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Thursday, August 20, 2015

Soggiorno in Etruria - Considerazioni - Seconda parte

La cosa positiva che ho potuto notare viaggiando nel viterbese sono i campi, molto estesi, di pannelli fotovoltaici e le grandi pale eoliche.
Sono ambientalista convinta che si debba preservare il paesaggio naturalistico e storico della nostra bella Italia, ma devo dire di essere entusiasta nel vedere che si fanno degli sforzi per uscire dallo strangolamento del petrolio ed utilizzare fonti di energia alternativa.
Non so quanto di questa energia prodotta in modo ecologico venga utilizzata in realtà dagli abitanti di questa bella provincia; non so se dietro questi grandi investimenti ci sono multinazionali o interessi politici e non so neppure se ci sono interessi mafiosi.
Ma so per certo che ormai dovrebbero essere utilizzate solo fonti di energia rinnovabili ed ecologiche; so che da quando il denaro è misurato in petrol dollari la nostra vita è diventata impossibile; so che la nostra bella Italia ha vento e sole ed acqua da poter utilizzare per creare energia.
Sinceramente, i campi fotovoltaici non rovinano la vista ambientale ma anzi, se messi in campi altrimenti non coltivati e non curati possono essere una alternativa; le pale eoliche se messe nei crinali possono incamerare molto vento per generare energia. La vista, da lontano, non è male, anche se l'anno scorso ci è capitato di passare quasi sotto ad una di queste pale ed un po' mi ha inquietata; ma se messe in zone non abitate, sui crinali delle vette, non credo che possano creare disagio agli umani.
Insomma, il nostro territorio è stretto e lungo, è vero, ma se studiato approfonditamente e rispettato, può donarci tanto.
L'essenziale è amministrarlo con rispetto, amore, devozione per il bene di tutti perché il territorio, l'ambiente, è un bene di tutti.
La cosa pubblica - res-pubblica - è nostra, a noi sta utilizzarla per il bene del paese e dei cittadini.
A noi cittadini spetta scegliere dei bravi amministratori, che amministrino ben sapendo di essere dei nostri dipendenti, pagati da noi; amministratori che sappiano che se non fanno bene il loro compito devono pagare se sbagliano.
Chi rompe paga, dice il detto ... purtroppo, i cocci sono dei cittadini.
Per questo motivo, noi cittadini dobbiamo fare il nostro dovere che è anche il nostro diritto: dobbiamo essere i primi a rispettare i nostri paesi, i nostri borghi, i nostri parchi e dobbiamo scegliere bene quando andiamo a votare per essere sicuri di eleggere le persone giuste per i posti giusti.

