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Saturday, January 11, 2025

INDOVINELLO

 C'erano quattro amici al bar: uno era processato, ma aveva schivato la prigione; uno era drogato; uno era un ladro ed uno faceva il palo ma, all'occorrenza, sapeva maneggiare il grimaldello.

Quattro egocentrici psicopatici.

Decisero di fare il colpo grosso: uno avrebbe fatto l'amico, l'altro avrebbe promesso di far crescere gli zecchini d'oro sotto un fico mentre il ladro con il grimaldello del palo avrebbe rubato tutto il possibile ed immaginabile. 

Ci impiegarono un po' di tempo, ma la banda del buco sapeva come agire di nascosto, a notte fonda; forse approfittando di una festa con i fuochi d'artificio o forse portando i fuochi d'artificio fatti professionalmente  proprio da loro.

Nessuno si sarebbe accorto del loro arrivo, mascherati come erano con parrucche e bei vestiti.

I personaggi come loro, Dante, li mise nel girone degli impostori, vestiti con giacca e cravatta per nascondere il pungiglione tagliente ed avvelenato attaccato al deretano.

Ed infatti, nessuno si accorse di loro; accecati dai bagliori dei fuochi d'artificio, le persone non si accorsero che quelle luci non erano fuochi d'artificio. 

Si svegliarono, una mattina, trovando l'invasore sotto casa.

E non restò loro che gridare: O bella ciao, o bella ciao, bella ciao, ciao, ciao ...  


Wednesday, January 08, 2025

Carabinieri indagati

 Ultimamente i carabinieri sono sotto inchiesta: uno a causa di un inseguimento, uno perché ha sparato ed ucciso.

Premessa: poliziotti e carabinieri hanno un protocollo da seguire: intimare l' alt tre volte, sparare a vuoto per altre tre volte; solo dopo, se sono sopravvissuti, possono reagire.

L'inseguimento di due ragazzi in motorino è finito con la morte di uno dei ragazzi; ieri è stato reso pubblico il video dell'inseguimento ed i carabinieri tra  loro si dicevano: Dai, dai, che lo facciamo cadere.

Erano due ragazzi che non si sono fermati ad un posto di blocco, avevano qualche grammo di droga ed avevano paura, quello che guidava non aveva la patente ed il motorino non era per due. Già per tutto questo erano in contravvenzione; in più non essendosi fermati al posto di blocco hanno invitato all'inseguimento. 

Il carabiniere indagato per aver sparato ed ucciso è per un altro episodio: un ragazzo ha accoltellato una persona e si apprestava ad accoltellarne altre. Il carabiniere, se non ricordo male, ferito lui stesso ha sparato ed ucciso.

Ora, è chiaro che i poliziotti ed i carabinieri avrebbero bisogno di supporto psicologico, sempre, durante la loro attività, fino alla pensione. 

Siamo tutti d'accordo che non è possibile che un ragazzo muoia durante in inseguimento per pochi grammi di droga; dispiace quando un uomo viene ucciso, sebbene abbia accoltellato delle persone.

Ma nessuno difende i carabinieri ed i poliziotti quando accadono queste cose.

Dobbiamo invece farci tante domande: da quante ore erano in servizio i carabinieri al momento dell'episodio? Era già successo qualcosa? Erano in allerta per altri episodi, cercavano qualcuno in particolare?

M soprattutto: siamo certi che vengano rispettati i turni, che ci sia personale sufficiente per coprire tutti i servizi e, soprattutto, siamo certi che vengano pagati a sufficienza e che ricevano gli encomi, quando se li meritano? O siamo sempre solo pronti a biasimarli? 

Quanto può essere frustrante darsi da fare per catturare i delinquenti e vederli, dopo poche ore, ancora in circolazione?

Mi ricordo mio padre.

