Vi ho raccontato che ho visto quel bellissimo balletto del Dreamcatcher.
Ebbene: non riuscivo ad ultimare il racconto "Il canto del Bisonte Bianco", da un mese e mezzo non riuscivo a trovare il modo per completarlo e non sapevo come collegare le varie notizie con i sogni della protagonista. Forse il balletto mi ha trovolto e mi ha aperto il cuore; fatto sta che ieri pomeriggio, improvvisamente, la fine del racconto è arrivata da sola, nel rileggere le fonti citate nella bibliografia; i nomi dei personaggi hanno avuto la loro motivazione, l'intreccio è diventato improvvisamente chiaro ed anche la conclusione.
Ora sto leggendo la bozza ultimata: ad un certo punto, c'è una frase: "La danza ti dirà i loro nomi, la danza ti parlerà della loro vita passata e della loro nuova vita ...."
Così è avvenuto ....
Leggete, gente, leggete.
Sunday, June 29, 2008
Saturday, June 28, 2008
Carissimi amici, se mi leggete, avete ancora il tempo di prenotare un biglietto per andare al Teatro Regio a vedere il balletto del Dreamcatcher di un coreografo del Cirque du Soleil.
E' bellissimo, tecnologico e acrobatico ma da brivido se si guarda con il cuore.
Anche la musica di intrattenimento prima dello spettacolo, se gli altri spettatori ve la lascia ascoltare, fa entrare nell'atmosfera del balletto pur non avendo niente a che fare con le coreografie che vedrete; infatti, ha a che fare con la "leggenda" del dreamcatcher, l'acchiappasogni, amuleto che gli indiani d'America appendono sulle culle dei bambini per scacciare gli incubi e catturare i sogni buoni.
Questo spettacolo mi aveva attirato già nel programma, appena l'ho saputo, per il fatto che il coreografo fosse del Cirque du Soleil: ho visto altri balletti di questo splendido gruppo (non dal vivo, però) nato come circo di soli acrobati ballerini, senza animali ma diventato molto di più. La plasticità degli artisti, la fisicità e le acrobazie effettuate senza alcuno sforzo apparente, si unisce alla tecnologia della scenografia e, nonostante io non ami per niente i balletti, non ho potuto esimermi dal vederlo (come alcuni anni fa vidi il balletto di Bolle: certe cose non bisogna perdersele!).
Il Teatro Regio, come tutti i teatri, mi dà ansia ed ammetto che se non fosse stata la mia folle curiosità per questo spettacolo, nulla al mondo mi avrebbe fatto entrare là. Ho sempre paura che le poltrone siano scomode, che il mio collo e la mia schiena debbano fare troppi sforzi per guardare la scena, che ci sia troppo caldo e mi assalga un attacco di panico.
Invece, sorpresa nelle sorprese, il Teatro Regio è ben rinfrescato, le poltrone in platea (ho provato varie volte il palco ma se sei con persone poco generose te ne stai in piedi tutta la serata e sei pure di traverso) sono comode e puoi distendere comodamente le gambe senza rischiare di rimanere anchilosato.
Insomma, una serie di fortunate situazioni, mi ha lasciato godere appieno di questo spettacolo che suggerisco di vedere a tutti: le implicazioni delle sensazioni sono assolutamente personali ed ognuno può trarre gli insegnamenti che vuole. Anche solo vedere dei bei ballerini non guasta!
E la musica di intrattenimento prima dell'apertura del "sipario" è la stessa musica degli indiani d'America che io ascolto per avere la concentrazione per il mio racconto "Il Canto del Bisonte Bianco - The White Buffalo's Song".
Nel frattempo, leggete, amici, leggete poichè la lettura apre talmente tanto la mente da ottenere la capacità di vedere ed udire ciò che altri occhi ed orecchi non vedono e non odono.
E' bellissimo, tecnologico e acrobatico ma da brivido se si guarda con il cuore.
Anche la musica di intrattenimento prima dello spettacolo, se gli altri spettatori ve la lascia ascoltare, fa entrare nell'atmosfera del balletto pur non avendo niente a che fare con le coreografie che vedrete; infatti, ha a che fare con la "leggenda" del dreamcatcher, l'acchiappasogni, amuleto che gli indiani d'America appendono sulle culle dei bambini per scacciare gli incubi e catturare i sogni buoni.
Questo spettacolo mi aveva attirato già nel programma, appena l'ho saputo, per il fatto che il coreografo fosse del Cirque du Soleil: ho visto altri balletti di questo splendido gruppo (non dal vivo, però) nato come circo di soli acrobati ballerini, senza animali ma diventato molto di più. La plasticità degli artisti, la fisicità e le acrobazie effettuate senza alcuno sforzo apparente, si unisce alla tecnologia della scenografia e, nonostante io non ami per niente i balletti, non ho potuto esimermi dal vederlo (come alcuni anni fa vidi il balletto di Bolle: certe cose non bisogna perdersele!).
Il Teatro Regio, come tutti i teatri, mi dà ansia ed ammetto che se non fosse stata la mia folle curiosità per questo spettacolo, nulla al mondo mi avrebbe fatto entrare là. Ho sempre paura che le poltrone siano scomode, che il mio collo e la mia schiena debbano fare troppi sforzi per guardare la scena, che ci sia troppo caldo e mi assalga un attacco di panico.
Invece, sorpresa nelle sorprese, il Teatro Regio è ben rinfrescato, le poltrone in platea (ho provato varie volte il palco ma se sei con persone poco generose te ne stai in piedi tutta la serata e sei pure di traverso) sono comode e puoi distendere comodamente le gambe senza rischiare di rimanere anchilosato.
Insomma, una serie di fortunate situazioni, mi ha lasciato godere appieno di questo spettacolo che suggerisco di vedere a tutti: le implicazioni delle sensazioni sono assolutamente personali ed ognuno può trarre gli insegnamenti che vuole. Anche solo vedere dei bei ballerini non guasta!
E la musica di intrattenimento prima dell'apertura del "sipario" è la stessa musica degli indiani d'America che io ascolto per avere la concentrazione per il mio racconto "Il Canto del Bisonte Bianco - The White Buffalo's Song".
Nel frattempo, leggete, amici, leggete poichè la lettura apre talmente tanto la mente da ottenere la capacità di vedere ed udire ciò che altri occhi ed orecchi non vedono e non odono.
Sunday, June 22, 2008
E' da un po' di tempo che non riesco ad avere il tempo e la concentrazione per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco".
In realtà, poichè non voglio sbagliare nella descrizione dei fatti e dei luoghi, possibilmente, dal momento che non ho mai visitato gli stati indiani, mi occorre del tempo anche per documentarmi e leggere. Ho trovato dei testi interessanti che mi sono già serviti ma non trovo molto sulla Ghost Dance e di Cavallo Pazzo non esistono fotografie per cui devo immaginare sulla base di quello che trovo scritto (per fortuna c'è un libro bellissimo che mi aiuta tantissimo. Lo troverete nella bibliografia).
Il mio pensiero, nello scrivere, infatti è questo: nonostante io scriva dei racconti che non vogliono essere (non possono esserlo) dei saggi e delle cronache (per questo esistono gli storici), non voglio usare termini inappropriati e descrizioni fuori dal contesto storico del momento. Non trovo giusto inventare e storpiare ciò che è realmente accaduto e per questo motivo mi occorrono delle fonti di informazione ..... Già, le fonti.
Sono proprio le fonti quelle che permettono, in un racconto, di elaborare una trama che potrebbe essere reale ....
Ad esempio: L'Archiatra mi ha richiesto molte letture. Come avete trovato nel primo volume, anche nel secondo troverete un'ampia bibliografia e così nel terzo. Le fonti sono essenziali per non mistificare, non modificare ciò che altri hanno scoperto.
L'errore di Dan Brown così come dell'autrice del Vangelo della Maddalena (se errore si può definire) è di non riconoscere l'altrui fatica, oltre a voler far sembrare vero ciò che non è.
Dan Brown finisce il film (il libro non l'ho letto) con una improbabile erede di Gesù che scherza sul miracolo della camminata sulle acque; l'autrice del Vangelo della Maddalena arriva a dire addirittura di essere una pronipote della Maddalena stessa (come altri abitanti della Louisiana).
E, cosa essenziale, nonostante dica di essere una storica, non cita alcuna fonte, non vi è nessuna bibliografia, portando come scusante il fatto che le fonti devono rimanere anonime.
Poichè le teorie del suo libro non sono nuove ma anzi sono trite e ritrite ormai, non si capisce perchè debba nascondere le fonti. Ormai conosciamo tutti il Priorato di Sion (non si sa se esiste o meno, però!), conosciamo i dipinti di Poussin, i dipinti di Leonardo che tutti ormai sanno che era un giovannita. Nessuna delle sue "notizie" è nuova di zecca, anzi. Inoltre, è proprio strano che avvalori l'eredità di Pietro come erede del messaggio e che faccia dire a Maddalena quello che dice su di lui .....
Io, comunque, rimango del parere che ognuno di noi deve farsi una propria opinione leggendo questi testi: leggere i romanzi o racconti o thriller va benissimo, specialmente quando questi vogliono aprire le menti con esercizi di memoria e comprensione. Ma è altrettanto essenziale, per chi voglia approfondire gli argomenti, conoscere le fonti da cui sono state tratte alcune supposizioni in modo che si possano confrontare fra loro più testi.
Per questo vi rinnovo sempre l'invito: leggete, amici, leggete. Non vi stancate e non limitate le vostre letture alle recensioni sui giornali poichè da leggere c'è molto di più.
A presto.
In realtà, poichè non voglio sbagliare nella descrizione dei fatti e dei luoghi, possibilmente, dal momento che non ho mai visitato gli stati indiani, mi occorre del tempo anche per documentarmi e leggere. Ho trovato dei testi interessanti che mi sono già serviti ma non trovo molto sulla Ghost Dance e di Cavallo Pazzo non esistono fotografie per cui devo immaginare sulla base di quello che trovo scritto (per fortuna c'è un libro bellissimo che mi aiuta tantissimo. Lo troverete nella bibliografia).
