avesse il fine positivo che ebbe; ottennero il risultato opposto e cioè che la sua personalità diventasse carismatica per il popolo cristiano. In effetti, credo che sia stato un Papa che abbia avvicinato a sè molte persone che con questo papa si sono, invece, allontanate definitivamente.
Ma non voglio dire che i cristiani debbano per forza allontanarsi dalla Chiesa di Roma.
Quello che voglio dire è che dobbiamo aprire la mente a molte porte, non dobbiamo parlare o pensare a stereotipi: tu segui lo sciamanesimo e quindi sei mio nemico; tu sei induista e quindi mio nemico; tu sei pagano e quindi eretico e quindi mio nemico.
In origine le religioni si assomigliavano tutte: in tutte le antiche culture si incontrano gli stessi dei, con diversi nomi ma uguali caratteristiche. Che abbiano avuto origine dagli Anunnaki o dagli Assiri o dagli Egizi o dai Maya non ha importanza. In giro per il mondo le testimonianze antiche ci parlano di uno stesso culto, il culto per il Sole, per gli Astri, per la Natura ...
Le religioni monoteiste sono nate successivamente, una dall'altra, trasfigurando, volendo o meno, i messaggi; gli animali sono diventati sacrificabili (anche in modo cruento), le donne sono diventate la nullità, la natura è diventata schiava degli uomini.
Allora, io mi domando: chi sono gli eretici? chi è puro? chi nel giusto?
E' giusto chi schiavizza la propria moglie e le proprie figlie? E' nel giusto chi sacrifica un animale sull'altare di un dio? E' nel giusto chi scava nella profondità della Terra causando ferite insanabili per arricchirsi? E' nel giusto chi schiavizza bambini innocenti per raccogliere dalla terra qualche pagliuzza d'oro? E' nel giusto chi costruisce ordigni che incendiano foreste intere? E' nel giusto chi costruisce centrali nucleari causando tumori, malformazioni e danni genetici per intere generazioni?
O nel giusto è chi cerca di lavorare onestamente per il proprio popolo, cercando di utilizzare, con rispetto, le risorse naturali per il benessere di tutti?
Gli Indiani d' America cacciavano i bisonti solo per il fabbisogno della loro tribù; i guerrieri più valorosi avevano il compito di cacciare per le vedove, gli orfani e gli omosessuali che erano ritenuti i veggenti del popolo e tenuti in gran rispetto. Solo dopo aver soddisfatto i bisogni di queste tre categorie, potevano cacciare per loro stessi e la propria famiglia e ritenevano che tutto questo facesse loro onore. I bisonti c'erano in grande quantità fino a che l'uomo bianco non è arrivato a costruire le ferrovie e dai vagoni non cominciò a cacciare sparando sugli animali senza fare nemmeno la distinzione tra animali vecchi o cuccioli.
Poiché gli Indiani erano vestiti di pelli, o non portavano nemmeno quelle come Cavallo Pazzo che vestiva solo con un perizoma, vennero ritenuti "selvaggi" e quindi sacrificabili e deportabili. Anzi, Custer li definì "animali", non appartenenti al genere umano.
Avevano invece una cultura avanzata: non conoscevano la proprietà privata poiché non si può vendere la Terra su cui l'Uomo cammina; rispettavano gli anziani che erano coloro che "sapevano" e "tutto conoscevano", erano la saggezza del popolo, la sua storia; rispettavano i bambini che potevano scorazzare da una tenda all'altra e sedere attorno al fuoco che più preferivano; rispettavano gli omosessuali, che ritenevano detenessero un segno divino; rispettavano le donne che scuoiavano i bisonti, sapevano come trattare la pelle, ammorbidirla e cucirla per fare abiti, coperte e coperture delle tende, cucinavano e preparavano la pelle essiccata mescolata con mirtilli ed altri frutti.
Probabilmente le antiche culture riconoscevano i punti in cui la Terra aveva maggior energia o magnetismo e là costruivano i loro templi, i loro cimiteri o i loro totem.
Pensiamo a quello che abbiamo perso ed a quello che potremmo riacquisire.
Ci sono film o libri che ci fanno rivivere tutto questo e ci aprono nuovi orizzonti.
Non permettiamo a nessuno di proibirli.