C'era un personaggio che lui, amante dei soprannomi, chiamava Patatruc. Era un delinquentello, me lo ricordo, scuro di carnagione (sporco sicuramente perché all'epoca, anni '50, non c'erano immigrati), senza casa, che entrava ed usciva di prigione. Quando usciva, veniva da mio padre a chiedere aiuto e mio padre, immediatamente, lo portava in cantina (non ne aveva alcuna paura, mio padre, che aveva delle fiorentine al posto delle mani e all'occorrenza le usava) e gli dava coperte e vestiti. Avevamo un armadio pieno di coperte inutilizzate ed abiti dismessi che, invece di essere dati allo straccivendolo che passava regolarmente, venivano utilizzati per chi non aveva nulla.

Sapevo che Patatruc non aveva nessuno a cui chiedere aiuto se non mio padre di cui, evidentemente, conosceva perfettamente l'indirizzo; sapevo che mio padre non ne aveva alcuna paura, ripeto.

Mi viene in mente il film Guardie e ladri, in cui Aldo Fabrizi faceva il carabiniere ed inseguiva a piedi Totò. Ecco, Patatruc era un Totò, disgraziato, amico del carabiniere che lo catturava sempre ma che ne aveva compassione.

Chiediamoci sempre chi c'è dietro alla divisa; chiediamoci sempre chi c'è dietro alla faccia da delinquente. 

Ricordiamoci sempre che i mafiosi ed i veri delinquenti non si fanno prendere facilmente e si nascondono fra noi. 

Ma ricordiamo anche che sotto quelle divise ci sono persone che rischiano la pelle ogni giorno, in questa nostra epoca in cui le regole si sono stravolte. 

Mio padre con il suo stipendio riuscì a mantenere e a far studiare sette figli.

Un carabiniere, oggi, o un poliziotto, riesce a fare altrettanto con il suo stipendio?

Ogni volta che criticate un uomo in divisa fatevi qualche domanda. 

E se ci riuscite, datevi la risposta.


Thursday, January 02, 2025

L'anno che verrà

 Caro amico ti scrivo e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.

E' arrivato l'anno nuovo ma ancora qui qualcosa non va.

Abbiamo già maturato, in tre giorni, un intrigo internazionale, due stragi in America ed un bimbo abbandonato e morto assiderato.

L'intrigo internazionale è la triangolazione in cui si è trovata, suo malgrado, la giornalista Cecilia Sala che è stata arrestata in Iran con accuse inesistenti per costringere l'Italia a consegnare a loro un ingegnere iraniano che gli USA accusano di aver collaborato con i terroristi nell'assassinio di tre soldati americani.

Le due stragi sono state effettuate a New Orleans e a New York durante i mercatini di Natale da due terroristi (?) forse, di sicuro erano due veterani. Forse in America dovrebbero chiedersi come vengono trattati i loro veterani.

Il bimbo abbandonato a Bari non avrebbe dovuto morire: la mamma, che probabilmente non aveva l'opportunità di crescerlo, dopo un mese dalla nascita lo ha lasciato in una culla termica salvavita. Pensava, quella mamma, che il suo bimbo avrebbe trovato una vita migliore, forse, con una mamma ed un papà che gli avrebbero voluto bene per tutta la sua vita. Ma qualcosa è andato storto e la culla, forse chiusa male, forse non funzionante, è stata una trappola per quel bimbo che per un mese era stato amato dalla sua mamma. Il campanello non ha suonato, la culla non è andata in funzione ed il bimbo è morto assiderato. Quanto avrà pianto quel bimbo? Quanto piangerà la sua mamma?

Ecco, caro amico, cosa è già successo in soli tre giorni del primo anno.

Non abbiamo i sacchi di sabbia alla finestra, non ancora e speriamo, noi, di non averne bisogno mentre in Siria, a Gaza, in Ucraina anche se li avessero non servirebbero contro i droni ed i missili e le bombe.

Qui, da noi, c'è chi ha festeggiato l'arrivo del nuovo anno sparando e ci sono stati feriti e morti.

Non è sceso nessun Cristo dalla croce e chissà forse è meglio così, per lui: verrebbe fucilato appena sceso, anche solo per gioco.

Il nuovo anno è arrivato ma tra un anno passerà.

Io mi sto preparando, è questa la novità.