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Tuesday, April 24, 2018

RICORDI

Sette mesi sono passati dal giorno in cui ci siamo salutati.
Dopo averti aiutato a vestirti, ti ho lasciato, in compagnia dei tuoi amici.
Eri contento; da alcuni giorni pareva tu stessi meglio, mangiavi con appetito ed eri contento perché vedevi che i lavori in casa tua stavano procedendo velocemente. Avevi programmato la giornata che ti aspettava: visita a tua madre e poi ristorante, dove poter pranzare in compagnia.
Ti piaceva andare al ristorante, conoscevi benissimo tutti quelli migliori, con i piatti che ti piacevano di più. Non eri un gran mangiatore ma eri un conoscitore della buona cucina.
Ti piaceva anche cucinare e nonostante tu dicessi di aver perso il gusto, riconoscevi se un piatto non era fatto come la ricetta richiedeva.
Sono passati sette mesi, da quel giorno. A me sembra ieri.
Nonostante questo, sto riprendendo la mia vita.
Ho tante cose da fare; il mio ultimo racconto ancora non l'ho ripreso perché ho altre cose a cui pensare.
La mia vita, come ti avevo raccontato ultimamente, non è mai filata liscia e richiede sempre soluzioni, faticose, in salita.
Ma ti penso, sempre.
Non potrò mai dimenticarti, ma sto iniziando a ricordarti senza dolore. 
Sono felice di averti conosciuto, sono felice di esserti stata vicina nel momento più difficile della tua vita.
Vola libero, non ti voglio trattenere ... i miei pensieri sono più sereni, nei tuoi riguardi. E ricorda:
"Prendi il meglio dei giorni passati, vai avanti, non ti fermare ...".

Saturday, March 17, 2018

FOGLIE DISPERSE NEL VENTO

Un altro amico che se ne va, altri ricordi si accumulano per lasciare il posto alla tristezza.
Ed ogni volta, ogni foglia che si stacca dal nostro albero della vita, è come se un pezzo di noi ci lasciasse.
Le nostre vite si sono incrociate spesso, nel tempo; io sono entrata in Viva la gente quando tu l'avevi lasciata da poco, ma poi ti ho ritrovato collega di Luca. Siamo andati in montagna per alcuni anni, in vacanza insieme; ci trovavamo a cena anche con Vittorio, con le nostre famiglie e i nostri figli; ti vedevamo al craal, poi con la tua nuova attività.
Amici, sempre, come se ci fossimo visti il giorno prima anche se magari passavano i mesi ... o gli anni.
Ma quando ci sono cose in comune, non ha importanza la quantità di tempo che si passa insieme, quello che conta è il come, bastava una chitarra, oppure qualche ricordo ....
Claudio, ti ricorderemo, sempre, nei nostri cuori.
Fai buon viaggio e quando incontrerai Vittorio, Pietro e Roberto salutali da parte mia.

Monday, March 05, 2018

PUBBLICITA' MALEDUCATA

Mi domando quante volte guardiamo, passivamente, la pubblicità che scorre in ogni momento, su ogni canale, in televisione.
Premetto che io, proprio per un mio problema di memoria breve, non ricordo mai il prodotto pubblicizzato, confondo le marche e la pubblicità, per questo motivo, non attacca su di me. Non acquisto nulla di griffato o di marca, se non quando ci sono delle offerte in qualche iper.
Ma ultimamente, mi sono accorta di alcune pubblicità veramente maleducate o addirittura che pubblicizzano comportamenti poco etici.
Qualche esempio:
- Capsule monouso Dixan: c'è un uomo, probabilmente separato, che aspetta a cena  i figli (non ricordo se c'è anche una ex); acquista delle pizze pronte, nel toglierle dall'incarto si sporca la camicia, prende gli incarti e li getta dalla finestra in un cassonetto, che si trova proprio sotto la finestra, di indifferenziata. Ricordo che gli incarti delle pizze, se sono sporchi, vanno nell'organico.
- Lenor unstoppeble: c'è una "esperta" americana che parla di queste sfere che profumano il bucato, "sfera più, sfera meno" e non seguendo il dosaggio versa il prodotto straripando dal dosatore sprecando parecchio materiale che cade a terra ed inquinando maggiormente anche l'acqua del bucato in lavatrice.
- Pubblicità dei giochi d'azzardo, poker e casinò nonostante si dica, nella pubblicità, che il gioco dà dipendenza.
- C'è una pubblicità (non ricordo il prodotto) in cui c'è la canzone di Modugno (Ciao ciao bambina) ed un ragazzino che passa da un vicolo, accompagnato da un prete, dove ci sono stesi dei panni, sexi, rossi di una donna.
- Dolce e Gabbana: i loro profumi vengono sempre pubblicizzati con scene sensuali che evidenziano le parti intime maschili; una è con una donna che infila la mano nello slip dell'uomo e la scena si chiude con un ferma immagine.
- Hyundai: per guardare la macchina, un ragazzo sbatte il pallone da pallacanestro in faccia ad un altro ragazzo.
- Polo: il ragazzo, probabilmente principiante, guida con accanto il padre e, nonostante si veda perfettamente che sta arrivando un pedone, non frena: per fortuna la macchina frena da sola. Ma chi guida deve mantenere una velocità contenuta e deve avere i riflessi pronti per poter frenare.
Se ne vedo altre ve le elencherò.
Ma ritengo che se ci facessimo sentire a voce alta contro queste pubblicità in cui maleducazione, utilizzo del corpo umano, comportamenti inquinanti e poco etici e boicottassimo i prodotti pubblicizzati con essi, potremmo iniziare a cambiare qualche comportamento e potremmo ritornare ad avere comportamenti educati, eleganti, meno arroganti e meno menefreghisti.
Per esempio, ce n'è una di un olio dove tutti dicono: mi passi l'olio? senza chiedere per favore. L'avevo notata e mi dava molto fastidio. Dopo parecchio tempo, hanno cambiato lo spot aggiungendo il quadretto famigliare in cui il titolare (forse) dice alla figlia: come si dice? per favore, aggiunge la bambina. Forse anche i pubblicitari si sono accorti che mancava qualcosa, in quella pubblicità.
Per esempio, quella dei supermercati Conad dimostra dei titolari gentili, che aiutano una bambina a trovare la sua bambola persa tra gli scaffali e guardano i clienti come persone, non come consumatori.
Ecco, proviamo a cambiare, alzando la nostra voce, i comportamenti di coloro che pretendono di fare tendenza.

