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Saturday, February 17, 2024

Illusioni perdute

 Ieri sera su Rai tre è andato in onda il film "Illusioni perdute" tratto dal romanzo di Honoré de Balzac molto corrispondente al mondo d'oggi della comunicazione, su stampa o media.

La storia la conoscerete: un poeta di provincia, arriva a Parigi seguendo la sua amante, nobile. Ma arrivato nella capitale (periodo post napoleonico) la nobiltà lo rifiuta, gli amanti devono lasciarsi ed il protagonista, che ha anche velleità di nobiltà e vuole essere riconosciuto con il cognome della madre, farmacista di una casata nobile, incattivito si vendica della società che lo rifiuta diventando un pennivendolo.

Dimenticando la sua arte poetica, scrive articoli pagati a favore dell'uno o dell'altro, sia esso un politico o un artista o drammaturgo.

L'arte dello scrivere diventa, così, un'arma per dire la verità ma anche il suo opposto perché, in fondo, una notizia e la sua ritrattazione diventano entrambi due articoli di cui far discutere.

Ecco così nascere la notizia e la sua fake-news, la sua ritrattazione:

Nella Francia dell'ottocento le chiamavano "anatre", oggi sono "fake news": le notizie false che sembrano vere.

Un romanzo e un film che diventano così specchio della società moderna in cui i pennivendoli scrivono notizie ed il loro esatto contrario, a seconda del vento che fa sventolare le bandiere.

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