Il mio pensiero, nello scrivere, infatti è questo: nonostante io scriva dei racconti che non vogliono essere (non possono esserlo) dei saggi e delle cronache (per questo esistono gli storici), non voglio usare termini inappropriati e descrizioni fuori dal contesto storico del momento. Non trovo giusto inventare e storpiare ciò che è realmente accaduto e per questo motivo mi occorrono delle fonti di informazione ..... Già, le fonti.
Sono proprio le fonti quelle che permettono, in un racconto, di elaborare una trama che potrebbe essere reale ....
Ad esempio: L'Archiatra mi ha richiesto molte letture. Come avete trovato nel primo volume, anche nel secondo troverete un'ampia bibliografia e così nel terzo. Le fonti sono essenziali per non mistificare, non modificare ciò che altri hanno scoperto.
L'errore di Dan Brown così come dell'autrice del Vangelo della Maddalena (se errore si può definire) è di non riconoscere l'altrui fatica, oltre a voler far sembrare vero ciò che non è.
Dan Brown finisce il film (il libro non l'ho letto) con una improbabile erede di Gesù che scherza sul miracolo della camminata sulle acque; l'autrice del Vangelo della Maddalena arriva a dire addirittura di essere una pronipote della Maddalena stessa (come altri abitanti della Louisiana).
E, cosa essenziale, nonostante dica di essere una storica, non cita alcuna fonte, non vi è nessuna bibliografia, portando come scusante il fatto che le fonti devono rimanere anonime.
Poichè le teorie del suo libro non sono nuove ma anzi sono trite e ritrite ormai, non si capisce perchè debba nascondere le fonti. Ormai conosciamo tutti il Priorato di Sion (non si sa se esiste o meno, però!), conosciamo i dipinti di Poussin, i dipinti di Leonardo che tutti ormai sanno che era un giovannita. Nessuna delle sue "notizie" è nuova di zecca, anzi. Inoltre, è proprio strano che avvalori l'eredità di Pietro come erede del messaggio e che faccia dire a Maddalena quello che dice su di lui .....
Io, comunque, rimango del parere che ognuno di noi deve farsi una propria opinione leggendo questi testi: leggere i romanzi o racconti o thriller va benissimo, specialmente quando questi vogliono aprire le menti con esercizi di memoria e comprensione. Ma è altrettanto essenziale, per chi voglia approfondire gli argomenti, conoscere le fonti da cui sono state tratte alcune supposizioni in modo che si possano confrontare fra loro più testi.
Per questo vi rinnovo sempre l'invito: leggete, amici, leggete. Non vi stancate e non limitate le vostre letture alle recensioni sui giornali poichè da leggere c'è molto di più.
A presto.
Sunday, June 15, 2008
Amanti del thriller con qualcosa di più, vi consiglio di leggere Il vangelo di Maria Maddalena di Kathleen McGowan.
L'ho letto, tempo permettendo, in una settimana ma si può leggere molto più velocemente.
E' interessante; è un thriller, quindi ha un po' di "giallesco" e la protagonista, a mio parere, a volte cade in alcune ingenuità mentre tutto ruota attorno a lei in modo abbastanza comprensibile.
Ha come base le notizie riportate da Il sacro Graal, che è servito molto anche a me nella stesura de L'Archiatra (specialmemente nei volumi II e III presto disponibile!).
Ha di positivo senza dubbio la visione di Maddalena e di Giuda; non condivido la difesa di Pietro che appare, comunque, come l'erede del messaggio, cosa che io non penso assolutamente. Non vi è nei vangeli originali la frase che, invece, la protagonista riporta come certa (Pietro come base della cristianità e quindi del messaggio ...).
Inoltre, è molto chiara la posizione della scrittrice come vaticanista: c'è una descrizione dei gesuiti come ordine religioso di studiosi; dimentica di dire che è l'unico ordine che giura obbedienza al Papa. Inoltre, l'ultimo personaggio che incontra, un alto prelato, formula una frase che chiaramente vuole mettere in luce positiva la gerarchia vaticana.
La descrizione che fa del luogo dove si trovava il sepolcro dipinto da Poussin non corrisponde alla verità; comunque, io non lo ricordo così. Infatti, il sepolcro si trovava ai lati di una stretta stradina (che porta a Rennes-le-Chateau) e non era addossato ad alcuna parete rocciosa. Le rocce che si vedono, infatti, nei dipinti di Poussin e paiono dietro al sepolcro, sono, in realtà, in lontananza poichè fanno parte del panorama che ha permesso, comunque, di riconoscere il luogo.
Leggere, in tutti i modi, questo libro è un bel passatempo, nonostante, volendo approfondire gli argomenti toccati, si noti un po' di mistificazione e questo non fa bene a chi voglia studiare le varie ipotesi seriamente. Per questo motivo, alla fine del terzo volume de L'Archiatra troverete un capitolo che si intitola: Bando alle mistificazioni. In questo capitolo, troverete tutto quello che è realtà, personaggi e scritti e tutto quello che invece ho inventato nel racconto.
A presto e .... leggete, amici, leggete.
L'ho letto, tempo permettendo, in una settimana ma si può leggere molto più velocemente.
E' interessante; è un thriller, quindi ha un po' di "giallesco" e la protagonista, a mio parere, a volte cade in alcune ingenuità mentre tutto ruota attorno a lei in modo abbastanza comprensibile.
Ha come base le notizie riportate da Il sacro Graal, che è servito molto anche a me nella stesura de L'Archiatra (specialmemente nei volumi II e III presto disponibile!).
Ha di positivo senza dubbio la visione di Maddalena e di Giuda; non condivido la difesa di Pietro che appare, comunque, come l'erede del messaggio, cosa che io non penso assolutamente. Non vi è nei vangeli originali la frase che, invece, la protagonista riporta come certa (Pietro come base della cristianità e quindi del messaggio ...).
Inoltre, è molto chiara la posizione della scrittrice come vaticanista: c'è una descrizione dei gesuiti come ordine religioso di studiosi; dimentica di dire che è l'unico ordine che giura obbedienza al Papa. Inoltre, l'ultimo personaggio che incontra, un alto prelato, formula una frase che chiaramente vuole mettere in luce positiva la gerarchia vaticana.
La descrizione che fa del luogo dove si trovava il sepolcro dipinto da Poussin non corrisponde alla verità; comunque, io non lo ricordo così. Infatti, il sepolcro si trovava ai lati di una stretta stradina (che porta a Rennes-le-Chateau) e non era addossato ad alcuna parete rocciosa. Le rocce che si vedono, infatti, nei dipinti di Poussin e paiono dietro al sepolcro, sono, in realtà, in lontananza poichè fanno parte del panorama che ha permesso, comunque, di riconoscere il luogo.
Leggere, in tutti i modi, questo libro è un bel passatempo, nonostante, volendo approfondire gli argomenti toccati, si noti un po' di mistificazione e questo non fa bene a chi voglia studiare le varie ipotesi seriamente. Per questo motivo, alla fine del terzo volume de L'Archiatra troverete un capitolo che si intitola: Bando alle mistificazioni. In questo capitolo, troverete tutto quello che è realtà, personaggi e scritti e tutto quello che invece ho inventato nel racconto.
A presto e .... leggete, amici, leggete.
Saturday, June 07, 2008
Carissimi amici,
sbocconcellate un dolcetto mentre leggete L'Archiatra, secondo volume: infatti, siccome spesso i protagonisti si ritrovano davanti ad un tavolo imbandito, mi è stato detto che la lettura di questa parte del romanzo fa venire fame.
Raccontatemi le vostre emozioni e le vostre sensazioni e lasciatevi prendere dalla fame della lettura.
Oggi mi devo accontentare di scrivervi solo queste poche righe.
A presto e .... leggete, amici, leggete.
sbocconcellate un dolcetto mentre leggete L'Archiatra, secondo volume: infatti, siccome spesso i protagonisti si ritrovano davanti ad un tavolo imbandito, mi è stato detto che la lettura di questa parte del romanzo fa venire fame.
Raccontatemi le vostre emozioni e le vostre sensazioni e lasciatevi prendere dalla fame della lettura.
Oggi mi devo accontentare di scrivervi solo queste poche righe.
A presto e .... leggete, amici, leggete.
Thursday, May 29, 2008
Carissimi amici,
finalmente riesco a scrivere qualche riga. In questo ultimo periodo sono successe alcune cose.
Innanzitutto, non ho preso la varicella e questa è una bella notizia poichè, come tutti sanno, prendere una malattia esantematica in una età non più verde può essere un tantino pericoloso.
Io sto benissimo (a parte il mal di schiena, il male al collo, i dolori reumatici alle ginocchia ..... eh, da buona vecchietta quale sono, ho anch'io i miei acciacchi!).
Altra notizia molto bella: è arrivato il secondo volume de "L'Archiatra" e, tempo due/tre mesi, darò alla stampa anche il terzo: avete un po' di tempo per leggere il secondo!
Non ho potuto scrivere il blog per qualche tempo, nè mandare mail poichè cercando di avere una tariffa migliore, è successo, invece, che mi sono ritrovata per due settimane senza linea telefonica.
Ora, pare, grazie ad un tecnico Telecom (mai lasciare la strada vecchia per una nuova!), tutto ha ripreso a funzionare; vedremo per quanto!
Un notizia un po' così è la prossima: i condomìni, si sa, sono, a volte, un covo di serpi. Il condominio dove viviamo noi sarebbe quasi perfetto: è suddiviso in quattro scale e nonostante ci siano stati dei cambiamenti devo dire che i rapporti sono con alcuni veramente amichevoli e solidali, con altri di scambio e di conoscenza.
Ma basta una mela con il bruco per guastare il sapore delle altre.
