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Friday, April 15, 2016

GURU

Ci sono persone che avendo una spiccata personalità attraggono a sé moltitudini.
Budda, Gesù, Maometto veri o falsi che fossero, sono stati profeti di una visione della vita che ha attratto popoli interi, nel bene e nel male.
I guru vengono capiti solo dopo la loro morte, come spesso è accaduto anche in antichità. Fu così per Gandhi, Martin Luther King, Malcom X, Gramsci, Togliatti.
La visione di una società giusta, in cui i diritti fossero per tutti, senza distinzione di età, sesso, religione, colore della pelle è un ideale che viene perseguito ormai da secoli, eppure ancora così lontana dalla realtà.
Accade così che chi ne viene folgorato, ancora una volta e ne parla viene inviso, deriso, come minimo non compreso, perché certe visioni non sono per tutti.
Utopia, questa Città di Gerusalemme di cui parlava Campanella e che per questo fu incarcerato, è una città in cui regna un ordine superiore, dettato dall'etica collettiva e personale, che non ha bisogno di leggi morali o religiose, ma nasce dall'interno dell'animo umano.
Oggi, gli ignoranti, e questo termine non vuole essere offensivo bensì vuole significare chi ignora, si riempiono la bocca di parole di cui non conoscono nemmeno il significato, bandendo e bollando colui che parla di Utopia come un visionario o, peggio, un massone. Dimenticando che gli ordini massonici non perseguono scopi finanziari bensì umanitari. Ma la massoneria, come viene vista dopo la scoperta di logge trasversali come la P2, è bollata e demonizzata come se fosse un covo di delinquenti.
La massoneria ha ben altra storia; gli ordini iniziatici hanno ben altra storia.
E Utopia è il loro obiettivo: una società giusta, guidata da saggi, le cui risorse vengono divise in modo uniforme poiché le risorse ci sarebbero per tutti se non ci fossero sempre stati, se non ci fossero ancora, quei pochi che vogliono stringere tutto, dimenticando che quando sarà la loro ora non potranno stringere nulla e si dovranno presentare alla Coscienza Universale nudi, come sono nati. Allora il loro cuore verrà misurato e pesato sulla base di ciò che avranno o non avranno fatto, ciò che avranno o non avranno detto.
C'è un orto, a Gerusalemme, l'Orto dei Giusti; è un luogo dove si ricordano le persone che hanno fatto ed hanno detto cose buone per l'Umanità. Non è un luogo per tutti, infatti. Ogni giusto ha un nome ed ha un albero con il proprio nome.
In questi giorni è venuto a mancare un personaggio che ha avuto il coraggio di parlare di Utopia in un programma di un movimento popolare; di lui si sono dette tante cose, che fosse un guru, che fosse un visionario. Anche io non avevo capito nulla e forse non ho ancora capito.
Io sono contraria ai guru, non seguo i guru per principio perché il mio maestro sono io, il nostro maestro siamo noi.
Ma comprendo che a volte occorre avere una persona con una voce più potente di tutte che si faccia sentire, per vedere, forse, una luce in fondo ad un tunnel.
Mi auguro che le persone che hanno potuto conoscere da vicino questo personaggio, possano trarre da lui un insegnamento profondo, senza deluderne le aspettative. 
Lottare fino alla morte per la giustizia, la verità, l'uguaglianza, la libertà, senza mai aspettarsi nulla per sé, senza pretendere nulla per sé, per tornare a quando la politica era una missione e non un modo legalizzato per rubare.
Questo auguro al Movimento 5 stelle: che le stelle brillino davvero per indicare, finalmente, una strada limpida, forse tortuosa, ma che sia per tutti verso un futuro migliore.

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