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Monday, April 16, 2007

Continuo ad augurarmi che siate persone che amano leggere, benchè non amino scrivere.
Mi piacerebbe avere l'opportunità di comunicare direttamente con voi; comprendo che non per tutti sia facile rompere il muro del silenzio.
Io, devo riconoscere, ho avuto buoni maestri sin dall'infanzia che hanno saputo insegnarmi ad esprimermi e a gioire dello scrivere; per prima fu la mia maestra che, divertita da alcuni miei temi, mi mandava in giro per le classi della scuola a leggerli. Poi venne una brava insegnante alle medie inferiori che mi ridiede la felicità di scrivere liberamente; per ultimo, un bravo insegnante di italiano alle superiori che, sebbene insegnasse in un istituto commerciale, era ricco di idee e ideali e per ogni tema trovava titoli stimolanti. Fece una vera scuola di scrittura, senza dirlo ai quattro venti e, forse, senza pensarlo veramente; questo insegnante amava Gibran ("Il Profeta"), Battisti e Guccini e le ore di italiano erano piacevoli, scorrevano tra letture di poesie di Pasolini e l'ascolto della "Locomotiva", mentre lui scriveva le sue poesie.
Il mio professore si chiama Gian Piero Rubiconi. Oggi ho saputo che ha inciso un disco con le sue parole.
Sono felice di essere stata una sua allieva e devo ringraziare lui se ancora oggi amo scrivere.
Auguro a tutti voi di incontrare sulla vostra strada un insegnante così.

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