Purtroppo questa mela sta proprio nel piano terra della mia scala e non si accontenta di avvelenare il sapore del cesto, ma va ben oltre con aggressioni verbali e offese.
Alla fine sono stata costretta a prendere dei provvedimenti, assolutamente legali ed educati ma pur sempre spiacevoli.
Così, se prima mia figlia ed io stavamo solo pensando di cambiare casa per dare maggior spazio alla sua vita ed alle sue attività, adesso la goccia che ha fatto traboccare il vaso ha causato un bisogno impellente di cambiare la nostra sistemazione.
La mia filosofia di vita, dopo un primo momento di sconcerto e sconforto, mi ha ridato il sorriso per poter risollevare il morale a mia madre che incontra ben altri ostacoli nella sua vita (a causa di una malattia degenerativa sta diventando cieca: questi sono i veri problemi, non la goccia che cade dal balcone di sopra o il cane che abbaia o il gatto che gioca con i bulbi dei giardini. Anche perchè il gatto evita che si intrufoli nel giardino, come è successo qualche notte fa, un topo grande come un coniglio!); sono dell'idea che non bisogna permettere a nessuno di offendere la nostra dignità, ma non bisogna nemmeno permettergli di rovinare il gusto della vita.
Ho amici e conoscenti che mi conoscono bene e non può certo uno sconosciuto, una persona che non mi conosce e con cui ho rapporti solo di saluto, rovinare tutto quello che è il mio modo di essere e di comportarmi. Perciò ho ripreso la mia tranquillità.
Inoltre (questa è l'ultima notizia), poichè oggi è il mio compleanno, i bimbi mi hanno fatto dei regali bellissimi: una collana ed un fermaglio per i capelli (che non stanno mai al loro posto!), accompagnati da dei bellissimi bigliettini.
Questa notizia è la giusta cornice per ultimare questa pagina.
Vi saluto e vi rammento il motto: leggete, amici, leggete. Leggere fa bene all'anima, alla mente, al cuore e .... se leggete "L'Archiatra" mi fate felice!
finalmente riesco a scrivere qualche riga. In questo ultimo periodo sono successe alcune cose.
Innanzitutto, non ho preso la varicella e questa è una bella notizia poichè, come tutti sanno, prendere una malattia esantematica in una età non più verde può essere un tantino pericoloso.
Io sto benissimo (a parte il mal di schiena, il male al collo, i dolori reumatici alle ginocchia ..... eh, da buona vecchietta quale sono, ho anch'io i miei acciacchi!).
Altra notizia molto bella: è arrivato il secondo volume de "L'Archiatra" e, tempo due/tre mesi, darò alla stampa anche il terzo: avete un po' di tempo per leggere il secondo!
Non ho potuto scrivere il blog per qualche tempo, nè mandare mail poichè cercando di avere una tariffa migliore, è successo, invece, che mi sono ritrovata per due settimane senza linea telefonica.
Ora, pare, grazie ad un tecnico Telecom (mai lasciare la strada vecchia per una nuova!), tutto ha ripreso a funzionare; vedremo per quanto!
Un notizia un po' così è la prossima: i condomìni, si sa, sono, a volte, un covo di serpi. Il condominio dove viviamo noi sarebbe quasi perfetto: è suddiviso in quattro scale e nonostante ci siano stati dei cambiamenti devo dire che i rapporti sono con alcuni veramente amichevoli e solidali, con altri di scambio e di conoscenza.
Ma basta una mela con il bruco per guastare il sapore delle altre.
Purtroppo questa mela sta proprio nel piano terra della mia scala e non si accontenta di avvelenare il sapore del cesto, ma va ben oltre con aggressioni verbali e offese.
Alla fine sono stata costretta a prendere dei provvedimenti, assolutamente legali ed educati ma pur sempre spiacevoli.
Così, se prima mia figlia ed io stavamo solo pensando di cambiare casa per dare maggior spazio alla sua vita ed alle sue attività, adesso la goccia che ha fatto traboccare il vaso ha causato un bisogno impellente di cambiare la nostra sistemazione.
La mia filosofia di vita, dopo un primo momento di sconcerto e sconforto, mi ha ridato il sorriso per poter risollevare il morale a mia madre che incontra ben altri ostacoli nella sua vita (a causa di una malattia degenerativa sta diventando cieca: questi sono i veri problemi, non la goccia che cade dal balcone di sopra o il cane che abbaia o il gatto che gioca con i bulbi dei giardini. Anche perchè il gatto evita che si intrufoli nel giardino, come è successo qualche notte fa, un topo grande come un coniglio!); sono dell'idea che non bisogna permettere a nessuno di offendere la nostra dignità, ma non bisogna nemmeno permettergli di rovinare il gusto della vita.
Ho amici e conoscenti che mi conoscono bene e non può certo uno sconosciuto, una persona che non mi conosce e con cui ho rapporti solo di saluto, rovinare tutto quello che è il mio modo di essere e di comportarmi. Perciò ho ripreso la mia tranquillità.
Inoltre (questa è l'ultima notizia), poichè oggi è il mio compleanno, i bimbi mi hanno fatto dei regali bellissimi: una collana ed un fermaglio per i capelli (che non stanno mai al loro posto!), accompagnati da dei bellissimi bigliettini.
Questa notizia è la giusta cornice per ultimare questa pagina.
Vi saluto e vi rammento il motto: leggete, amici, leggete. Leggere fa bene all'anima, alla mente, al cuore e .... se leggete "L'Archiatra" mi fate felice!
Thursday, May 08, 2008
Il bimbo piccolo a cui faccio da tata ha preso la varicella: si è riempito oggi di bolle caratteristiche ed ecco che perderà l'occasione per poter fare la sua prima gita scolastica, programmata per domani.
Ed in più corre il rischio di non essere presente domenica prossima alla prima comunione della più grande.
Ma, questo sarà il dilemma dei prossimi giorni (quindici di incubazione) vedremo se anch'io prenderò la varicella alla bella età di cinquantadue anni.
In realtà credo, anche se mia madre non se ne ricorda, di averla avuta ad un anno: a quell'epoca, le fotografie della prima comunione di uno dei miei fratelli mostra la mia sorellina di cinque anni gonfia e piena di piccole vescicole. Se ce l'aveva lei, la varicella, parrebbe strano che io non l'avessi presa dal momento che le dimensioni dell'appartamento dove vivevamo (cinqua metri quadri in nove) non permettevano un'isolamento sicuro.
Inoltre, nella mia vita, non ho preso la varicella quando mio fratello più piccolo aveva dieci anni ed io diciotto; quando il mio futuro marito l'ha presa un anno dopo nella colonia gestita dal nostro collettivo; ancora, quando la varicella è stata presa da mia figlia.
O ho anticorpi grossi come bambini o l'ho fatta nell'infanzia.
Ma se dovessi prenderla ..... mi auguro che mi lasci l'opportunità, almeno, di scrivere un po'.
Da più di un mese non riesco ad andare avanti con "Il canto del bisonte bianco"; sto leggendo ancora le storie dei massacri subìti dagli indiani ma non mi viene l'ispirazione per arrivare al dunque nel racconto; so solo che non voglio che sia una cronaca, non voglio dilungarmi troppo poichè non è un saggio e nella mia mente ha immagini come di fumetti, dei fermi immagine.
Voglio dire la storia ma voglio che nella mente rimanga l'immagine della protagonista .....
Non so, vedrò ....
Intanto: leggete, gente, leggete. Di tutto, sotto ogni forma, ma leggete: prevedo tempi oscuri ....
Ed in più corre il rischio di non essere presente domenica prossima alla prima comunione della più grande.
Ma, questo sarà il dilemma dei prossimi giorni (quindici di incubazione) vedremo se anch'io prenderò la varicella alla bella età di cinquantadue anni.
In realtà credo, anche se mia madre non se ne ricorda, di averla avuta ad un anno: a quell'epoca, le fotografie della prima comunione di uno dei miei fratelli mostra la mia sorellina di cinque anni gonfia e piena di piccole vescicole. Se ce l'aveva lei, la varicella, parrebbe strano che io non l'avessi presa dal momento che le dimensioni dell'appartamento dove vivevamo (cinqua metri quadri in nove) non permettevano un'isolamento sicuro.
Inoltre, nella mia vita, non ho preso la varicella quando mio fratello più piccolo aveva dieci anni ed io diciotto; quando il mio futuro marito l'ha presa un anno dopo nella colonia gestita dal nostro collettivo; ancora, quando la varicella è stata presa da mia figlia.
O ho anticorpi grossi come bambini o l'ho fatta nell'infanzia.
Ma se dovessi prenderla ..... mi auguro che mi lasci l'opportunità, almeno, di scrivere un po'.
Da più di un mese non riesco ad andare avanti con "Il canto del bisonte bianco"; sto leggendo ancora le storie dei massacri subìti dagli indiani ma non mi viene l'ispirazione per arrivare al dunque nel racconto; so solo che non voglio che sia una cronaca, non voglio dilungarmi troppo poichè non è un saggio e nella mia mente ha immagini come di fumetti, dei fermi immagine.
Voglio dire la storia ma voglio che nella mente rimanga l'immagine della protagonista .....
Non so, vedrò ....
Intanto: leggete, gente, leggete. Di tutto, sotto ogni forma, ma leggete: prevedo tempi oscuri ....
Wednesday, April 30, 2008
La foglia più cara
Carissimo, oggi avresti compiuto sessantotto anni.
Manchi da due anni e mezzo ma la nostra conversazione non è terminata: ti ho visto con gli abiti sgualciti che piano piano si sono sistemati e sono ritornati ordinati, come ti ho conosciuto.
Poi hai smesso di incontrarmi, dicendomi che altrimenti non avresti potuto "evolverti" ed io ho accettato la tua nuova realtà; ma questo non mi impedisce di pensarti, specialmente oggi in cui cade il tuo compleanno.