Tuesday, August 18, 2015

Soggiorno in Etruria - Considerazioni

Prima di tutto chiariamo di cosa stiamo parlando: provincia di Viterbo, l'antica Tuscia (Etruria del Sud), alto Lazio, maremma laziale.
Terra di antichi ritrovamenti di sepolcri e città etrusche, ha una campagna fertile, ancora molto immersa nella natura sebbene molto abitata e lavorata.
Terra rispettata dai propri abitanti ma non dai propri amministratori.
Percorsi meravigliosi, immersi in una natura rigogliosa e generosa che fa da bersot naturale e rinfresca i viaggiatori accaldati, sono attraversati da strade a dir poco dissestate. Buche ed asfalto sconnesso costringono il guidatore a slalom irregolari con il risultato di una guida a zig-zag da ubriaco.
Inoltre, se la civiltà si misura sul grado di rispetto verso gli animali, mentre quelli da reddito godono di una buona salute, godendo parte della loro vita in libertà, in spazi aperti (che siano essi bovini, ovini, equini o volatili), ho notato la quasi totale assenza di felini (tranne a Civita di Bagnoregio nel cui borgo questa specie viene rispettata e curata non senza difficoltà, immagino, vista la distanza da un qualsiasi ambulatorio veterinario).
Sono venuta a conoscenza, per caso, di volontari che si sono visti avvelenare i gatti che accudivano sia a Tuscania che a Soriano. D'altra parte gatti non ne ho visti né a Viterbo città, né a Tarquinia, né a Canino. L'anno scorso ne avevo visto qualcuno a Farnese, ma quest'anno non ho visto gatti e la cosa mi ha stupita non poco; prima di tutto perché questa gente ama gli animali, da quanto ho potuto vedere. Cani ce sono tanti, oltre ai già citati animali da cortile e da reddito.
Quindi? Vorrei ricordare alle amministrazioni ed alle popolazioni di questa bellissima provincia che i gatti sono gli unici che possono salvare da conseguenze disastrose causate dai topi e nei borghi antichi non posso credere che di topi non ce ne siano. I topi, quelli delle fogne (fogne peraltro carenti in queste cittadine, vista la facilità di allagamento per un semplice acquazzone), portano leptospirosi e, alla peggio, la peste, quella "rovina" che nei secoli passati ha mietuto così tante vittime.
Alle amministrazioni, poi, di qualunque colore esse siano, ricordo che in un luogo di così alto valore culturale e turistico le strade sono assolutamente necessarie vista la totale assenza di parcheggi e tangenziali (il territorio, effettivamente, non permette di costruire grandi vie di percorrenza. I borghi antichi hanno borghi, viuzze, scalinate e sono situati chi in collina chi in cime più alte). Le strade esistenti, se tenute con cura, permetterebbero un viaggio bellissimo, con la sola preoccupazione di godere dei bei panorami. Vorrei, inoltre, ricordare che la civiltà si misura anche nella raccolta differenziata dei rifiuti: ho notato raccoglitori di questo tipo solo a Soriano (qualcosa ...) e a Canino ma attorno ai cassonetti c'erano, comunque, rifiuti sparsi. Io che sono pignola in questo ho raccolto plastica da terra per metterla nel giusto contenitore. Ecco, un turista che siede nella piazzetta di Canino, quella coi bei pini mediterranei e la statua di Luciano Buonaparte e vede i rifiuti rotolare nella via o accantonati accanto ai cassonetti ... be', ecco, non gode di una bella vista ed il paese non godrà certo di una bella reputazione.
In questa bellissima regione ci sono pochi alberghi ma tantissime strutture turistiche quali bed & breakfast ed agriturismi: a voi, operatori del settore, suggerirei di fare rete il più possibile. Intendo dire che se vi uniste e vi aiutaste un po' di più potreste beneficiare dell'aiuto reciproco e scambiarvi i turisti poiché so di agriturismi, per esempio, che fanno solo ristorazione e non danno camere quindi potreste appoggiarvi ai b&b. Viceversa i b&b che fanno solo colazione potrebbero mandare i propri ospiti a pranzare negli agriturismi della zona: questo significa fare rete. Ed inoltre potreste diventare una potenza economica capace di far sentire la propria voce presso le amministrazioni per avere più servizi come strade tenute bene e fognature resistenti alle bombe d'acqua.
Ecco, per carità, queste sono solo mie considerazioni, non mi permetto di chiamarli suggerimenti. Ma da viaggiatrice quale sono sempre stata, non semplice turista che morde e fugge senza curarsi di ciò che vede, amerei più cura del mio bel paese. Ho viaggiato tanto in Francia ed Inghilterra ed ho visto come questi popoli siano capaci di fare reddito anche con le sole visite delle chiese o dell'albero dove il cavallo di Napoleone si è fermato a fare pipì.
E' mai possibile che in Italia, culla di arte, storia e cultura, non si riesca ad avere un paese ordinato, bello, ospitale?
Vogliamo finire come la Grecia, madre di tutte le storie e le culture, dove i tedeschi stanno comprando gli accessi sulle isole più belle? (notizia odierna).
Per favore, "politici ed amministratori", ve lo chiedo in ginocchio: abbiate pietà del paese che vi ha dato i natali e vi mantiene e cercate di impegnarvi meglio di così!

