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Wednesday, October 22, 2008

SALUTO AD UN AMICO
Tre anni fa te ne sei andato così, senza preavviso. Ho impiegato un po' di tempo per accettare il fatto; tu mi hai aiutato nei sogni (a cui non hai mai creduto) a ripercorrere il tuo stato, non la tua vita, ma la tua partenza. Sempre, nei sogni, qualcuno mi parlava di te, sempre c'era il tuo cellulare che squillava a vuoto e che tu avevi dimenticato, sempre c'erano i tuoi figli per cui, evidentemente, eri preoccupato.
Proprio oggi, nell'anniversario dell'inizio della tua nuova vita, ho voluto controllare se quello che tu avevi iniziato era proseguito anche senza di te. Mi sarei aspettata, a dire la verità, un accenno, nello staff, al fatto che tu avevi dato inizio all'attività che loro stanno proseguendo. Ma mi ha fatto piacere vedere che stanno andando avanti bene, nonostante io abbia notato come manchi il tuo tocco.
So che ormai vesti altri abiti, so che stai proseguendo un altro cammino, ho sempre saputo che non sarebbe andato perso nulla di te, anche se tu non ne eri così certo. Mi prendevi un po' in giro quando ti parlavo dei miei sogni e dicevi che non ci azzeccavano proprio niente con la vita reale ... ciò nonostante, da bravo pubblicitario quale eri, sei stato rapido ad imparare i linguaggi nuovi e le immagini da usare per comunicare .. ed io non ho avuto difficoltà a capire.
Da quando mi hai detto che non potevi più venire a trovarmi perchè questo ti avrebbe rallentato il cammino di evoluzione, non ti ho più visto anche se ancora, qualche volta, in sogno qualcuno mi parla di te. Sei sempre presente, nonostante io non ti veda .. E così prosegue anche il nostro discorso perchè so che sai tutto di me. Mi sarebbe piaciuto farti leggere ancora i miei racconti, mi hai sempre dato la soddisfazione di leggere tutte le bozze che ti inviavo e mi incoraggiavi. Ma so che leggi, ormai, nella mente oltre che nel cuore.
Grazie per aver deciso, allora, di nascere e prosegui pure la tua nuova vita in serenità.
Un giorno, chissà, prima o poi, ci ritroveremo.

Friday, October 17, 2008

Continuiamo a farci del male ....

Ebbene, sì.
Ecco un'altra bella notizia: l'Italia non può permettersi, questo il senso delle parole del nostro governo, il pacchetto sul clima. Ma possiamo permetterci di morire, questo senz'altro è il pensiero nascosto e nemmeno troppo occulto.
Il clima non si ferma, come dice il commissario europeo, nemmeno con la recessione economica. E poi chi l'ha causata questa crisi? A furia di vedere le aziende non come produttrici di beni e di lavoro ma solo fonte di speculazioni finanziarie, doveva accadere che l'economia scoppiasse.
Il lavoro reale non conta più quindi ecco il paradosso: ditte che magari producono e guadagnano ma, a causa di sbalzi delle azioni, falliscono.
Ma tutto questo, all'Universo non importa.
Se ci sono troppi gas, se non piove, se c'è troppo caldo (è incredibile uscire alle 18 di sera ancora con solo la maglietta il 17 di ottobre!), la natura non funziona e tutto il ciclo vitale si ferma. Così le serpi sono ancora fuori dalle tane, come pure i ricci; le api e le vespe non capendo sono come impazzite; gli uccelli migratori si troveranno sulle rotte di migrazione quando sarà ormai troppo tardi e verranno falciati da gelo e neve improvvisi.
Alle 18,30 è iniziata una tempesta di vento che trasporta foglie e polvere. Ma ancora non c'è traccia di pioggia. Non so da quanto tempo non piove. O meglio sì: la notte tra il 30 e il 31 luglio. Lo ricordo bene perchè sono caduta dalle scale a causa di pioggia caduta dentro.
Mamma mia, tre mesi che non piove! Ci sono stati degli sprazzi, qui e là, durante qualche notte ma non ne rimaneva traccia se non in qualche misera pozzanghera.
E noi, in tutto questo, ci permettiamo (questo sì è un lusso!) di non rispettare il pacchetto clima!
Forse i componenti del nostro governo pensano che l'aria che respirano loro sia diversa e privilegiata rispetto a quella dei poveri cretini governati!
Questi Arconti che non contano nulla nella storia dell'Universo prima o poi cadranno ma a noi rimarrà la gola secca.
E poi hanno il coraggio di fare la pubblicità sulla giornata contro la fame, come se le parole, da sole, bastassero a riempire la pancia a chi ce l'ha vuota come un sacco! E giù che aggiustano i loro sondaggi e, quel che è peggio, i numeri di chi è povero: non sono 15 milioni di poveri, ma sono 15 milioni che temono la povertà ....
NO!! Sono 15 milioni di italiani che vanno alla Caritas a prendere un pezzo di pane ed un po' di minestra!!! E questi avrebbero solo paura della povertà?
Come deve essere bello poter parlare di fame altrui avendo la pancia piena; com'è socialmente utile uno che dorme solo tre ore di notte perchè le ore che non passa a mangiare le passa a fare sesso! E questo personaggio si permette di dire che la povertà è "presunta" ed il clima può aspettare i suoi comodi.
Il sole girava prima e continuerà a girare con o senza gli Arconti che, come tutti, nudi sono nati e nudi moriranno.
Ma intanto, dobbiamo combattere contro il monopensiero, contro l'ipnosi di questa epoca.
Siamo scintille di stelle ed abbiamo una luce che dobbiamo risvegliare; solo così l'Universo ci accoglierà e non ci spegnerà mai.