Ti piaceva leggere i miei racconti ed alcuni ti piacevano più di altri; quello delle "Foglie" ti piaceva più di tutti perchè rispecchiava il tuo animo un po' malinconico. Non hai avuto la soddisfazione di vedere il mio primo libro e non hai letto quello che è divenuto una saga in tre volumi, anche se sono certa che ti sarebbe piaciuto: principalmente certe immagini avrebbero risvegliato il tuo interesse di fotografo. Del mio primo libro, sono certa, avresti criticato la scelta di copertina, l'avresti guardato certamente con occhi di pubblicitario quale eri.
Sapessi quante volte mi accade di guardare le cose cercando di capire quale sarebbe stato il tuo taglio preferito, non solo delle immagini ma anche dei pensieri ....
Manchi eppure ci sei, sempre ..... Continua il tuo viaggio in altre dimensioni, non fermarti anche se ti capita di sentire il richiamo di questo mondo .... Non lasciare che i pensieri umani arrestino il tuo divenire .... forse, chissà, prima o poi ci ritroveremo.
Manchi da due anni e mezzo ma la nostra conversazione non è terminata: ti ho visto con gli abiti sgualciti che piano piano si sono sistemati e sono ritornati ordinati, come ti ho conosciuto.
Poi hai smesso di incontrarmi, dicendomi che altrimenti non avresti potuto "evolverti" ed io ho accettato la tua nuova realtà; ma questo non mi impedisce di pensarti, specialmente oggi in cui cade il tuo compleanno.
Ti piaceva leggere i miei racconti ed alcuni ti piacevano più di altri; quello delle "Foglie" ti piaceva più di tutti perchè rispecchiava il tuo animo un po' malinconico. Non hai avuto la soddisfazione di vedere il mio primo libro e non hai letto quello che è divenuto una saga in tre volumi, anche se sono certa che ti sarebbe piaciuto: principalmente certe immagini avrebbero risvegliato il tuo interesse di fotografo. Del mio primo libro, sono certa, avresti criticato la scelta di copertina, l'avresti guardato certamente con occhi di pubblicitario quale eri.
Sapessi quante volte mi accade di guardare le cose cercando di capire quale sarebbe stato il tuo taglio preferito, non solo delle immagini ma anche dei pensieri ....
Manchi eppure ci sei, sempre ..... Continua il tuo viaggio in altre dimensioni, non fermarti anche se ti capita di sentire il richiamo di questo mondo .... Non lasciare che i pensieri umani arrestino il tuo divenire .... forse, chissà, prima o poi ci ritroveremo.
Monday, April 28, 2008
Ricordo per un'amica
Pensavo alle coincidenze ed ai bambini che tengo; oggi non li ho poichè la mamma ha preso una giornata di ferie ma li ho visti ieri verso sera al parco mentre festeggiavano il compleanno della più grandina.
Ripensavo a quello che ho scritto a marzo, parlando del piccolo che la sera prima aveva esclamato: "Occhi!" e sono andata a rivedere la data esatta dell'avvenimento. Ho avuto una sorpresa: erano due mesi che era venuta a mancare la tata precedente che li ha cresciuti in questi anni.
Non mi sorprende la coincidenza, che non è tale; non mi sorprende pensare che possano essere stati i suoi occhi, quella sera, a sorridere al piccolino.
Occhi vigili, di protezione; occhi sorridenti, ottimisti; occhi che lasciavano vedere le gioie della natura; occhi attenti ed affettuosi; occhi comunque sempre sereni, anche nei giorni bui.
Cosetta mi ha passato il testimone ma vigila sempre e si fa ricordare .....
Cara amica, abbiamo avuto poco tempo per parlare ma quelle poche volte che ci siamo incontrate ti ho raccontato di alcune mie esperienze; si cercava sempre di non parlare di nostra sorella Morte, ma ti ho parlato di sogni e "coincidenze" e "segni". Ti dissi che nei sogni le persone che non sono più in questa dimensione si riappropriano del loro aspetto sano, vitale; ti parlai della mia esperienza quando ebbi l'arresto cardiaco durante la nascita di mia figlia ..... Tu ascoltavi, sorridendo ed una volta mi ringraziasti come se ti avessi fatto chissà quale dono ....
Voglio pensare che i tuoi occhi preannuncino una nuova crescita e che tu stia ritrovando il tuo aspetto migliore.
E non temere: i doni che hai fatto ai bimbi non andranno perduti e resterai nei loro pensieri e nel profondo del loro cuore.
L'albero che porta il tuo nome, ogni primavera, ci ricorderà che è possibile rinascere ....
Ripensavo a quello che ho scritto a marzo, parlando del piccolo che la sera prima aveva esclamato: "Occhi!" e sono andata a rivedere la data esatta dell'avvenimento. Ho avuto una sorpresa: erano due mesi che era venuta a mancare la tata precedente che li ha cresciuti in questi anni.
Non mi sorprende la coincidenza, che non è tale; non mi sorprende pensare che possano essere stati i suoi occhi, quella sera, a sorridere al piccolino.
Occhi vigili, di protezione; occhi sorridenti, ottimisti; occhi che lasciavano vedere le gioie della natura; occhi attenti ed affettuosi; occhi comunque sempre sereni, anche nei giorni bui.
Cosetta mi ha passato il testimone ma vigila sempre e si fa ricordare .....
Cara amica, abbiamo avuto poco tempo per parlare ma quelle poche volte che ci siamo incontrate ti ho raccontato di alcune mie esperienze; si cercava sempre di non parlare di nostra sorella Morte, ma ti ho parlato di sogni e "coincidenze" e "segni". Ti dissi che nei sogni le persone che non sono più in questa dimensione si riappropriano del loro aspetto sano, vitale; ti parlai della mia esperienza quando ebbi l'arresto cardiaco durante la nascita di mia figlia ..... Tu ascoltavi, sorridendo ed una volta mi ringraziasti come se ti avessi fatto chissà quale dono ....
Voglio pensare che i tuoi occhi preannuncino una nuova crescita e che tu stia ritrovando il tuo aspetto migliore.
E non temere: i doni che hai fatto ai bimbi non andranno perduti e resterai nei loro pensieri e nel profondo del loro cuore.
L'albero che porta il tuo nome, ogni primavera, ci ricorderà che è possibile rinascere ....
Sunday, April 27, 2008
E' una spendida giornata, peccato che non lo sia più per l'orso JJ3 che è stato ammazzato dagli svizzeri.
Ce la prendiamo tanto con i cinesi che ammazzano i gatti ed i cani per sembrare più civili e poi i civilissimi svizzeri la combinano ancora più grossa.
Certo, forse è meglio ammazzarli, gli orsi, come fanno gli svizzeri piuttosto che tenerli in vita, come fanno i cinesi, togliendo la bile tutti i giorni ai poveri orsi terrorizzati, tenuti in catene in piccole gabbie.
Per cui, approvo la proposta lanciata dal Consiglio Comunale di Parma al CIO: i giochi olimpici devono effettuarsi in paesi dove non si applica la pena di morte. Aggiungerei: dove non si applichi la pena di morte di nessun essere vivente, umano o animale che sia.
Viene segnalata anche la improvvisa scomparsa di api e pipistrelli, altro danno gravissimo: le api non impollinano più e non rientrano più agli alveari, quindi le api regine con le larve muoiono e scompaiono i prodotti delle api: cera, propoli (disinfettante naturale), miele, pappa reale. I pipistrelli, invece, sono importanti perchè insettivori: se spariscono i pipistrelli come sono già scomparse le rane dai nostri fossi, le zanzare (e non solo le zanzare-tigre) hanno vita facile come altri insetti. Per esempio, periodicamente, da cinque anni a questa parte, c'è infestazione di zecche degli uccelli, una specie di aracnide che con i pesticidi non si può ammazzare in grande quantità poichè il pesticida ucciderebbe altre specie di ragni. La scomparsa di api e pipistrelli potrebbe avere la medesima causa, dal momento che entrambi utilizzano il sonar per volare e ritrovare la via di casa: troppe onde elettromagnetiche emesse dai cellulari .....
L'uomo non è soddisfatto dei danni già causati, non è mai contento: ventidue anni fa succedeva la tragedia di Chernobyl. Lo ricordo perfettamente, quel giorno; anzi, per essere sinceri, ricordo il primo maggio successivo: eravamo all'aperto, una giornata splendida, in un maneggio appena fuori Parma. Nel pomeriggio, improvviso, un caldo anomalo: mia figlia, che allora aveva quattro anni e mezzo, improvvisamente iniziò a perdere sangue dal naso. Ha sempre sofferto di epistassi ma quel giorno è stato terribile: nulla le dava sollievo ed il sangue usciva raggrumato ed abbondante. Solo alcuni giorni dopo l'URSS annunciò il disastro e fu mobilitazione nelle scuole materne ed elementari dove funzionavano le mense: incontri con i dietologi ed i pediatri per capire cosa poter dare da mangiare ai bambini. Il latte fresco fu bandito, l'insalata ed i frutti (quell'anno già maturi per la temperatura estiva) assolutamente vietati; vietate le passeggiate nei prati fino a nuovo ordine, aspettando che la radioattività calasse un poco per permettere ai giardinieri comunali di tagliare l'erba. Si raccomandava di camminare sull'asfalto, non entrare nei prati e cercare di stare lontani il più possibile dai parchi. Noi abitavamo in un quartiere residenziale di Parma, quartiere ricco di parchi ed il nostro condominio confinava con uno di quelli. Il dramma del nucleare, nonostante quella centrale fosse così distante da noi, ci toccò profondamente. Seguimmo gli eroi che si dedicarono allo spegnimento dell'incendio ed alla copertura della centrale con quel sarcofago di cemento armato che in questi giorni, quasi dimenticata, continua a creparsi ...... tanti sono morti, erano russi, erano operai, erano tecnici, erano elicotteristi, erano pompieri, erano uomini, esseri umani, della stessa specie di quelli che fecero l'errore di spegnere tutti i meccanismi di raffreddamento per un'esercitazione .... Se cercate su internet, troverete tutte le informazioni dettagliate su quella giornata del 26 aprile 1986, quelle stesse informazioni che io usai qualche anno fa per un racconto della raccolta "Prisma". L'esperienza di una delle donne è la mia esperienza anche se quella del racconto finisce drammaticamente.