Sunday, August 16, 2015

Soggiorno in Etruria

Giovedì 6 agosto: Luca si ritrova con una spalla dolorante per cui stiamo a riposo nel b&b. Alle 17 andiamo a Tuscania per vedere se riusciamo ad incontrare il titolare della libreria L'Unicorno. Infatti, riusciamo a trovare la libreria aperta; il titolare, Enzo Valentini,  è autore di alcuni libri sui Templari, ci fermiamo a parlare, a scambiarci gli indirizzi ed acquistiamo alcune cose, tra cui il suo libro "Storia segreta dei Templari".
Venerdì 7 agosto Luca è ancora dolorante, ma decidiamo di andare ugualmente a Sutri. Il borgo è bello ma la cosa veramente interessante è il parco archeologico, con sepolcri etruschi in vista, in mezzo al verde. Il parco è anche attrezzato con i giochi per i bimbi e ci sono prati verdi su cui sedere per una sosta. Poco distante, l'anfiteatro, visitabile con biglietto che comprende anche la visita al Mitreo, divenuto poi cappella cristiana. Io ho seri problemi di malessere per cui dall'anfiteatro sono dovuta uscire a causa di una forte nausea; anche il Mitreo non sono riuscita a visitarlo, troppo scavato in profondità. Sento il peso della storia etrusca, sento che sia le tombe, sia l'anfiteatro e il Mitreo sono intrisi di troppa sofferenza. Comunque tutto è tenuto con molta cura, la gente è cordiale, ma come in tutti i paesi dell'Etruria (tranne Civita di Bagnoregio) non ci sono gatti. Le strade per raggiungere ogni meta sono mal messe, con buche ed asfalto rovinato. Peccato, perché ci sono alcuni tratti di strada veramente belli, con vegetazione che copre dal sole accecante e rinfresca l'aria.
Sabato 8 agosto (Santa Erminia) siamo ancora a Tuscania. C'è un bellissimo negozio di arte etrusca dove l'anno scorso avevamo comperato alcune opere e speriamo di trovarlo aperto. Infatti, essendo sabato, la titolare (ed artista) ha aperto anche la mattina. Comperiamo due coppie di gatti, due capitelli ed un gufetto. Visitare Tuscania non stanca mai, ormai la conosciamo molto bene ed anche Briciola ed Apple conoscono già le strade.
Domenica 9 agosto andiamo a Canino, passando per Alverna, bel paesino molto turistico, con piscina e campi da tennis. Canino è il paese natale di Paolo III Farnese; la sua statua si trova proprio ai piedi della Torre del Castello Farnese, i cui resti sono abitati da varie famiglie a quanto pare. Tutta l'Etruria è stata a più riprese distrutta e ricostruita, sono stati utilizzati pezzi di antiche vestigia per costruire le abitazioni nei secoli. Scavando scavando, si trovano vari strati di secoli passati e Canino non è da meno. Facciamo un giro per il paese ed arriviamo ad una bella piazza, ombreggiata da pini secolari. Qui troviamo una statua di Luciano Buonaparte, ricordato ancora volentieri dal paese perché portò la cultura della sua epoca. La vista, da una specie di belvedere, è mozzafiato. La natura ha il sopravvento su tutto e le antiche sepolture vengono utilizzate oggi come magazzini o altro.