Saturday, October 11, 2008

Quando accendo la tv, premo sempre, automaticamente, il due (i canali Mediaset li uso pochissimo!) e qualche volta (come a quest'ora) incappo nell'isola dei non famosi (i famosi non li conosco tanto quanto gli altri, gente comune). Non sopporto di vedere come trattano i poveri pesci.... capisco che abbiano fame, ma non c'è bisogno di trattare gli animali, i poveri pesci ed i poveri paguri buttandoli in un secchio senza alcun rispetto. Per questo motivo, dopo aver visto la prima edizione, non la guardo più.
Poi sono cose becere, i litigi infantili, le chiappe al vento ...
Specialmente in un periodo così difficile per tutti, non è bello che si facciano programmi così in prima serata, mentre il teatro (come lo spettacolo "Miss Universo" della bravissima Angela Finocchiaro) va in onda in ore improponibili con termine all'una di notte!
Apprendo, poi, in rete delle condizioni di Eluana: pare quasi che abbia deciso da sola la sua sorte per liberare i burocrati e la chiesa di ogni decisione in merito. E' vergognoso che le scelte personali, del tutto legittime in questi casi, non siano rispettate e che non sia rispettato l'amore di un padre ...
Tra tutte queste cose, ve n'è una che mi consola: se da una parte dell'Oceano c'è chi distrugge l'eco sistema (e mi riferisco ancora una volta all'isola dei non famosi), qui, nel nostro piccolo, forse possiamo ancora sperare un po': da qualche giorno, al crepuscolo, nel parco di fronte sono riapparse le rane. La cosa mi rende estremamente felice e, durante la passeggiata con Apple, la tengo volentieri lontana da questi piccoli esseri perchè possano fare il loro "dovere": mangiare le zanzare e gli insetti che stanno diventando veramente un problema.
L'andamento del clima con le conseguenti temperature estive, non aiuta l'ambiente a disfarsi, almeno in parte, di microbi ed insetti parassiti; se non aiutiamo l'ambiente mantenendone l'equilibrio con la sua corretta catena alimentare, non ne usciremo vivi.
Solo pochi giorni fa, un mio vicino ultra settantenne è deceduto per un virus non meglio identificato che ha mandato in sfacelo i polmoni. Era una persona che non dimostrava affatto l'età che aveva: rimasto vedovo, accudiva la sua casa e cucinava da solo; inoltre, avendone l'esperienza, aiutava qualche amico agricoltore ed era infaticabile. Andato a passare qualche giorno sull'Adriatico, appena arrivato era stato punto da un insetto. Ricoverato il tre settembre, è deceduto a metà di questa settimana.
Ovviamente nessuno parla di queste morti inaspettate e sconosciute: siamo tutti carne da macello, per chi ci governa, per cui cosa conta una persona che viene assalita da un virus sconosciuto? E poi perchè allarmare i cittadini. Come diceva qualcuno nei tempi passati, il popolo è bue e noi italiani siamo particolarmente difficili da governare ....
Ma voglio tornare all'unica nota positiva: se tornano le rane, se tornano i ricci (la settimana scorsa nel giardino condominiale ce ne erano due, all'una di notte, belli, grandi e pacifici), se tornano le serpi, se i gatti vengono lasciati in pace, se tornano le libellule, possiamo sperare di avere meno insetti nocivi e meno topi; perchè, lo voglio ricordare ancora, la peste veniva portata dalle pulci dei topi e non da quelle dei gatti. Occorrerebbero più documentari con notizie giuste sugli animali, sulla catena alimentare, anzicchè fare trasmissioni allarmanti su malattie che verrebbero trasmesse da gatti e cani e sulle aggressioni dei cani. I cani non sono mai cattivi se non subiscono maltrattamenti ed i gatti, con una giusta politica di controllo e salute pubblica, non portano altro che diminuzione dei topi.
Ancora e sempre vi saluto con l'invito: tenete aperta la mente, non uniformate il vostro pensiero e leggete, leggete ...
In questo momento apprendo che Eluana sta meglio: la sua lotta e quella di suo padre continua. Sono con te, Eluana, con l'anima ed il pensiero .... e che la tua scintilla di stella possa ritrovare la via del ritorno .....