Tuesday, January 23, 2018

NUMERI

Ci sono persone che sono dislessiche, che quando scrivono o leggono vedono le lettere scombinate fra loro e questo non permette loro di leggere quello che c'è scritto su un foglio.
Esiste anche la dislessia dei numeri, che provoca lo stesso tipo di disturbo.
Ci sono persone autistiche la cui comunicazione è limitata; fra loro ci sono quelli che adorano i numeri e memorizzano ogni cosa che abbia un numero, numeri telefonici, date ...
Ecco, non so se sono autistica; in realtà riesco a comunicare ed il linguaggio mi è sempre stato molto amico, sia scritto che parlato.
Ma ho un rapporto strano con i numeri: ricordo tanti numeri telefonici, le rubriche mi servono solo per essere sicura di non avere vuoti di memoria; ricordo le date, ho un calendario in testa molto complesso. Ricordo i compleanni, gli anniversari di matrimonio, gli avvenimenti accaduti.
Ho un rapporto complesso con i numeri; sin da bambina, alla sera, specialmente dopo la nascita del nostro ultimo fratellino, prima di addormentarmi calcolavo gli anni dei miei genitori in rapporto ai nostri anni e calcolavo quanti anni avrebbe avuto mio padre, più anziano di mia madre di 13 anni, quando il piccolo avrebbe avuto dieci, venti anni ...
Ho anche un rapporto particolare, molto stretto, con le persone che ho amato e che ci hanno lasciato: li sogno, spesso, nelle varie situazioni ... ed i sogni si fanno più pressanti in determinati momenti, quando si avvicina l'anniversario della loro morte.
In genere qualche giorno prima dello scadere dell'anniversario o del compleanno della persona che non c'è più io sogno o vivo una situazione di tristezza, di angoscia ... non è che io sempre abbia in mente determinate date, ma succede che analizzando il motivo della mia tristezza io scopra che si avvicina la data fatidica.
Ecco, è quello che succede da qualche giorno a questa parte.
I sogni, i pensieri, diventano angosciati o tristi e le lacrime scendono da sole, improvvise.
Domani sarebbe stato il compleanno del mio caro amico e, sempre domani, cadono i quattro mesi dal giorno dell'arresto cardiaco che lo ha portato via.
Quando sono in questo stato, non ho voglia di uscire, non ho voglia di parlare, non ho voglia di vedere persone.
Cerco di tenermi occupata, ho ripreso a essere disponibile per chi possa avere bisogno di essere accompagnato da qualche parte, o di prendere un caffé per fare due chiacchiere.
Ma dentro di me c'è una tristezza che mi porta a chiudermi in casa, a non vedere nessuno.
Poi piano piano, recupero, fino alla prossima volta.
Ma, ecco, oggi va così ...

Tuesday, January 02, 2018

Sen no kaze ni natte (Mille venti)

Non piangete davanti alla mia tomba
Io, non sto lì.
Io, non dormo lì.
Mille venti. Soffiano i mille venti.
Per sempre, ovunque sarà una corrente d'aria,
io sarò.
Fluttuante nel cielo.
In autunno diventerò luce
Così ti illuminerò ovunque.
In inverno diventerò il fiocco di "diamante"
Così ti abbellirò sempre.
La mattina cinguetterò come un uccello.
Ti sveglierò con il mio canto.
La notte sarò come una stella.
Ti proteggerò con la mia luce.
Non piangete davanti alla mia tomba.
Io, non sto lì.
Io, non sono morto.