Noi siamo ancora vivi, ma non sappiamo se quella giornata del 1° maggio 1986 ci ha causato qualche danno; forse non lo sapremo mai, forse, se ci va bene .....
Ebbene, sarebbe ora di dire basta con questa arroganza umana di credersi padroni della Terra.
La Terra senza noi vivrebbe benissimo ma noi, senza la Terra sana e salva non avremmo nemmeno un minuto di più di vita.
Nonostante questo, amici miei, la vita è bella: il messaggio che Benigni ci ha dato con il suo bellissimo film è sempre da tenere a mente. La vita è bella, merita di essere vissuta fino in fondo, in ogni attimo di respiro, dando tutto l'amore che riusciamo a pescare in noi stessi.
Il futuro deve essere luminoso per chi verrà dopo: alla fine di ogni tunnel c'è la luce.
Quella luce sarà splendente se ognuno di noi l'alimenterà con la propria piccola fiammella.
Ce la prendiamo tanto con i cinesi che ammazzano i gatti ed i cani per sembrare più civili e poi i civilissimi svizzeri la combinano ancora più grossa.
Certo, forse è meglio ammazzarli, gli orsi, come fanno gli svizzeri piuttosto che tenerli in vita, come fanno i cinesi, togliendo la bile tutti i giorni ai poveri orsi terrorizzati, tenuti in catene in piccole gabbie.
Per cui, approvo la proposta lanciata dal Consiglio Comunale di Parma al CIO: i giochi olimpici devono effettuarsi in paesi dove non si applica la pena di morte. Aggiungerei: dove non si applichi la pena di morte di nessun essere vivente, umano o animale che sia.
Viene segnalata anche la improvvisa scomparsa di api e pipistrelli, altro danno gravissimo: le api non impollinano più e non rientrano più agli alveari, quindi le api regine con le larve muoiono e scompaiono i prodotti delle api: cera, propoli (disinfettante naturale), miele, pappa reale. I pipistrelli, invece, sono importanti perchè insettivori: se spariscono i pipistrelli come sono già scomparse le rane dai nostri fossi, le zanzare (e non solo le zanzare-tigre) hanno vita facile come altri insetti. Per esempio, periodicamente, da cinque anni a questa parte, c'è infestazione di zecche degli uccelli, una specie di aracnide che con i pesticidi non si può ammazzare in grande quantità poichè il pesticida ucciderebbe altre specie di ragni. La scomparsa di api e pipistrelli potrebbe avere la medesima causa, dal momento che entrambi utilizzano il sonar per volare e ritrovare la via di casa: troppe onde elettromagnetiche emesse dai cellulari .....
L'uomo non è soddisfatto dei danni già causati, non è mai contento: ventidue anni fa succedeva la tragedia di Chernobyl. Lo ricordo perfettamente, quel giorno; anzi, per essere sinceri, ricordo il primo maggio successivo: eravamo all'aperto, una giornata splendida, in un maneggio appena fuori Parma. Nel pomeriggio, improvviso, un caldo anomalo: mia figlia, che allora aveva quattro anni e mezzo, improvvisamente iniziò a perdere sangue dal naso. Ha sempre sofferto di epistassi ma quel giorno è stato terribile: nulla le dava sollievo ed il sangue usciva raggrumato ed abbondante. Solo alcuni giorni dopo l'URSS annunciò il disastro e fu mobilitazione nelle scuole materne ed elementari dove funzionavano le mense: incontri con i dietologi ed i pediatri per capire cosa poter dare da mangiare ai bambini. Il latte fresco fu bandito, l'insalata ed i frutti (quell'anno già maturi per la temperatura estiva) assolutamente vietati; vietate le passeggiate nei prati fino a nuovo ordine, aspettando che la radioattività calasse un poco per permettere ai giardinieri comunali di tagliare l'erba. Si raccomandava di camminare sull'asfalto, non entrare nei prati e cercare di stare lontani il più possibile dai parchi. Noi abitavamo in un quartiere residenziale di Parma, quartiere ricco di parchi ed il nostro condominio confinava con uno di quelli. Il dramma del nucleare, nonostante quella centrale fosse così distante da noi, ci toccò profondamente. Seguimmo gli eroi che si dedicarono allo spegnimento dell'incendio ed alla copertura della centrale con quel sarcofago di cemento armato che in questi giorni, quasi dimenticata, continua a creparsi ...... tanti sono morti, erano russi, erano operai, erano tecnici, erano elicotteristi, erano pompieri, erano uomini, esseri umani, della stessa specie di quelli che fecero l'errore di spegnere tutti i meccanismi di raffreddamento per un'esercitazione .... Se cercate su internet, troverete tutte le informazioni dettagliate su quella giornata del 26 aprile 1986, quelle stesse informazioni che io usai qualche anno fa per un racconto della raccolta "Prisma". L'esperienza di una delle donne è la mia esperienza anche se quella del racconto finisce drammaticamente.
Noi siamo ancora vivi, ma non sappiamo se quella giornata del 1° maggio 1986 ci ha causato qualche danno; forse non lo sapremo mai, forse, se ci va bene .....
Ebbene, sarebbe ora di dire basta con questa arroganza umana di credersi padroni della Terra.
La Terra senza noi vivrebbe benissimo ma noi, senza la Terra sana e salva non avremmo nemmeno un minuto di più di vita.
Nonostante questo, amici miei, la vita è bella: il messaggio che Benigni ci ha dato con il suo bellissimo film è sempre da tenere a mente. La vita è bella, merita di essere vissuta fino in fondo, in ogni attimo di respiro, dando tutto l'amore che riusciamo a pescare in noi stessi.
Il futuro deve essere luminoso per chi verrà dopo: alla fine di ogni tunnel c'è la luce.
Quella luce sarà splendente se ognuno di noi l'alimenterà con la propria piccola fiammella.
Sunday, April 20, 2008
Visitare Youtube è molto interessante, si vedono cose che nelle tv (private e stataliste, non sono molto differenti tra loro, salvo qualche eccezione) non passano.
Così è molto interessante sentire Grillo, ma è interessante rivedere e risentire altri discorsi molto "educativi": canzoni sul bruciare il Tricolore, discorsi su immigrati, offese rivolte al presidente della Repubblica ed altro ancora.
E' interessante notare come in quindici anni i danni sulla morale e sull'etica siano stati tali da rendere incolmabile ormai la crepa tra i cittadini ed alcuni "rappresentanti" dell'elettorato.
Quello che passa costantemente è il sopravvento che hanno le offese ed i toni, i modi violenti ed aggressivi che, ahimè, ricordano altri volti ed altri personaggi.
E' vero, purtroppo, che ci sono i ricorsi nella storia: non tutti usano la memoria storica ed a volte il gap generazionale è un salto troppo violento per riuscire ad avere nuove generazioni pronte a riconoscere certe voci ....
Forse gli insegnanti dovrebbero essere più coraggiosi e far vedere, oggi che si può anche con il pc, certi programmi di divulgazione .... vedere i volti di chi fu dittatore, udire le parole ed ascoltare i toni della voce permette di individuare chi lo imita o vorrebbe imitarlo.
Ieri ho sentito un intervento interessante su La7 che faceva notare quanto il vocabolario dei "nuovi" personaggi sia diventato sessuale anche parlando di problemi politici o programmatici.
La magia sessuale ebbe molto spazio nella dittatura hitleriana ed utilizzava colori ed immagini molto forti, un'architettura costruita apposta, slogan e musiche studiate per coinvolgere emotivamente .... nonostante l'individuo non avesse molte attrattive personali ....
E' un vero peccato che non esista una materia scolastica che si chiami: "mantieni la tua mente sveglia ed attenta". Potrebbe servire in ogni attimo della nostra vita e permetterebbe agli individui di non farsi anestetizzare con false promesse nè farsi intimorire da minacce urlate.
Leggete, gente, leggete e non ha importanza se invece del libro utilizzate il pc: aprite gli occhi e la mente e navigate nel mondo LiberaMente.
Così è molto interessante sentire Grillo, ma è interessante rivedere e risentire altri discorsi molto "educativi": canzoni sul bruciare il Tricolore, discorsi su immigrati, offese rivolte al presidente della Repubblica ed altro ancora.
E' interessante notare come in quindici anni i danni sulla morale e sull'etica siano stati tali da rendere incolmabile ormai la crepa tra i cittadini ed alcuni "rappresentanti" dell'elettorato.
Quello che passa costantemente è il sopravvento che hanno le offese ed i toni, i modi violenti ed aggressivi che, ahimè, ricordano altri volti ed altri personaggi.
E' vero, purtroppo, che ci sono i ricorsi nella storia: non tutti usano la memoria storica ed a volte il gap generazionale è un salto troppo violento per riuscire ad avere nuove generazioni pronte a riconoscere certe voci ....
Forse gli insegnanti dovrebbero essere più coraggiosi e far vedere, oggi che si può anche con il pc, certi programmi di divulgazione .... vedere i volti di chi fu dittatore, udire le parole ed ascoltare i toni della voce permette di individuare chi lo imita o vorrebbe imitarlo.
Ieri ho sentito un intervento interessante su La7 che faceva notare quanto il vocabolario dei "nuovi" personaggi sia diventato sessuale anche parlando di problemi politici o programmatici.
La magia sessuale ebbe molto spazio nella dittatura hitleriana ed utilizzava colori ed immagini molto forti, un'architettura costruita apposta, slogan e musiche studiate per coinvolgere emotivamente .... nonostante l'individuo non avesse molte attrattive personali ....
