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Tuesday, May 12, 2020

Cronache da un diario - Segue

27/03/2020
Siccome le disgrazie non vengono mai sole, si aggiunge il mal tempo a colpire l'economia. Alberi da frutto, colture che nel primo periodo grazie alle temperature erano fiorite, adesso, negli ultimi tre giorni, con le nevicate ed il gelo vanno distrutte.
Uova di Pasqua, fiori dai fioristi, tutto da buttare. Sarà molto difficile riprendere, dopo.
Intanto, il contagio, che sembrava stesse diminuendo in Italia, ha ripreso a correre. E muoiono anche i giovani, contrariamente a quello che fino adesso si era detto.
10816 contagi nella sola Emilia Romagna.
28/03/2020
Non se ne vede un'uscita ed incomincia la crisi economica.L'Unione Europea non vuole aiutare, i paesi del nord non vogliono aiutare quelli mediterranei. E la gente, in meridione, protesta contro le banche. A Palermo sono entrati in massa in un super mercato e pretendevano di non pagare. Probabilmente la mafia vuole fare casino. Ma anche a Milano sciacalli occupano gli appartamenti di chi è ricoverato.
10.000 deceduti in tutta Italia.
29/03/2020
I morti aumentano,
Ormai anche le pompe funebri non sanno più come fare.
Il contagio è arrivato anche negli USA dove i vari governatori prendono decisioni autonome come quello dello stato di N.Y. che non vuole chiudere le attività e dove danno per scontato che morirà il 50% della popolazione. In Italia continua la quarantena che si protrarrà anche dopo il 3 aprile.
Molti anziani muoiono nelle case di riposo.
Anche in Africa 46 paesi colpiti.
Qui inizia ad essere un problema fame a causa della chiusura di molte attività.
30/03/2020
Anche dei medici albanesi sono arrivati in Italia per aiutare. Se avessi avuto un altro governo dubito che avremmo ricevuto così tanti aiuti.
61 medici, in totale, morti in Italia.
L'Europa non aiuta, siamo a paesi del nord contro quelli mediterranei.
La cosa sarà ancora lunga, certamente fin dopo Pasqua (12/04).
31/03/2020
La spesa, dovendo stare in paese per il divieto di uscire dal proprio comune sta diventando molto cara.
Molti hanno perso il lavoro perché con il fermo di tutte le attività (chiamato lockdown) le ditte sono andate in crisi.
Il virus pare stia rallentando ma ci sono ancora morti e ricoverati.
E sta diventando crisi economica.
Apple (la nostra cagnolina) resiste, con cortisone tutti i giorni, mangia e si riposa. Per 4 giorni non ha avuto voglia di uscire (possiamo solo andare a 250 metri dalla nostra abitazione), ma questa mattina è uscita per una passeggiata breve.
12.428 deceduti ad oggi in Italia
40.000 deceduti in tutto il mondo.
02/04/2020
1.000.000 di contagiati in tutto il mondo
Sta diventando normale non vedersi, ma sentirsi solo per telefono; sta diventando normale non incontrare nessuno quando si portano fuori i cani. Avevo delle visite, ma mi hanno telefonato: gli ambulatori hanno l'ordine di rimanere chiusi fino al 30 aprile.
04/04/2020
681 morti in Italia
1238 guariti
2886 positivi
Le persone iniziano ad essere stanche della situazione.
Ancora dobbiamo stare chiusi in casa, questo è certo. L'epidemia è in corso e sarà lunga.
08/04/2020
Da un mese tutta l'Italia è chiusa, negozi chiusi, tutto fermo, tutto deserto.
C'è ancora chi non sta alle regole (restare a casa, indossare le mascherine che per altro non si trovano, distanziamento personale, lavarsi le mani, disinfettarle e disinfettare tutto quello che si tocca, non abbracciarsi, non dare le strette di mano), ma la maggior parte delle persone seguono le indicazioni del governo. Dopo Pasqua, forse, qualcosa si riaprirà, principalmente per fare in modo che l'economia possa riprendere, piano piano. L'Unione Europea non ha nessuna intenzione di lasciare che l'Italia abbia fondi, mentre anche in Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, come negli USA, il virus avanza. Forse l'Italia, essendo entrata in emergenza prima, prima ne uscirà.Ma occorrono molti soldi perché in un mese artigiani, commercianti, piccole e grandi imprese sono andati in crisi. La povertà è aumentata. Le persone ancora dovranno stare in casa fino a maggio. Niente Pasqua, niente 25 aprile, niente 1° maggio.