E', comunque, un paese da visitare.
Lunedì 10 agosto decidiamo di andare a Bolsena. Il tempo si sta già guastando, per cui il viaggio è abbastanza agevole e fresco. Arriviamo a Bolsena e parcheggiamo, vedendo già dei grossi nuvoloni che stazionano sul lago. Ci facciamo un giro nella contrada alta, facciamo amicizia con un cagnolino, anzianotto, che staziona davanti alla sua casa. Giriamo tutta la contrada che porta al museo, contrada veramente bella e tenuta molto bene ma le nuvole iniziano a scontrarsi ed inizia a tuonare. Decidiamo di tornare alla macchina, quando sentiamo le prime gocce; nel giro di pochi minuti le prime gocce si trasformano in bombe d'acqua. Il viaggio di ritorno è avventuroso, fra strade mal ridotte e macchine che ci seguono in fila, con i fari accesi; Luca riesce a mantenere l'auto, fra acquaplaning e secchiate d'acqua. Tuoni e fulmini e acqua a catinelle, tolgono il respiro e la visibilità che è pari a zero. Procediamo piano piano, arrivando a Montefiascone che è già tutta allagata. Strade trasformate in fiumi ci fanno procedere con cautela. Briciola ed Apple sono appiattiti sul sedile, attaccati alle loro cinture di sicurezza. Arriviamo al b&b trafelati, ringraziando il cielo; anche qui c'è stato un forte acquazzone che ha rinfrescato moltissimo l'aria. Qui, di sera, si respira e si cena all'aperto molto volentieri, in estate; ma questa sera ceneremo con felpa e giubbetto perché la temperatura si è abbassata drasticamente di almeno dieci gradi, Infatti, in questi giorni la temperatura ha raggiunto i 40 gradi ma al ritorno da questa gita abbiamo visto che era scesa a 18 gradi.
Martedì 11 agosto: torniamo a casa, dopo una abbondante colazione consumata all'interno del b&b perché c'è veramente molto fresco. Sono triste per il rientro, ma so che anche quest'anno questa vacanza mi rimarrà nel cuore e nell'anima e mi servirà per tutto l'anno. La cordialità di Fiammetta, Sullo e Ves; il sole che ci ha abbronzati; la natura che ci ha accolto; i panorami che i nostri occhi hanno visto; i buoni piatti della cucina di Fiammetta e Sullo, che ci hanno rifocillato tutte le sere; ecco, queste sono le cose che riempiono il cuore di serenità. Quella serenità che ogni tanto ci viene a mancare durante l'anno e che faticheremo a trovare a casa, visti i lavori ancora tutti da fare, i mobili da rimontare e le pulizie dopo i tinteggi, nonostante il lavoro costante di questi giorni a casa fatto da Sarah.
Grazie Etruria; grazie Fiammetta, Sullo e Ves. La vostra accoglienza, sempre così cordiale, ci fa sentire come a casa nostra e salutarvi è triste come se dovessimo allontanarci dai nostri famigliari. Fiammetta, carissima amica, grazie ancora di tutto. Speriamo di poterci rivedere anche l'anno prossimo.