E' un vero peccato che non esista una materia scolastica che si chiami: "mantieni la tua mente sveglia ed attenta". Potrebbe servire in ogni attimo della nostra vita e permetterebbe agli individui di non farsi anestetizzare con false promesse nè farsi intimorire da minacce urlate.
Leggete, gente, leggete e non ha importanza se invece del libro utilizzate il pc: aprite gli occhi e la mente e navigate nel mondo LiberaMente.
Thursday, April 17, 2008
Stanno succedendo varie cose: il governo diverso, la scomparsa (come ha riconosciuto il nuovo presidente del consiglio) delle ideologie, il papa che va a benedire la guerra in Iraq (quello che ha detto al presidente è questo ..), i cinesi che picchiano e bruciano e nascondono i monaci non violenti tibetani e cercano, catturano ed uccidono gatti e cani per sembrare più puliti (firmate la petizione sul sito www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi).
Tutti questi fatti mi fanno pensare che quello che conta, come sempre, è l'apparenza: le mani lavate con varachina tenute dietro la schiena per nascondere le tracce del sangue che, invece, gronda nelle coscienze. Sangue umano ed animale ma sempre sangue di esseri viventi .... anche le piante sanguinano mentre vengono tagliate per facilitare la via ai coloni cinesi verso la Mongolia ... e nessuno ne parla e forse proprio questo è il fatto più triste.
Troppe cose stanno succedendo, troppi cavalieri neri, anche come abbigliamento ..... solo ieri era il pensiero del nuovo presidente del consiglio: mi sono inventato uno spot: amo l'Italia e volo Alitalia. Ma oggi ci sono incontri con l'amico russo per vendere le ali tricolori ....
Tutto è in vendita: anime e ideali. Tutto è in vendita e tutto si può acquistare. Tutto diventa spot, tutto diventa battuta e, purtroppo, troppi sono pronti ad applaudire per poter salire sul "carroccio" del vincente ....
Un meteorite, ho letto, incontrerà la Terra nel 2036 ..... La Terra si vendicherà molto prima, temo: la natura ha sempre trovato il modo per annientare i microbi.
Ma nell'Universo non c'è nessuno che possa venirci ad aiutare?
Tutti questi fatti mi fanno pensare che quello che conta, come sempre, è l'apparenza: le mani lavate con varachina tenute dietro la schiena per nascondere le tracce del sangue che, invece, gronda nelle coscienze. Sangue umano ed animale ma sempre sangue di esseri viventi .... anche le piante sanguinano mentre vengono tagliate per facilitare la via ai coloni cinesi verso la Mongolia ... e nessuno ne parla e forse proprio questo è il fatto più triste.
Troppe cose stanno succedendo, troppi cavalieri neri, anche come abbigliamento ..... solo ieri era il pensiero del nuovo presidente del consiglio: mi sono inventato uno spot: amo l'Italia e volo Alitalia. Ma oggi ci sono incontri con l'amico russo per vendere le ali tricolori ....
Tutto è in vendita: anime e ideali. Tutto è in vendita e tutto si può acquistare. Tutto diventa spot, tutto diventa battuta e, purtroppo, troppi sono pronti ad applaudire per poter salire sul "carroccio" del vincente ....
Un meteorite, ho letto, incontrerà la Terra nel 2036 ..... La Terra si vendicherà molto prima, temo: la natura ha sempre trovato il modo per annientare i microbi.
Ma nell'Universo non c'è nessuno che possa venirci ad aiutare?
Saturday, April 05, 2008
Da un po' di tempo non riesco ad avere la concentrazione necessaria per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco"; l'unica cosa che mi resta da fare è leggere ciò che ho potuto reperire sulla storia degli indiani d'America. Sto leggendo la storia di Cavallo Pazzo ma devo approfondire quella di Toro Seduto, i due capi che per ultimi si arresero all'arroganza bianca ed anche i due capi non solo guerrieri ma anche spirituali dei Sioux.
Nel leggere, mi accorgo di avere intuito gesti, modi di vivere e di essere.
Mi capita come per "L'Archiatra" di scoprire riscontri reali su quanto già scritto e questo è veramente interessante quanto inconsueto.
Per esempio, c'è una scena - il capo Sioux in viaggio verso la deportazione parla e poi si copre con la coperta - che è molto particolare quanto importante nel racconto: ebbene, leggendo ho scoperto che il coprirsi con la coperta aveva vari significati: i capi si coprivano il capo per indicare che erano in collera ed offesi; i veggenti con la coperta in capo si lanciavano al galoppo per parlare con gli spiriti; i giovani, con la coperta si presentavano al tipi della giovane che volevano corteggiare e, sotto la coperta nel tipi dei genitori, facevano le loro avances ....
Anche la scena del viaggio verso la riserva o della fuga dopo un massacro (poichè la scena può essere intesa in tutti e due i modi) l'ho ritrovata nella storia di un capo dopo che io l'avevo scritta. Anche perchè è la scena iniziale del racconto, è la scena che mi è "apparsa" subito dopo quella dello sciamano antico; anche lo sciamano antico l'ho ritrovato dopo, nella storia del 1600.
E' stupefacente come le immagini che descrivo vengano ritrovate in quello che leggo.
Quando scrivo i racconti, mi è capitato in tutti i racconti che ho scritto fino ad oggi, parto sempre da un'immagine che mi arriva all'improvviso (chiamiamola ispirazione, se volete); ma se per i racconti che hanno fondo autobiografico - come nella raccolta "Prisma" o "Con i loro occhi" - è possibile che vengano proprio da ricordi, nei racconti romanzati hanno una spinta differente e quindi per descrivere le scene ho bisogno di riscontri storici per non sbagliare l'ambientazione o i modi di vita degli indiani d'America. Ebbene, è proprio nella ricerca di riscontri che trovo le similitudini; l'abitudine della coperta non la conoscevo prima di scrivere la scena del vecchio capo che si copre ed è stato bello scoprire che effettivamente la coperta rivestiva un ruolo importante e significativo.
"Il canto del Bisonte Bianco" non dovrà essere troppo lungo poichè porterà anche delle illustrazioni, ma non è così semplice approfondire la storia mantenendo la brevità. Le cose accadute sono troppe e tutte troppo importanti, l'arronganza dei bianchi è stata tale che descriverla in poche pagine è troppo poco e la tristezza degli indiani è troppo profonda e troppo dimenticata per poterla liquidare in un racconto breve.
Vedremo come si svilupperà.
Intanto rinnovo il mio saluto di sempre: leggete, amici, leggete.
Nel leggere, mi accorgo di avere intuito gesti, modi di vivere e di essere.
Mi capita come per "L'Archiatra" di scoprire riscontri reali su quanto già scritto e questo è veramente interessante quanto inconsueto.
Per esempio, c'è una scena - il capo Sioux in viaggio verso la deportazione parla e poi si copre con la coperta - che è molto particolare quanto importante nel racconto: ebbene, leggendo ho scoperto che il coprirsi con la coperta aveva vari significati: i capi si coprivano il capo per indicare che erano in collera ed offesi; i veggenti con la coperta in capo si lanciavano al galoppo per parlare con gli spiriti; i giovani, con la coperta si presentavano al tipi della giovane che volevano corteggiare e, sotto la coperta nel tipi dei genitori, facevano le loro avances ....
Anche la scena del viaggio verso la riserva o della fuga dopo un massacro (poichè la scena può essere intesa in tutti e due i modi) l'ho ritrovata nella storia di un capo dopo che io l'avevo scritta. Anche perchè è la scena iniziale del racconto, è la scena che mi è "apparsa" subito dopo quella dello sciamano antico; anche lo sciamano antico l'ho ritrovato dopo, nella storia del 1600.
E' stupefacente come le immagini che descrivo vengano ritrovate in quello che leggo.
Quando scrivo i racconti, mi è capitato in tutti i racconti che ho scritto fino ad oggi, parto sempre da un'immagine che mi arriva all'improvviso (chiamiamola ispirazione, se volete); ma se per i racconti che hanno fondo autobiografico - come nella raccolta "Prisma" o "Con i loro occhi" - è possibile che vengano proprio da ricordi, nei racconti romanzati hanno una spinta differente e quindi per descrivere le scene ho bisogno di riscontri storici per non sbagliare l'ambientazione o i modi di vita degli indiani d'America. Ebbene, è proprio nella ricerca di riscontri che trovo le similitudini; l'abitudine della coperta non la conoscevo prima di scrivere la scena del vecchio capo che si copre ed è stato bello scoprire che effettivamente la coperta rivestiva un ruolo importante e significativo.
"Il canto del Bisonte Bianco" non dovrà essere troppo lungo poichè porterà anche delle illustrazioni, ma non è così semplice approfondire la storia mantenendo la brevità. Le cose accadute sono troppe e tutte troppo importanti, l'arronganza dei bianchi è stata tale che descriverla in poche pagine è troppo poco e la tristezza degli indiani è troppo profonda e troppo dimenticata per poterla liquidare in un racconto breve.
Vedremo come si svilupperà.
Intanto rinnovo il mio saluto di sempre: leggete, amici, leggete.
Wednesday, March 26, 2008
Pasqua è passata ed io l'ho trascorsa, con mio marito, al pronto soccorso.
Mia madre è stata male ed io non sono solita sotto valutare i malori che lei accusa; sta diventando cieca ed otto anni fa aveva avuto una piccola ischemia che non ha lasciato traccia.
Ma io non sono solita scherzare con il cervello altrui, conoscendo gli scherzi che a volte, ancora, anche il mio mi fa ....
Io, purtroppo, so cosa significa avere delle paresi, dei problemi di comprensione; so cosa significa stare male, non vedere e non riuscire a parlare perchè a me succede da trentadue anni. Quando sono sotto stress mi succede, ormai raramente perchè ho scelto di non fare lavori che mi provochino questi disturbi, ma so che quando succede devo avere vicino persone che sappiano cosa sta succedendo e che sappiano che, in tutti i modi, anche se non completamente, comprendo ciò che avviene attorno a me.
