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Wednesday, March 06, 2019

La difficoltà di scrivere

Normalmente non ho difficoltà a scrivere.
In dieci anni ho scritto e pubblicato dieci libri.
Il primo pubblicato (non il primo ad essere scritto) è stato Il re di tutti, pubblicato nel 2005 con MEF; poi L'Archiatra (primo volume) nel 2006 con MEF; nel 2007 L'Archiatra - II volume; stesso anno il terzo volume; 2009 Il Canto del Bisonte Bianco; 2011 il IV volume de L'Archiatra; stesso anno La Legge di Maat; 2013 La porta del Sole; stesso anno Io sono la Tigre e Con i loro occhi.
Poi è stato pubblicato un mio racconto in una raccolta di autori vari.
Inedito è ancora Prisma .  Il mondo delle donne, prima raccolta scritta.
Non mi manca la vena.
Eppure ....
Scrivere le memorie della mia famiglia mi è difficile; da sette anni non riesco a concluderle.
Certo, non è facile raccogliere più ricordi possibili di una famiglia nata 80 anni fa; non è stato semplice raccogliere le idee degli anni in cui ancora io non ero nata. Ma non è questa la difficoltà.
Inizialmente avevo idea di mantenere una certa distanza dal racconto; mi ero anche troppo dilungata, forse, nella cronologia dei fatti che avevo voluto riallacciare alla storia contemporanea.
Poi ho fatto leggere una bozza al mio caro amico che oggi non c'è più e lui mi ha confessato che l'ultima parte (che è già stata completata) era perfetta mentre nel racconto mancavo io.
Mi disse proprio: Tu non ci sei ...
Mi sono resa conto, allora, che dovevo riscrivere tutto, che il mio cuore, la mia anima doveva apparire o almeno trasparire nello scrivere.
La mia intenzione iniziale non era fare una mia autobiografia perché in fondo la mia è una vita assolutamente anonima; l'importanza di questa storia doveva essere un tributo ai miei genitori, a cui sono molto grata per la bella infanzia e per l'adolescenza che mi hanno regalato.
I ricordi man mano che vengono scritti ne richiamano altri, freschi, come se fossero accaduti solo ieri per cui non è certo il materiale che mi manca.
Eppure, non riesco ad andare avanti, con la storia, forse perché nei miei ricordi sono vivi non solo i miei sentimenti a riguardo, ma ricordo i sentimenti di mia madre, di mio padre per ogni avvenimento accaduto.
Ho rimodellato il testo, ho accorciato alcuni avvenimenti storici contemporanei ed ho deciso di dividere la storia in tre tronconi ben precisi: il primo, la vita della mia famiglia, gli avvenimenti, prima della mia nascita, dal 1939 al 1950; il secondo comprensivo degli anni '50 fino al 1980; il terzo comprensivo degli anni '80.
Ma, nonostante questo schema, è ancora difficoltoso, per me, riprendere il racconto.
Raccontare, mi fa riaffrontare oltre agli avvenimenti gioiosi, soprattutto i lutti.
Credo sia per questo che mi stia diventando così difficile raccontare con la necessaria lucidità.
Sono certa che riuscirò a completare anche questo "racconto".
Se il tutto vi incuriosisce, continuate a seguirmi ...


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