Saturday, August 15, 2015

Soggiorno in Etruria - seconda parte

Il mercoledì 5 agosto siamo andati a Civita di Bagnoregio. Dopo aver preparato il nostro zaino termico con i panini e l'acqua e la borsa termica con l'acqua per Briciola ed Apple, dopo aver fatto la prima passeggiata con i cani per far espletare i bisogni primari, siamo partiti. La giornata è caldissima, abbiamo raggiunto i 40 gradi. La strada che prendiamo è la stessa che ci porta verso il lago di Bolsena, per poi proseguire verso Bagnoregio. In questa zona, attorno al 1650 un grande terremoto ha sconvolto questo paese che era formato da tre contrade; due di esse, con lo sconvolgimento del terremoto, sono crollate (erano in collina) mentre la terza contrada, Civita, è rimasta sul crinale. Il risultato è sconvolgente: Civita di Bagnoregio è isolata, su un cucuzzolo, attorniata da calanchi profondi. Per raggiungere Civita, abitata durante l'anno da sole 10 persone, occorre arrivare quindi a Bagnoregio dove si lascia, alla fine del paese, la macchina in parcheggio. Un primo tratto di strada a piedi ci fa raggiungere un bel vedere, da dove si può osservare questa vista sconvolgente fatta di calanchi profondi ed in mezzo, quasi come fosse in mezzo ad un cratere, questo paese che rimane su un piccolo fungo di terreno. Civita viene definita "il paese che muore" perché ogni anno il terreno cede di 7 cm. e prima o poi tutto crollerà con un risultato impossibile da prevedere. Dopo aver raggiunto il bel vedere, abbiamo percorso ancora un buon tratto a piedi, in salita, per raggiungere l'inizio del ponte che unisce Civita a Bagnoregio. C'è un biglietto di pedaggio da pagare, biglietto economico ed il cui prezzo la visita vale assolutamente; al ragazzo che ritirava i biglietti chiedo se i cani possono entrare nel paese e mi risponde che sì, i cani possono entrare ma tenuti al guinzaglio. "Certamente, guardi, ho anche i sacchettini per pulire", rispondo. Il ragazzo mi guarda quasi stupito: "Ah, non si preoccupi per quello, signora. E' che in paese ci sono molti gatti ed i civitesi ci tengono moltissimo quindi non devono essere disturbati!". La cosa mi rende solo felice. Procediamo, dunque; il ponte è sospeso nel vuoto ed Apple, vista l'altezza, si è messa ventre a terra e quasi non vuole camminare. Briciola, da cane strafottente quale è, procede, invece, baldanzoso; probabilmente il suo esempio ha aiutato Apple e così, dopo una buona mezz'ora sotto il sole cocente, in salita, in mezzo ai tanti cinesi in visita, raggiungiamo l'entrata di Civita.
Il paese è tenuto benissimo; il ragazzo che controllava i biglietti mi ha detto che durante l'anno ci vivono solo in 10, ma le case sono state acquistate da gente molto ricca, sono state ristrutturate in modo da essere "di lusso ... se potesse entrarci vedrebbe che meraviglia!". Pare che anche un noto psicologo che appare spesso in televisione abbia comperato casa qui. Un investimento, penso, un po' azzardato vista la definizione del paese ... ma varrebbe la pena, poterci trascorrere qualche mese in santa pace. Civita non è grande, è fatto di vicoli e vicoletti, con tanti ristoranti e negozi di souvenirs e ... tanti gatti! In realtà sono molto magrolini, ma sono i veri padroni di questa antica contrada. Si avvicinano ai turisti, abituati alla presenza umana, in cerca di qualche briciolina. Noi giriamo per Civita, Luca approfitta per fare molte fotografie ed alla fine ci sediamo nella piazzetta per mangiare i nostri panini. Un gruppo di Lupetti, i boy-scouts più giovani, molto rumoroso, sta facendo dei giochi alzando parecchia polvere, la polvere della piazza. Un bimbo tedesco si siede vicino a noi, con la sorella ed i genitori, ed inizia a fare carezze a Briciola che, come al solito, non le disdegna.
Finito il mio primo panino, noto due gatti che si avvicinano ai bambini in cerca di qualche briciolina; uno, soriano, magrino, mi ricorda la mia Psiché e credo proprio che sia una giovane femmina, cacciatrice, coraggiosa. Un altro, bianco e nero, più timoroso cerca di prendere qualcosa ma la femmina è più veloce. Decido di donare il mio secondo panino a questi felini dolcissimi e così mi avvicino con cautela; un pezzettino alla piccola soriana ed un pezzettino al bianco e nero. Mi accorgo che questo non ha i dentini e si mette tutto il mio dito in bocca, quasi a succhiarlo ... nel frattempo si avvicina un altro micio bianco e nero, questo con tutti i suoi dentini ed un altro, tutto nero, giovane come la sorianina, magro e timoroso che allunga le unghie per prendere il suo pezzetto di panino ... Così, un pezzo a lui, uno a lei, uno all'altro e uno, un po' distante, al quarto ... in pochi minuti il mio panino finisce ma quattro pancini hanno potuto godere di un panino di tutto rispetto, fatto con amore, con prosciutto crudo e sottiletta ...
Verso le tre, allo scadere del parcheggio, ci avviamo all'uscita del paese per fare a ritroso tutto il percorso, ancora sotto il sole cocente ... vedo l'ora di raggiungere il b&b per un bel tuffo in piscina! La visita a Civita vale tutta la fatica, consiglio a chiunque di non perdere l'occasione perché questo paese, veramente incredibile, è magico.