Quando succede che l'arteria si restringe, a me succede nella parte sinistra del cervello, l'occhio sinistro non vede, l'occhio destro vede a chiazze indistinte quindi non vede i contorni; man mano che l'attacco peggiora, la parte destra del viso si addormenta (come sotto l'anestesia del dentista), la mano destra formicola e diventa insensibile e la parola manca .... le frasi sono sconnesse, la comprensione incompleta e faticosa, la confusione aumenta ....
Dopo l'attacco, man mano che passa, il dolore alla testa si fa sempre più intenso, tanto da dover rimanere coricata al buio totale, senza nemmeno la forza di camminare o parlare perchè anche il minimo movimento è dolorosa e si ripercuote alla testa .....
Alcuni anni fa un neurologo mi consigliò di prendere un caffè all'inizio dell'attacco: il caffè è un vasodilatatore ed aiuta.
La prima volta che mi successe, ero in quinta superiore e stavo seguendo la lezione di italiano: i miei appunti, sempre abbastanza corretti, cominciarono ad avere delle correzioni, delle cancellazioni, delle parole che non avevano alcun senso .... così iniziano le crisi; piano piano la connessione cervello/parole diventa sempre più faticosa. Ma sono sempre stata vigile, le persone le percepisco, percepisco se sanno cosa devono fare o se sono preoccupate; sento ciò che dicono e se loro sono preoccupate mi preoccupo di più anch'io.
Queste cose le scrivo perchè, non si sa mai, a qualcuno potrebbe servire sapere come comportarsi in queste circostanze.
Per quanto riguarda mia madre, sta meglio, ha ripreso a mangiare e ha ripreso a ragionare con la sua testolina.
Per quanto riguarda me: porto sempre con me la cartella del ricovero in neurochirurgia di trentadue anni fa, quando andai in coma a causa del liquido di contrasto della angiografia, sperando che non mi succeda mai più nulla di simile.
Mia madre è stata male ed io non sono solita sotto valutare i malori che lei accusa; sta diventando cieca ed otto anni fa aveva avuto una piccola ischemia che non ha lasciato traccia.
Ma io non sono solita scherzare con il cervello altrui, conoscendo gli scherzi che a volte, ancora, anche il mio mi fa ....
Io, purtroppo, so cosa significa avere delle paresi, dei problemi di comprensione; so cosa significa stare male, non vedere e non riuscire a parlare perchè a me succede da trentadue anni. Quando sono sotto stress mi succede, ormai raramente perchè ho scelto di non fare lavori che mi provochino questi disturbi, ma so che quando succede devo avere vicino persone che sappiano cosa sta succedendo e che sappiano che, in tutti i modi, anche se non completamente, comprendo ciò che avviene attorno a me.
Quando succede che l'arteria si restringe, a me succede nella parte sinistra del cervello, l'occhio sinistro non vede, l'occhio destro vede a chiazze indistinte quindi non vede i contorni; man mano che l'attacco peggiora, la parte destra del viso si addormenta (come sotto l'anestesia del dentista), la mano destra formicola e diventa insensibile e la parola manca .... le frasi sono sconnesse, la comprensione incompleta e faticosa, la confusione aumenta ....
Dopo l'attacco, man mano che passa, il dolore alla testa si fa sempre più intenso, tanto da dover rimanere coricata al buio totale, senza nemmeno la forza di camminare o parlare perchè anche il minimo movimento è dolorosa e si ripercuote alla testa .....
Alcuni anni fa un neurologo mi consigliò di prendere un caffè all'inizio dell'attacco: il caffè è un vasodilatatore ed aiuta.
La prima volta che mi successe, ero in quinta superiore e stavo seguendo la lezione di italiano: i miei appunti, sempre abbastanza corretti, cominciarono ad avere delle correzioni, delle cancellazioni, delle parole che non avevano alcun senso .... così iniziano le crisi; piano piano la connessione cervello/parole diventa sempre più faticosa. Ma sono sempre stata vigile, le persone le percepisco, percepisco se sanno cosa devono fare o se sono preoccupate; sento ciò che dicono e se loro sono preoccupate mi preoccupo di più anch'io.
Queste cose le scrivo perchè, non si sa mai, a qualcuno potrebbe servire sapere come comportarsi in queste circostanze.
Per quanto riguarda mia madre, sta meglio, ha ripreso a mangiare e ha ripreso a ragionare con la sua testolina.
Per quanto riguarda me: porto sempre con me la cartella del ricovero in neurochirurgia di trentadue anni fa, quando andai in coma a causa del liquido di contrasto della angiografia, sperando che non mi succeda mai più nulla di simile.
Friday, March 21, 2008
Cari amici, è proprio vero che i bambini sono vicini all'universo!
Hanno ancora traccia di ciò che è il Tutt'Uno, sanno vedere ciò che il mondo adulto non vede e ha perso .... e più sono piccoli e più le briciole di stelle sono loro attaccate ....
Ieri sera è successa una cosa improvvisa ....
Mentre lo stavo cambiando per prepararlo per la nanna, il più piccolo dei bambini a cui faccio la tata, guardando verso la porta (a cui, dalla postazione del fasciatoio, io voltavo le spalle) lui ha detto: "Lilly, gadda, occhi ...." (Lilly, guarda, occhi ...)
Io mi sono voltata poichè pensavo che fosse arrivata una delle sue sorelline.
Gli ho chiesto cosa stava vedendo e lui ha ripetuto: Occhi ...
Scherzando gli ho chiesto ancora cosa stava vedendo, poichè la sua espressione era proprio di chi stava guardando qualcosa di ben definito, qualcosa che era alle mie spalle, vicino alla porta.
Ho chiesto se vedeva un angioletto o un cane o un gatto; glie l'ho chiesto in tono scherzoso, ovviamente, ma lui ha risposto sempre e solo: Occhi! ...
Era stupito di constatare che io non vedevo nulla.
La capacità di vedere "oltre" è propria degli animali, che improvvisamente balzano cercando di afferrrare qualcosa e dei bambini che, essendo ancora vicini alla istintività, non temono di sembrare "pazzi" se esprimono ciò che i loro istinti rendono loro visibile.
L'immagine di occhi che ci guardano, osservono e proteggono è, a mio parere, molto bello.
Considerando che anche questi bambini hanno ormai solo una nonna, può far supporre che qualche anima a loro cara stia loro vicino.
Ma chiunque di noi può, a mio parere, contare su qualcuno che effettua il compito di custode.
L'universo, che ci pare così incomprensibile e lontano, è attorno a noi .... se solo comprendessimo che non occorre fare tanti sforzi per esserne toccati!
I bambini sono vicini all'anima mundi e, probabilmente, sono i fortunati che possono, anche se per breve tempo prima di essere corrotti dal mondo adulto, vedere ciò che hanno toccato e visto Tommaso e Giuda .....
L'occhio di Horus era per gli egizi simbolo di protezione; gli induisti hanno enormi occhi dipinti sui templi; in meditazione, spesso appaiono occhi che ci guardano ....
L'universo ci guarda, le anime ci guardano e ci sostengono e ci guidano ...
Dovremmo riappropriarci delle facoltà perdute .... la vita avrebbe tutto un altro significato ....
Hanno ancora traccia di ciò che è il Tutt'Uno, sanno vedere ciò che il mondo adulto non vede e ha perso .... e più sono piccoli e più le briciole di stelle sono loro attaccate ....
Ieri sera è successa una cosa improvvisa ....
Mentre lo stavo cambiando per prepararlo per la nanna, il più piccolo dei bambini a cui faccio la tata, guardando verso la porta (a cui, dalla postazione del fasciatoio, io voltavo le spalle) lui ha detto: "Lilly, gadda, occhi ...." (Lilly, guarda, occhi ...)
Io mi sono voltata poichè pensavo che fosse arrivata una delle sue sorelline.
Gli ho chiesto cosa stava vedendo e lui ha ripetuto: Occhi ...
Scherzando gli ho chiesto ancora cosa stava vedendo, poichè la sua espressione era proprio di chi stava guardando qualcosa di ben definito, qualcosa che era alle mie spalle, vicino alla porta.
Ho chiesto se vedeva un angioletto o un cane o un gatto; glie l'ho chiesto in tono scherzoso, ovviamente, ma lui ha risposto sempre e solo: Occhi! ...
Era stupito di constatare che io non vedevo nulla.
La capacità di vedere "oltre" è propria degli animali, che improvvisamente balzano cercando di afferrrare qualcosa e dei bambini che, essendo ancora vicini alla istintività, non temono di sembrare "pazzi" se esprimono ciò che i loro istinti rendono loro visibile.
L'immagine di occhi che ci guardano, osservono e proteggono è, a mio parere, molto bello.
Considerando che anche questi bambini hanno ormai solo una nonna, può far supporre che qualche anima a loro cara stia loro vicino.
Ma chiunque di noi può, a mio parere, contare su qualcuno che effettua il compito di custode.
L'universo, che ci pare così incomprensibile e lontano, è attorno a noi .... se solo comprendessimo che non occorre fare tanti sforzi per esserne toccati!
I bambini sono vicini all'anima mundi e, probabilmente, sono i fortunati che possono, anche se per breve tempo prima di essere corrotti dal mondo adulto, vedere ciò che hanno toccato e visto Tommaso e Giuda .....
L'occhio di Horus era per gli egizi simbolo di protezione; gli induisti hanno enormi occhi dipinti sui templi; in meditazione, spesso appaiono occhi che ci guardano ....
L'universo ci guarda, le anime ci guardano e ci sostengono e ci guidano ...
Dovremmo riappropriarci delle facoltà perdute .... la vita avrebbe tutto un altro significato ....
Sunday, March 16, 2008
Parlando di coincidenze, anche il nome delle nostre due amiche scodinzolanti le accomuna: Tea significa Dea, nome scelto ad hoc come per tutti i nostri amici a quattro zampe. Il nome è importante e tutti loro hanno nomi importanti e significativi.