Wednesday, October 01, 2008

SIAMO TUTTI "DI COLORE"

Ci siamo effettivamente svegliati con una brutta sorpresa: Parma, la città canora, conosciuta per il bel canto, il Teatro Regio, la cultura, la bellezza, improvvisamente dà prova di essere la terza città più razzista dell'Emilia. Proprio una bella sorpresa.
Parma sembra la bella addormentata: da alcuni anni i suoi cittadini paiono addormentati da qualche strano sortilegio. Il crack Parmalat non ha suscitato indignazione, non più di tanto, comunque. In fondo Tanzi era il patron della squadra cittadina .... La metropolitana, questo progetto mostro voluto dall'ex sindaco e continuato dal sostituto (si sapeva che sarebbe stato solo un personaggio messo sullo scranno a perpetrare i misfatti del precedente) non ha suscitato proteste; lo sfacelo della Ghiaia, il mercato storico della città, non ha fatto aprire gli occhi e nemmeno il progetto di distruzione del piazzale della stazione ha suscitato qualche reazione. Proprio come il castello della bella addormentata, dove tutti dormono senza saperlo ... speriamo che la situazione non duri, però, come nella favola per cento anni.
Ora il razzismo, questi brutti episodi che gettano fango su tutta la popolazione.
Perchè se la polizia municipale ha queste reazioni, viene da pensare, probabilmente ha ordini precisi per cui si deve comportare in questo modo; suvvia, la sicurezza della popolazione innanzitutto!
Ma la sicurezza non è in questo modo che si può ottenere. E poi, la sicurezza non deve essere solo per pochi a discapito di altri. Sicuri devono essere uomini, donne, bambini: di tutti i colori.
La sicurezza, la qualità della vita, si ottiene superando i disagi della popolazione che innanzitutto deve avere la sicurezza del lavoro, di uno stipendio su cui poter contare, di una casa dignitosa, di una scuola e di una istruzione per tutti. La sicurezza si ottiene arrestando i veri spacciatori, i veri delinquenti senza distinzione di sorta; non si ottiene fermando le persone solo sulla base del colore della loro pelle. La sicurezza si ottiene dando vita ad una vera giustizia, che sia uguale per tutti e che assicuri dietro le sbarre chi veramente delinque. La sicurezza non è dare indulti e fare uscire i grandi delinquenti; la sicurezza è mandare sotto processo i corrotti, chi non segue le leggi indipendentemente che abbiano o meno i soldi per pagare un avvocato.
Alcuni anni fa, la prima volta che andai a Parigi, ebbi la bella sensazione che il mondo fosse ormai finalmente multirazziale, con una vita giusta per tutti.
A distanza di anni, mi rendo conto che ancora esistono i colori e i non colori, esiste il nord ed il sud, il ricco ed il povero; a distanza di anni mi ritrovo a pensare che ancora siamo molto lontani dal mondo giusto che ho sempre sognato. E pensare che ognuno di noi è più a nord di qualcuno e più a sud di qualcun altro; in America noi europei veniamo tutti classificati come "caucasici", come se non esistesse una geografia ed una distinzione tra i vari popoli. E qui in Europa, i neri sono tutti solo "neri" mentre ci sono i ganesi, gli eritrei, i somali; e gli asiatici non sono tutti uguali, ma sono indiani, cinesi, giapponesi.
Non sono per la politica nazionalista, ma il razzismo è molto rischioso proprio perchè ogni popolo, contro il razzismo, reagisce distinguendo la propria nazionalità rispetto ad un'altra.
Quando arriverà il momento per riconoscerci tutti come abitanti dello stesso pianeta, dello stesso universo?
Io sono italiana perchè il caso (anche se non credo al caso) mi ha fatto nascere in Italia; tuttavia mi sono sempre sentita abitante del Cosmo e quando un altro essere mi cammina vicino non lo vedo a colori ma lo sento come abitante dello stesso Cosmo.
Quando smetteremo di dare potere a politici ignoranti e limitati? Quando faremo sentire la nostra voce all'unisono? Quando apriremo gli occhi e le orecchie?
Attenzione a personaggi che vestono di nero e pretendono di inculcare il monopensiero. Attenzione a distruggere le diversità, attenzione a distruggere le culture. Attenzione a distruggere la compassione, la solidarietà.
Leggete, leggete, leggete, di tutto e soprattutto i giornali che la pensano diversamente dal "comune" pensiero. Leggete e ribellatevi alla uniformità.