Continua ....

Wednesday, August 12, 2015

SOGGIORNO IN ETRURIA

Domenica 2 agosto siamo partiti per raggiungere il bed&breakfast Lo Stregatto, che si trova poco oltre Tuscania. Da Reggio Emilia a Firenze abbiamo avuto un viaggio gradevole perché in appennino aveva piovuto per un paio di giorni rinfrescando un po' anche la pianura. Arrivati all'altezza di Firenze abbiamo cominciato a boccheggiare per il caldo afoso e solo arrivati a Viterbo abbiamo ripreso a respirare. Finalmente arrivati siamo stati accolti calorosamente da Fiammetta, Sullo e Ves, arrivato anche lui al b&b da poche ore. Silvestro, Selvaggia e Frida, i tre cagnolotti del b&b erano già stati chiusi nel loro recinto per non farli scontrare con Briciola ed Apple. L'aria qui è sempre fresca, essendo un po' in collina.
Arrivati, mi sono subito tuffata in piscina, per rinfrescarmi. Alla sera, cena con Fiammetta e Sullo.
Lunedì 3 agosto siamo rimasti a Tuscania: mi piace tantissimo questa piccola cittadina, chiusa nelle mura; mi sento tranquilla, i cani possono passeggiare serenamente anche se qualche volta si incontra qualche loro simile e Briciola si lascia andare a qualche approccio animoso. Tuscania è bella, tenuta benissimo; l'unico dispiacere lo si prova solo notando quanti negozi sono chiusi a causa della crisi e quante case sono in vendita. Ma è tenuta veramente bene. Tra l'altro in agosto si svolge la sagra del baccalà che dura quasi una settimana, con luna park e bancarelle.
Siamo rientrati al b&b a metà pomeriggio, io mi sono goduta la piscina e poi, alla sera, la cucina di Sullo e Fiammetta ci ha rifocillato abbondantemente. Siamo amici, dall'anno scorso, ci teniamo in contatto anche durante l'anno ed è piacevole sedere a tavolo con loro, in amicizia poiché come b&b non sarebbero tenuti a farci da cena.
Il martedì 4 agosto siamo andati, su insistenza di Luca a Soriano. Ci sarebbero un castello ed un giardino da visitare, ma entrambi sono chiusi; il castello viene aperto solamente durante il fine settimana o in occasione di particolari manifestazioni, mentre il giardino non riporta nessun orario. Soriano è un paese confusionario; la veduta dal basso è molto bella poiché si staglia questo castello enorme che è stato anche carcere di massima sicurezza; anche da una specie di bel vedere si vede un bel panorama, ma il paese, frequentato senza divieti da tir e camion, tra vicoletti stretti e scalette, è faticoso da frequentare con i cani, non si può camminare in sicurezza, non ci sono marciapiedi e c'è un forte inquinamento. Veramente, mangiare seduta al tavolino di un bar in mezzo al traffico non è il massimo. Infatti abbiamo cercato un forno, abbiamo comperato due pezzi di focaccia ed abbiamo cercato quello che mi è sembrato l'unico posto un po' riparato, sotto gli alberi, fuori dalle mura. Una signora mi ha chiesto consigli (come se avessi in fronte un neon che indica: qui abita una volontaria gattara) su come salvare dei gatti, Infatti i suoi vicini li avvelenano tutti ... in realtà, in tutto il paese non ho visto un gatto ... siamo rientrati furiosi, Luca perché voleva visitare il castello, io perché proprio non ho goduto per niente questo paese.
Continua ....