Apple, nome non scelto da noi ma dato dai precedenti amici bipedi, significa mela; non certo il nome di un computer, bensì il simbolo della Dea, che al suo interno, spaccando a metà il frutto, presenta un cuore a cinque punte. Tutto torna .....
Anche le lepri e i conigli sono un simbolo della Madre Terra, dunque, poichè la prossima settimana ci sarà l'inizio della primavera (oltre che Pasqua), ornate la vostra casa con conigli, lepri, fiori, nastri colorati, rami fioriti ..... e che la primavera entri nel vostro cuore.
Senza dimenticare un buon libro da leggere, magari anche il Vangelo di Giuda ....
Leggete, gente, leggete ....
Apple, nome non scelto da noi ma dato dai precedenti amici bipedi, significa mela; non certo il nome di un computer, bensì il simbolo della Dea, che al suo interno, spaccando a metà il frutto, presenta un cuore a cinque punte. Tutto torna .....
Anche le lepri e i conigli sono un simbolo della Madre Terra, dunque, poichè la prossima settimana ci sarà l'inizio della primavera (oltre che Pasqua), ornate la vostra casa con conigli, lepri, fiori, nastri colorati, rami fioriti ..... e che la primavera entri nel vostro cuore.
Senza dimenticare un buon libro da leggere, magari anche il Vangelo di Giuda ....
Leggete, gente, leggete ....
Saturday, March 15, 2008
Tea
Cari amici, grazie a Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare le immagini di Tea, la cagnetta che il 20 febbraio ci ha salutato e Apple, la nuova arrivata.
Ditemi un po' se non vi sembra sua figlia!
Oggi, sempre grazie al lavoro di editor di Sarah Degli Spiriti, vi posso mostrare il volume de "L'Archiatra - vol. II - L'eredità di Nostradamus", nel post precedente.
A breve arriverà anche il terzo volume; infatti ho fatto la scelta di pubblicarli entrambi in breve tempo. Il lavoro che ho svolto ha preso tre anni di tempo, tra lettura della bibliografia e stesura del racconto e mi sembra opportuno, ormai, farne conoscere agli amici il risultato. Le ricerche mi hanno portato tantissimo materiale e molto probabilmente, quando sarà finito "Il canto del Bisonte Bianco" la saga riprenderà con nuovi risvolti.
Che la ricerca continui per tutti noi!
Per il momento vi saluto, augurando a tutti buona lettura.

Finalmente, a breve sarà disponibile on-line il secondo libro della saga su Nostradamus:
L’Archiatra, parte II - L’Eredità di Nostradamus
Dopo l’incontro con Jean Pierre de St. Malo, Ignazio da Casalmonferrato vivrà un grande cambiamento: avrà inizio, così, una dinastia che per tre secoli sarà fonte di ricerche tra testi antichi e segreti.
Una saga famigliare che si intreccerà con personaggi storici tra esoterismo e pratiche alchemiche.
Sentieri e percorsi rivissuti dall’ultima erede che, arrivata alla soglia del 2000, racconta l’antica storia della sua famiglia e la propria esistenza ad una cronista contemporanea.
Autore:
Liliana Zampella
Edito da:
Boopen Editore
http://www.boopen.it/
http://www.boopen.com/
Pagine:
344
Prezzo:
15,00 euro
Codice ISBN:
978-88-6223-255-5
L’Archiatra, parte II - L’Eredità di Nostradamus
Dopo l’incontro con Jean Pierre de St. Malo, Ignazio da Casalmonferrato vivrà un grande cambiamento: avrà inizio, così, una dinastia che per tre secoli sarà fonte di ricerche tra testi antichi e segreti.
Una saga famigliare che si intreccerà con personaggi storici tra esoterismo e pratiche alchemiche.
Sentieri e percorsi rivissuti dall’ultima erede che, arrivata alla soglia del 2000, racconta l’antica storia della sua famiglia e la propria esistenza ad una cronista contemporanea.
Autore:
Liliana Zampella
Edito da:
Boopen Editore
http://www.boopen.it/
http://www.boopen.com/
Pagine:
344
Prezzo:
15,00 euro
Codice ISBN:
978-88-6223-255-5
Sunday, March 09, 2008
Rimanere sola in casa, lo so, mi fa male, anche quando è una mia scelta.
Ci sono sempre tante cose da fare, da tre settimane non riesco ad avere il tempo per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco", inoltre Apple non è ancora pronta ad affrontare tanta gente e la confusione. Ha bisogno ancora di imparare a diffidare di qualcuno e ad avere fiducia in altri, deve imparare a giocare con i suoi simili e non deve scappare dalla macchina. Troppe cose, ancora, per poterle fare affrontare la prima festa medievale dell'anno.
Così, mentre Sarah si è vestita ed è andata a Fidenza accompagnata da mio marito, io sono in casa. Ma stare sola non mi fa bene.
Penso ... penso a Tea, penso a chi è passato in altre dimensioni e, senza volerlo, una lacrima scende.
Forse si aggiungono anche altri dolori, di cui non abbiamo memoria ma che abbiamo provato in altre vite, in altri mondi ....
I miei racconti iniziano sempre così, con immagini che chissà da dove mi vengono.
"Il canto del Bisonte Bianco", ad esempio, mi è arrivato con l'immagine del vecchio sachem che, nella tenda delle riunioni, vede l'avanzarsi della disfatta del suo popolo.
Questo ho previsto che dovrà essere un racconto breve; le immagini, nette, che ho in testa e che descrivo nella scrittura, mi vengono come scene di un fumetto in bianco e nero ed infatti verrà illustrato da Sarah. Saranno poche tavole, forse dei momenti più importanti della lotta di questo popolo. Certo, non è semplice in poche pagine rendere l'idea di ciò che hanno dovuto subire; desidero parlare soprattutto di Toro Seduto e Cavallo Pazzo che erano non solo combattenti ma capi spirituali che hanno combattuto negli ultimi anni dell'800.
Ma non mi spiego ancora le lacrime che, improvvisamente, mi riempiono gli occhi.
Memorie antiche, ancestrali, forse, come se la storia della protagonista, da me inventata, fosse davvero la mia storia .......
Ci sono sempre tante cose da fare, da tre settimane non riesco ad avere il tempo per proseguire "Il canto del Bisonte Bianco", inoltre Apple non è ancora pronta ad affrontare tanta gente e la confusione. Ha bisogno ancora di imparare a diffidare di qualcuno e ad avere fiducia in altri, deve imparare a giocare con i suoi simili e non deve scappare dalla macchina. Troppe cose, ancora, per poterle fare affrontare la prima festa medievale dell'anno.
Così, mentre Sarah si è vestita ed è andata a Fidenza accompagnata da mio marito, io sono in casa. Ma stare sola non mi fa bene.
Penso ... penso a Tea, penso a chi è passato in altre dimensioni e, senza volerlo, una lacrima scende.
Forse si aggiungono anche altri dolori, di cui non abbiamo memoria ma che abbiamo provato in altre vite, in altri mondi ....
I miei racconti iniziano sempre così, con immagini che chissà da dove mi vengono.
"Il canto del Bisonte Bianco", ad esempio, mi è arrivato con l'immagine del vecchio sachem che, nella tenda delle riunioni, vede l'avanzarsi della disfatta del suo popolo.
Questo ho previsto che dovrà essere un racconto breve; le immagini, nette, che ho in testa e che descrivo nella scrittura, mi vengono come scene di un fumetto in bianco e nero ed infatti verrà illustrato da Sarah. Saranno poche tavole, forse dei momenti più importanti della lotta di questo popolo. Certo, non è semplice in poche pagine rendere l'idea di ciò che hanno dovuto subire; desidero parlare soprattutto di Toro Seduto e Cavallo Pazzo che erano non solo combattenti ma capi spirituali che hanno combattuto negli ultimi anni dell'800.
Ma non mi spiego ancora le lacrime che, improvvisamente, mi riempiono gli occhi.
Memorie antiche, ancestrali, forse, come se la storia della protagonista, da me inventata, fosse davvero la mia storia .......
Friday, March 07, 2008
Domani è l'8 marzo.
Due dediche.
La prima alle donne che, eventualmente, per curiosità o per errore entreranno nel mio blog.
Auguri a tutte voi e non dimenticate mai, non lasciate che qualcuno ve lo faccia dimenticare, che siete l'altra metà del cielo. Gli indiani americani rispettavano le donne perchè erano loro che montavano i tipi e li smontavano quando la tribù doveva spostarsi per cercare i bisonti; erano le donne che partorivano; erano le donne che macellavano i bisonti, che cucivano gli abiti con le pelli di daino e cucivano i tipi; il tipi e le suppellettili appartenevano alle donne e se "divorziavano" erano gli uomini a dover abbandonare il tipi.
Se ne avete la possibilità, sostenete Pangea, associazione onlus che supporta le donne.
Seconda dedica al mio Prof. che compie gli anni.
Che sia una buona giornata per tutti.
Due dediche.
La prima alle donne che, eventualmente, per curiosità o per errore entreranno nel mio blog.
Auguri a tutte voi e non dimenticate mai, non lasciate che qualcuno ve lo faccia dimenticare, che siete l'altra metà del cielo. Gli indiani americani rispettavano le donne perchè erano loro che montavano i tipi e li smontavano quando la tribù doveva spostarsi per cercare i bisonti; erano le donne che partorivano; erano le donne che macellavano i bisonti, che cucivano gli abiti con le pelli di daino e cucivano i tipi; il tipi e le suppellettili appartenevano alle donne e se "divorziavano" erano gli uomini a dover abbandonare il tipi.
Se ne avete la possibilità, sostenete Pangea, associazione onlus che supporta le donne.
Seconda dedica al mio Prof. che compie gli anni.
Che sia una buona giornata per tutti.
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