Ricordi

Sulla Gazzetta di Parma di oggi ho trovato un articolo in ricordo di un mio ex collega, Bruno Guareschi. L'avviso della sua morte era sul giornale di domenica ma mi era sfuggito.
Bruno era una persona gentile e buona. Io ero l'ultima ruota del carro della ditta Cavazzoni, facevo funzioni di commessa e aiuto segretaria ed oltre ad essere a disposizione dei clienti in negozio scrivevo le lettere che il titolare ed i colleghi più anziani mi passavano da battere a macchina.
Bruno faceva funzioni di direttore dei lavori, seguiva gli operai. Ma nella sua vita privata aveva il grande cruccio del fratello minore che, a causa di una malattia, era rimasto disabile. Era restio di parlare della sua vita privata, Bruno, ma quando seppi del fratello e della difficoltà a gestirlo, mi ero proposta per aiutare Bruno, nel mio piccolo. Io ho sempre fatto volontariato e mi sembrava di poter essere d'aiuto invitando, ogni tanto, Claudio a casa mia. Anche dopo essermi licenziata dal lavoro, Claudio mantenne la sua abitudine a venirmi a trovare, un po' a tutte le ore.
Così fu per alcuni anni.
Poi 25 anni fa ho cambiato casa e non ho avuto più notizie né di Bruno né di Claudio.
Mi dispiace tanto per la perdita di Bruno, anche perché adesso Claudio, ricoverato in clinica, si sentirà molto solo senza il suo fratello maggiore.
Caro Bruno, fai buon viaggio. Hai fatto tutto quello che potevi, puoi finalmente riposarti ... Ti ricorderò sempre per la tua cortesia e gentilezza.

Sunday, May 10, 2020

Tutto andrà bene?

Ci siamo riempiti in questi ultimi due mesi di frasi fatte da far rimbalzare in ogni post, in ogni tweet, su ogni balcone: "Andrà tutto bene", "Restiamo a casa", "Io resto a casa", "Insieme ce la faremo".
Abbiamo cantato Bella ciao e l'Inno di Mameli, hanno cantato ogni canzone dai balconi.
Ma non so se ce la faremo.
Non so se andrà tutto bene.
In due mesi abbiamo visto scene di ospedali pieni di ammalati, abbiamo visto cortei di camion con le bare; i negozi chiusi, le attività bloccate, i parchi chiusi.
E via via la voglia di cantare, la voglia di crederci se n'è andata.
Siamo arrivati a maggio senza poter vivere i mesi che lo hanno preceduto; io, che ho sempre cantato in vita mia e che stavo ritrovando la voglia di cantare dopo l'elaborazione del lutto di mia madre (otto anni fa), ho riperso la voglia di prendere la chitarra.
La vita è un fatto strano, se non riusciamo a viverla attimo per attimo quella vita non tornerà mai più.
E nella nostra famiglia difficilmente torneranno i tempi in cui prendevamo tre chitarre, una fisarmonica e cantavamo in compagnia.
Ci siamo sempre stretti, senza tante parole, solo cantando.
Ma non so se ci riusciremo ancora.
Insieme, forse, ce la faremo.
Forse andrà tutto bene.
Me lo auguro sinceramente.

Saturday, May 02, 2020

TEMPO SOSPESO

Mi piace molto, in casa, mettere "addobbi" o disegni che mi facciano vedere il passare del tempo.
E' una cosa che faccio almeno da una decina d'anni, se non di più ...
Mi piace particolarmente il Natale, ma subito dopo, in attesa del Carnevale, metto disegni con maschere; passato il Carnevale, preparo la casa alla festa di Primavera, la Pasqua.
Metto disegni con vignette che ricordano San Valentino, la Festa della Donna e sempre, appesi alle tende, ci sono foglie o cartoncini colorati con i nomi di chi ci ha lasciato.
Ma quest'anno non sono riuscita a stare dietro alle festività.
Premesso che non c'è stato proprio nulla da festeggiare.
Ma non mi è venuta nemmeno voglia di ricordare queste festività passate prima con la preoccupazione, poi nel silenzio e nel distanziamento famigliare.
Stiamo vivendo il Venti-Venti (come lo hanno chiamato a Capodanno) senza poter avere il modo di vivere il tempo ... siamo passati dal Natale e Capodanno, in cui sembrava che tutto andasse normalmente, all'oscurità più cupa.
Sono state perse molte persone, che erano madri, mogli, nonne, padri, mariti, nonni ed abbiamo perso la voglia di cantare dei primi giorni, tutti ai balconi.
Ora attendiamo con ansia di poter rivedere qualche congiunto, sorelle, madri, padri, nonni, fratelli che per due mesi, anche solo perché abitano in comuni differenti, non abbiamo potuto abbracciare.
E non potremo, ancora, abbracciarli perché si ricomincerà, forse, a vedere qualcuno in giro, qualche negozio aperto ma dovremo ancora stare distanti per non correre il rischio che il virus ci colpisca o colpisca altri.
E viviamo in un tempo sospeso.
Facendoci coraggio, cantando Bella Ciao e l'Inno di Mameli, ma distanti, impauriti, intristiti, timorosi.
Ed arriverà anche la Festa della Mamma, da festeggiare forse ancora in video conferenza; arriverà il 2 giugno, con ancora qualcuno che farà polemiche ma ancora incerti su come muoverci.
Arriverà l'estate e immediatamente canteremo "L'estate sta finendo" guardandoci ancora incuriositi verso una stagione corsa via ....
Il tempo sospeso, congelato, come quando muore una persona cara e non si sa come elaborare il lutto.
Un anno sospeso, che forse i libri di storia ricorderanno per i troppi morti, per gli esami non dati, per i medici richiamati dalla pensione ed i giovani chiamati "alle armi" senza aver potuto prendere una specializzazione, mandati allo sbaraglio e pure loro, alcuni, caduti cercando di salvare vite.
Un tempo sospeso, non vissuto.
Un anno che passerà ....